La città con il nome più corto al mondo sembra una fiaba: immersa nella natura

In Norvegia c'è un luogo che sembra uscito da una fiaba ed è un villaggio con il nome più corto al mondo.

Sembra il titolo di una leggenda scandinava, e invece è tutto vero: Å, una sola lettera, è il nome del villaggio norvegese che sta incantando viaggiatori da ogni parte del mondo. E tra questi viaggiatori c’è anche un’influencer italiana che ha deciso di raccontare, attraverso le sue stories e i suoi post, un luogo che sembra sospeso nel tempo, incastonato tra le montagne e il mare.

Siamo all’estremità meridionale dell’isola di Moskenesøy, nelle Isole Lofoten, dove il paesaggio diventa poesia. Qui le montagne cadono a picco nell’oceano, l’aria ha il profumo salmastro dell’Atlantico del Nord e ogni angolo sembra voler raccontare una storia. Å non è solo il villaggio col nome più corto al mondo (una semplice “Å”, che in norvegese significa “piccolo fiume”), ma è anche l’ultima lettera dell’alfabeto norvegese: un punto di arrivo, in tutti i sensi.

L’influencer, rimasta colpita dalla quiete e dalla bellezza del posto, ha descritto Å come “un mondo parallelo fatto di silenzio, cannella e tramonti infiniti”. E in effetti, a colpire non è solo il paesaggio, ma anche l’atmosfera: qui il tempo sembra rallentare, permettendoti di ascoltare il vento, osservare il volo dei gabbiani, assaporare il calore del pane appena sfornato.

 

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Cosa vedere e mangiare nel cuore della Norvegia in questo villaggio unico

Una delle tappe imperdibili per chi arriva ad Å è la bakery del villaggio. Minuscola, colorata, con l’insegna in legno e il profumo irresistibile che si spande fino al molo: i cinnamon rolls sono considerati i migliori di tutto l’arcipelago, e non è raro vedere file di turisti e pescatori che aspettano il loro turno sotto la pioggia leggera o la luce obliqua del sole artico.

Ma Å non è solo dolcezza. La sua storia è profondamente legata alla pesca del merluzzo, in particolare allo stoccafisso. In questo piccolo borgo vivono circa 150 abitanti, eppure custodisce ben due musei dedicati alla tradizione ittica: il Museo dello Stoccafisso delle Lofoten e il Museo Norvegese dei Villaggi di Pescatori. Passeggiare tra gli attrezzi antichi, i racconti dei marinai, le reti e le immagini in bianco e nero è come fare un salto indietro di cento anni.

Norvegia
I bellissimi paesaggi della città con il nome più corto del mondo. Fonte: Instagram

Paesaggio da sogno immerso nella natura perfetto per il trekking

Anche il paesaggio sembra fatto per stupire. Le rorbuer, le tipiche case rosse su palafitte, un tempo rifugio dei pescatori e oggi piccoli rifugi per viaggiatori, si specchiano nell’acqua calma del Vestfjorden. Intorno, solo natura. Le escursioni a piedi regalano panorami da cartolina: cime innevate, sentieri solitari, laghi nascosti e scogliere da cui ammirare l’aurora boreale o il sole di mezzanotte, a seconda della stagione. Raggiungere Å è un viaggio nel viaggio. Si percorre la Strada di Re Olav, tratto finale della E10, una delle strade panoramiche più belle del mondo. E quando si arriva, si capisce subito perché questo villaggio, pur essendo minuscolo e remoto, riesce a lasciare un’impronta profonda nel cuore di chi lo visita.

Non è difficile immaginare perché questa destinazione sia diventata virale. In un’epoca in cui tutto è veloce, rumoroso e digitale, Å rappresenta una parentesi di autenticità. Un luogo dove la natura detta il ritmo e la semplicità diventa lusso. E forse, in fondo, è proprio questo il suo segreto: con una sola lettera, riesce a dire più di mille parole.

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