Italiana elenca 3 cose di Zanzibar che per noi sono "assurde": "Occhio all'acqua del rubinetto"

Zanzibar, la meravigliosa isola tanzaniana, è una destinazione che attira ogni anno migliaia di turisti grazie alla sua bellezza mozzafiato, alle spiagge paradisiache e alla ricca cultura. Tuttavia, come ogni viaggio in un luogo lontano dalla nostra quotidianità, Zanzibar può riservare alcune sorprese. Laura Zampetti, una delle menti dietro il profilo Instagram "I weekendieri", ha recentemente visitato l'isola e ha condiviso alcune delle principali differenze culturali e pratiche che l'hanno colpita durante il soggiorno. Ecco quattro cose di Zanzibar che, secondo lei, ci sembrerebbero "assurde" rispetto alla vita in Italia.

1. Attenzione all’acqua del rubinetto: salata e non proprio sicura

Immagina di essere nel cuore di Zanzibar, in una casa "standard". Ti svegli, ti prepari per la giornata e ti accingi a lavarti i denti. Beh, in alcune abitazioni non troverai l'acqua fresca e cristallina che ci si aspetta, ma una sorpresa: acqua salata! Laura Zampetti racconta che a Zanzibar, in molte abitazioni, l'acqua del rubinetto è salata, il che rende quasi impossibile fare qualcosa di semplice come lavarsi i denti senza un piccolo disagio. Non solo il sapore è decisamente inusuale, ma l'acqua, sebbene tecnicamente potabile, è assolutamente sconsigliata per l'ingestione, in quanto potrebbe contenere batteri. Questo accade a causa della depurazione che non è altrettanto avanzata come quella delle grandi città italiane.

In quasi tutte le case di Zanzibar, l'acqua che fuoriesce dal rubinetto è salata.
In quasi tutte le case di Zanzibar, l'acqua che fuoriesce dal rubinetto è salata.

Fortunatamente, gli hotel di lusso e le residenze di livello superiore usano acqua desalinizzata, ma nelle abitazioni più "standard", la situazione cambia drasticamente. Questo esempio ci fa capire quanto avere acqua corrente pulita e sicura, una considerazione che diamo spesso per scontata, rappresenta un vero e proprio lusso in alcune parti del mondo.

2. “Pole pole”: il ritmo della vita a Zanzibar

Un altro aspetto che ha colpito Laura Zampetti durante il suo soggiorno riguarda la gestione del tempo a Zanzibar. "Pole pole" è una frase che si sente molto spesso nell'isola e significa "piano piano". Questo concetto, che rappresenta una vera e propria filosofia di vita, implica che la fretta non esiste. A Zanzibar, non c'è l'affanno tipico delle città italiane o europee, dove tutto deve essere fatto velocemente. Se pensi di prendere un taxi o mangiare in un ristorante, prepara a fare i conti con un tempo di attesa più lungo di quello che sei abituato a tollerare.

L'approccio "pole pole" riguarda anche le corse in taxi, che sono spesso più lente di quanto immagineresti, e la pazienza richiesta per qualsiasi attività quotidiana, che si tratti di prendersi del tempo per godersi una cena o di attendere un mezzo di trasporto. Questa calma impone un "ritmo di vita diverso", che non fa che accrescere il fascino dell'isola, ma che può risultare un po' disorientante per chi è abituato ai ritmi frenetici italiani.

3. Niente semafori: traffico e incroci gestiti a “sentimento”

In molte città italiane, soprattutto nei piccoli centri, il traffico e la gestione degli incroci possono sembrare un po' più disordinati rispetto alle grandi metropoli, ma a Zanzibar la situazione è davvero unica. L'isola non ha semafori. Gli incroci e le precedenze si gestiscono a "sentimento", e Laura Zampetti non può fare a meno di paragonare questa situazione a quella di alcune piccole città italiane, dove nonostante la presenza di semafori, il caos regna sovrano, con pochi che rispettano realmente le precedenze.

La Zampetti descrive la scena come una sorta di danza tra i veicoli, dove tutti si "sintonizzano" su una stessa frequenza e riescono a muoversi senza troppi problemi, senza però seguire regole di traffico ben precise. Se pensi di essere pronto ad affrontare il traffico in modo ordinato, preparati a una nuova esperienza che sfida le convenzioni.

4. Sorrisi e saluti: l’accoglienza unica della gente di Zanzibar

Infine, uno degli aspetti più affascinanti di Zanzibar, e che ha colpito Laura Zampetti, è l'ospitalità degli abitanti. In particolare, ha notato come moltissime persone, soprattutto bambini, salutino sorridendo quando vedono un turista e lo salutino dicendo: "Jambo". Questo fenomeno è un chiaro segno del legame che gli abitanti di Zanzibar sentono nei confronti del turismo, che è una risorsa fondamentale per l'isola.

Gli adulti sono altrettanto accoglienti e si impegnano per far sentire i turisti a casa. Si tratta di una forma di ospitalità genuina che non si limita a un semplice "benvenuto", ma che coinvolge una vera e propria interazione sociale, dove il sorriso diventa un linguaggio universale. Non è raro essere accolti con un caloroso saluto, che sembra dire "sembriamo diversi, ma siamo felici di averti qui". Parlando di shock culturali in una nazione totalmente diversa dalla Tanzania e, al contempo, dall'Italia, eccone alcuni che ha sperimentato una turista italiana in Cina.

 

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