A New York, come a Napoli, la pizza è religione. Ma non tutte le "slice" sono uguali, e lo sa bene Jeffrey, newyorkese doc e appassionato instancabile della pizza. Nato e cresciuto tra le strade trafficate di Manhattan, Jeffrey_in_nyc è diventato un punto di riferimento sui social per chi vuole evitare le trappole per turisti e mordere, letteralmente, il meglio che la Grande Mela ha da offrire.
All'inizio del 2025, ha condiviso la sua personalissima ma ragionata classifica delle 5 migliori pizzerie dove mangiare una slice a New York. E la lista ha già scatenato discussioni infuocate tra gli amanti del genere. Il motivo? Il mercato della pizza a New York cambia continuamente, e quello che era il top lo scorso anno oggi rischia di passare inosservato.
L’origine della “slice” newyorkese: da Little Italy ai grattacieli
Per capire perché queste 5 pizzerie sono finite nella top di Jeffrey, bisogna tornare indietro nel tempo. A portare la pizza negli Stati Uniti furono gli immigrati italiani all’inizio del Novecento. Gennaro Lombardi, nel 1905, aprì a Little Italy quella che viene considerata la prima pizzeria americana. La sua “tomato pie” veniva servita agli operai della zona, avvolta in carta e legata con uno spago.
Da lì alla famosa “slice” newyorkese il passo è stato breve: forma triangolare, crosta sottile, mozzarella abbondante, e forno a gas. Perfetta per chi vive di fretta. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la pizza esplose letteralmente in popolarità. Negli anni '50 e '60 era già ovunque. E oggi, con concorrenza feroce e gusti sempre più raffinati, la battaglia delle pizzerie è più viva che mai.
Le 5 migliori slice di pizza a New York secondo Jeffrey_in_nyc (2025)
Jeffrey ha analizzato impasto, ingredienti, consistenza, dimensione, croccantezza e, ovviamente, il gusto. Ecco la sua classifica aggiornata al 2025.
5° posto – Mama’s Too (West Village)
Non è la classica slice triangolare, ma una reinterpretazione in stile romano, rettangolare e dal morso pieno. La crosta è uno spettacolo: croccante, dorata e leggermente caramellata. Il cuore della pizza rimane soffice, quasi arioso. La regina del menù? La Vodka Slice. Si tratta di una fetta condita con una salsa alla vodka cremosa a base di pomodoro, panna, cipolla e un tocco di peperoncino, il tutto arricchito da fiordilatte filante. Prezzo: 6 dollari. Secondo Jeffrey: “La crosta è croccante al punto giusto e la salsa alla vodka dà un sapore ricco e unico”.
4° posto – Scarr’s Pizza (Lower East Side)
Un’istituzione nel Lower East Side. Scarr’s propone la classica slice triangolare, ma con un twist: è leggermente più grande del normale e realizzata con tre diversi tipi di formaggio, che la rendono incredibilmente saporita. L’impasto viene macinato in casa da grano biologico, per un sapore pieno e una consistenza decisa. Il prezzo? Solo 3,75 dollari. Jeffrey non ha dubbi: “Qualità altissima, prezzo onesto e gusto inconfondibile. Ogni morso è nostalgia e innovazione insieme”.
3° posto – Lucia Pizza of Soho
Un pezzo di Brooklyn trapiantato nel cuore di Manhattan. La filosofia? Ingredienti abbondanti, sapori intensi e una slice che non si dimentica. La preferita di Jeffrey è la slice con salame piccante, jalapeño e miele piccante. Sì, hai letto bene. Il contrasto tra il salato, il piccante e il dolce crea una combo esplosiva. La base è sottile, mentre il cornicione resta alto e soffice. Prezzo: 6 dollari. “Lucia è il perfetto incontro tra la tradizione e il tocco moderno. Un viaggio di sapori in una sola fetta”, racconta Jeffrey.

2° posto – Vito’s Slices (Hell’s Kitchen)
A detta di molti, e soprattutto di chi vive a Manhattan, questa è la slice più sottovalutata in circolazione. Vito’s ha il dono della costanza: ogni fetta è enorme, cotta alla perfezione, con ingredienti sempre freschissimi. “Le fette sono enormi e non fanno flop – come diciamo noi, devono stare dritte. Croccanti sotto, morbide sopra, piene di sapore. Ogni volta esco soddisfatto”, afferma Jeffrey. Il prezzo? Solo 5,10 dollari per una slice che vale come un pasto completo.
1° posto – L’Industrie (Williamsburg, Brooklyn)
Al primo posto troviamo quella che molti definiscono la slice più elegante di New York. L’Industrie non scherza: importa gli ingredienti direttamente dall’Italia, dalla burrata ai pomodori San Marzano, passando per l’olio extravergine d’oliva. La texture della base è una meraviglia: sottile, leggera, croccante. Non unta, non pesante. E la fetta alla burrata fresca, secondo Jeffrey, è pura poesia. Prezzo? 5,50 dollari. “Non troverai una pizza così da nessun’altra parte a New York. Sapore autentico italiano, ma con il ritmo americano”, commenta entusiasta.
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