È vero che in Giappone gli uomini non mangiano il gelato? Italiano che ci vive risponde così

Il Giappone è da sempre un luogo misterioso e affascinante, una terra dove il passato e il futuro coesistono in modo straordinario. Per gli italiani, il paese del Sol Levante rappresenta un mix irresistibile di cultura millenaria e innovazione tecnologica. Eppure, dietro le tradizioni e le abitudini che lo rendono unico, si nascondono anche stranezze che suscitano curiosità e perplessità. Una di queste riguarda il gelato: è vero che in Giappone gli uomini non mangiano il gelato?

Tommaso, un content creator italiano che vive da anni in Giappone, ha deciso di fare chiarezza su questo curioso luogo comune. In un video dal titolo "In Giappone gli uomini non mangiano il gelato", ha spiegato come questo stereotipo abbia un fondo di verità, ma non sia completamente accurato. Com'è ovvio che sia, esistono uomini che giapponesi mangiano il gelato, ma ci sono alcune peculiarità legate al loro comportamento alimentare che fanno sembrare questa affermazione più vera di quanto in realtà sia.

Gelato sì, ma con discrezione

La moglie di Tommaso, Yuri, giapponese e madre della loro figlia, ha raccontato una curiosità che potrebbe sorprendere molti: "In Giappone non ho praticamente mai visto un uomo mangiare il gelato mentre cammina o mentre è seduto su un mezzo pubblico, in Italia è molto comune". Secondo Yuri, infatti, gli uomini giapponesi non sono abituati a consumare cibi dolci, tra cui il gelato, in pubblico o mentre sono in movimento. La consuetudine italiana di gustarsi un cono passeggiando per le strade, per esempio, è un'idea estranea alla cultura giapponese, dove mangiare in pubblico è spesso considerato poco elegante, soprattutto per gli uomini.

Tommaso in Giappone ha parlato del particolare rapporto degli uomini giapponesi con il gelato.
Tommaso in Giappone ha parlato del particolare rapporto degli uomini giapponesi con il gelato.

Tommaso, che da italiano vive questa differenza culturale da vicino, ha confermato la dichiarazione della moglie. "Mi ricordo, tempo fa, ero uscito con un gruppo di amici giapponesi. Ero al bar e ho ordinato un Umeshu Sour, un cocktail dolce preparato con liquore di prugna e soda. Un amico giapponese si è messo a ridere, dicendomi che era un drink da donna, solo perché dolce". È interessante come, in Giappone, l'associazione tra dolcezza e femminilità sia così forte da influenzare non solo il cibo ma anche le bevande. Un uomo che beve una bevanda dolce viene visto come poco "maschile", una concezione che non è facilmente comprensibile per chi vive in un contesto culturale diverso, come quello italiano.

Mangiare ramen, ma non da soli

Un altro aneddoto che Tommaso condivide nel suo video riguarda le abitudini alimentari degli uomini giapponesi. In Giappone, è perfettamente normale vedere un uomo mangiare ramen da solo, ma lo stesso non accade per le donne. "Se una donna esce a mangiare il ramen o in generale in un ristorante giapponese, lo fa con il fidanzato, con un'amica, o con un familiare. È rarissimo vedere una donna che mangi ramen da sola", spiega Tommaso. Questa abitudine alimentare sottolinea l'importanza delle dinamiche sociali e culturali in Giappone, dove il "mangiare insieme" assume un valore molto più forte rispetto a quanto avviene in occidente.

Tradizioni alimentari giapponesi, tra curiosità e stranezze

Abbiamo scovato per voi curiosi di cultura giapponese alcune altre particolarità alimentari che fanno capire ulteriori differenze con il modo di vivere occidentale. Ad esempio, nei monasteri zen, alcuni alimenti come l'aglio, la cipolla e il porro sono vietati, poiché il loro sapore forte potrebbe risvegliare desideri troppo "umani". Questa regola si collega alla filosofia zen, che promuove l'equilibrio e la serenità mentale.

In Giappone, inoltre, l'uso delle posate metalliche è visto con diffidenza. Le bacchette sono preferite per mangiare, poiché il metallo è associato alla violenza (il cibo viene 'maltrattato' con forchette e coltelli dal loro punto di vista), mentre il legno delle bacchette simboleggia la calma e la tranquillità. Questa scelta di utensili è solo uno dei tanti dettagli che mostrano quanto i giapponesi siano attenti all'aspetto simbolico dei loro rituali alimentari.

Un'altra curiosità riguarda la disposizione del cibo nei piatti giapponesi. Le regole per apparecchiare la tavola giapponese sono molto rigorose, e non si tratta solo di estetica. Una regola importante è evitare di servire piatti con cibi in numero pari, soprattutto il numero 4, poiché la parola giapponese "shi", che significa "quattro", è anche associata al termine "morte". Questa superstizione rispecchia una visione profonda della vita e della morte, che è sempre presente nelle tradizioni giapponesi.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Tommaso Rossi (@tommasoingiappone)

Lascia un commento