Banana da strofinare sul viso: nuovo segreto di bellezza o bufala social? Il dibattito è aperto, e tutto è partito da un video diventato virale. Protagonista: l’influencer statunitense Ashton Hall, che ha condiviso con entusiasmo la sua surreale beauty routine mattutina. Tra nastri sulla bocca, faccia immersa in acqua ghiacciata e buccia di banana strofinata direttamente sulla pelle. Un gesto semplice, apparentemente naturale, che ha scatenato migliaia di commenti sui social e un’ondata di imitazioni. Ma la domanda resta: strofinare la buccia di banana sul viso fa davvero bene alla pelle? O è solo l’ennesima moda che rischia di danneggiare la cute?
A fare chiarezza ci pensa la dottoressa Kate Jameson, medico estetico specializzato in dermatologia e fondatrice del Youth Lab Australia. La sua risposta è chiara, e soprattutto scientificamente fondata.
Cosa contiene davvero la buccia di banana (e funziona davvero?)
Prima di parlare dei benefici (o dei rischi), è bene sapere che la buccia della banana non è un semplice scarto. Al suo interno ci sono antiossidanti importanti come la vitamina C, la vitamina E e la luteina. Tre sostanze che, a livello teorico, possono avere un effetto antinfiammatorio e idratante sulla pelle. "Applicare la parte interna della buccia può offrire un effetto calmante temporaneo, specialmente su zone secche o leggermente irritate", spiega la dottoressa Jameson. Ma attenzione: il beneficio è blando e molto limitato nel tempo.

Il motivo per cui tanti stanno provando questo “trucco” è semplice: è estremamente economico, naturale e sembra innocuo. Eppure, usare il cibo come skincare può diventare un boomerang. "Non c’è nessuna prova scientifica solida che confermi la reale efficacia della buccia di banana come trattamento cosmetico", sottolinea la dermatologa. "A differenza dei prodotti formulati in laboratorio, la buccia non è stabilizzata. Questo significa che non ha un pH controllato, può contenere batteri e non è stata testata per l’uso sulla pelle". Soprattutto, può causare reazioni indesiderate, soprattutto se la pelle è sensibile, acneica o presenta microlesioni. E non serve essere dermatologi per sapere che mettere un alimento crudo sul viso espone anche al rischio di contaminazione batterica.
In alcune culture, la buccia di banana viene utilizzata da anni per rimedi casalinghi contro verruche, infiammazioni o punture d'insetto. Ma si tratta di pratiche aneddotiche, senza basi scientifiche solide. "Alcuni credono che gli enzimi della buccia possano aiutare a sciogliere il tessuto delle verruche nel tempo", spiega la dottoressa Jameson. "Ma anche in questo caso, non esistono studi clinici che lo dimostrino". Quindi no, la buccia non è miracolosa. E chi ha problemi di pelle farebbe meglio a consultare un medico, anziché seguire l’ennesima tendenza su TikTok o Instagram.
Il consiglio della dermatologa: “Attenzione ai trend naturali”
"Naturale non significa automaticamente sicuro", avverte la specialista australiana. "E ciò che funziona per qualcuno su internet può risultare del tutto inefficace – o addirittura dannoso – per qualcun altro". Il consiglio degli esperti è semplice: usare la stessa prudenza che si avrebbe con un prodotto cosmetico. Prima di provare un rimedio casalingo, chiedersi: ha senso? È supportato da chi se ne intende? Può danneggiare la mia pelle?
C’è però una piccola eccezione: se hai la pelle molto secca, non reattiva e cerchi un rimedio estemporaneo per un leggero rossore, passare la parte interna della buccia – solo quella appena tagliata – potrebbe dare un effetto lenitivo momentaneo. Ma non è una cura, né un trattamento estetico. E non può in alcun modo sostituire una crema idratante studiata per agire in profondità.
A dirla tutta, la banana fa bene… ma mangiata. Grazie al suo contenuto di potassio, fibre e antiossidanti, è un alleato naturale per la salute dall’interno. E, come ricorda anche la dottoressa Jameson, la pelle riflette ciò che mangiamo, più che ciò che ci spalmiamo addosso. Meglio allora investire in una buona routine di skincare fatta di detergenti delicati, idratanti con ingredienti attivi (come niacinamide o acido ialuronico) e, soprattutto, protezione solare ogni giorno. Sì, anche in inverno.
