Cosa succede al nostro cervello dopo una camminata a piedi? Ecco cosa dicono gli esperti e i benefici.
Il team di esperti di Prevenzione a Tavola ha scelto i social per mostrare a tutti un concetto tanto semplice quanto potente: una camminata di 20 minuti può trasformare il cervello. Letteralmente. Con video, immagini e parole accessibili, spiegano cosa accade dentro di noi, in particolare nella nostra mente, ogni volta che ci concediamo una passeggiata a passo sostenuto.
Quello che è emerso ha lasciato molti a bocca aperta. Perché camminare è molto più di un esercizio leggero: è un vero e proprio atto di cura per il corpo e la mente. Uno strumento di benessere alla portata di tutti, gratuito e privo di effetti collaterali. E soprattutto, è efficace. Non solo per il cuore, per i polmoni o per le articolazioni, ma per quella parte più misteriosa e affascinante che chiamiamo cervello.
Camminare cambia la chimica cerebrale: ecco tutti i benefici in questa immagine
Una delle rivelazioni più interessanti riguarda le endorfine, le cosiddette “molecole della felicità”. Dopo appena 15-20 minuti di camminata, il cervello comincia a rilasciare queste sostanze che migliorano il tono dell’umore e riducono la percezione del dolore. Non è un caso se, dopo una passeggiata, ci si sente meno nervosi, più lucidi, più calmi. Ma c’è di più. A essere stimolata è anche una proteina chiamata BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), che gioca un ruolo fondamentale nella crescita e nella sopravvivenza dei neuroni. Tradotto: camminare favorisce la neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di adattarsi, rinnovarsi e imparare. Non solo fa bene all'umore, dunque, ma protegge anche dalla perdita di memoria e dal declino cognitivo.

Alcuni studi hanno osservato che, in casi di depressione lieve o moderata, camminare regolarmente può avere effetti simili a quelli di un antidepressivo, senza gli effetti collaterali tipici dei farmaci. Una notizia che sta aprendo nuove strade nel mondo della salute mentale. Per anni ci hanno convinto che per rimanere in forma occorra sottoporsi a programmi di allenamento intensi, magari in palestra, con orari rigidi e abbonamenti costosi.
La verità, però, è che il movimento più naturale che conosciamo, camminare, può bastare per cambiare radicalmente la nostra salute. Bastano 30 minuti al giorno, cinque giorni a settimana. E se si cammina a ritmo sostenuto, il rischio di sviluppare malattie cardiache può scendere del 19%. I livelli di glicemia e insulina si stabilizzano, riducendo così il rischio di diabete di tipo 2. Le articolazioni, invece di soffrire, ne traggono beneficio: il movimento regolare lubrifica le giunture e rafforza i muscoli circostanti, migliorando persino le condizioni infiammatorie come l’artrite.
