In che modo risparmiare al supermercato secondo gli esperti di psicologia? Ecco il risultato di uno studio che ti sorprenderà.
Risparmiare al supermercato non è solo questione di offerte e volantini. La psicologia gioca un ruolo fondamentale in molte delle scelte che facciamo tra gli scaffali. Ogni decisione, dalla marca del detersivo alla quantità di yogurt acquistati, è influenzata da una miscela sottile di abitudini, emozioni e condizionamenti ambientali. Capire come funziona il nostro cervello quando entriamo in un supermercato è il primo passo per spendere meno senza rinunciare alla qualità.
Gli esperti di Altroconsumo, punto di riferimento per i consumatori italiani, hanno dimostrato che scegliere i prodotti del discount o quelli a marchio del supermercato può generare un risparmio annuale che supera i 3.000 euro per una famiglia di quattro persone. La qualità, contrariamente a quanto si tende a credere, non ne risente. Anzi, molte delle cosiddette “private label” sono realizzate dalle stesse aziende che producono i brand più noti. È l’etichetta a cambiare, non sempre il contenuto.
Uno dei consigli più efficaci, confermato anche da psicologi del consumo, è quello di non entrare mai in un supermercato senza una lista scritta. Sembra banale, ma è una delle armi più potenti contro le trappole del marketing. Quando si entra senza un piano, il cervello si affida all’istinto e si lascia sedurre da packaging accattivanti, offerte lampo e profumi strategici, come quello del pane appena sfornato che spesso si diffonde nell’aria proprio all’ingresso. Sono stimoli studiati apposta per generare decisioni d’impulso, e quindi spese inutili.

Lo studio sui supermercati in Italia: ecco a cosa stare attenti
Altroconsumo ha condotto una delle analisi più complete in Italia, monitorando i prezzi di oltre mille supermercati in 65 città. Il dato che emerge è chiaro: scegliere il punto vendita giusto può fare la differenza, anche tra quartieri della stessa città. I discount, in particolare, si confermano tra i più convenienti. Ma la scelta non va fatta solo sulla base del prezzo. Anche qui, entra in gioco la psicologia: la familiarità con un ambiente, la percezione della pulizia, l’illuminazione, persino la musica di sottofondo, influenzano la nostra percezione di “convenienza” e guidano inconsciamente le nostre scelte.
Un altro elemento cruciale è il tempo in cui si fa la spesa. Andare al supermercato a stomaco vuoto o in orari di stress aumenta il rischio di acquistare prodotti non pianificati, spesso meno sani e più costosi. Il cervello, in quei momenti, cerca ricompense rapide, che trovano risposta nei cibi pronti, nei dolciumi e nelle confezioni extra-large apparentemente convenienti. In realtà, più si acquista sull’onda dell’emozione, meno si risparmia.
È importante sviluppare una sana diffidenza verso le strategie di marketing. Il classico posizionamento dei prodotti più costosi all’altezza degli occhi, o le promozioni “prendi 3, paghi 2” che spingono all’accumulo, sono tattiche psicologiche ben note. La soluzione? Allenare uno sguardo critico, educare l’attenzione ai reali bisogni e riconoscere che il risparmio comincia nella mente.
Risparmiare al supermercato non è solo una questione di centesimi. È un esercizio di consapevolezza, una piccola rivoluzione quotidiana che parte dal carrello, ma cambia il modo in cui ci relazioniamo al consumo. Conoscere i meccanismi che ci influenzano e seguire i consigli degli esperti, come quelli di Altroconsumo, permette non solo di spendere meno, ma di comprare meglio, in modo più razionale e sostenibile. E oggi, questo fa davvero la differenza.
