Procida in Campania è l'isola più colorata d'Italia perfetta per il relax nella bella stagione tra sole e mare.
Procida, la più piccola tra le isole Flegree nel cuore del Golfo di Napoli, non ha bisogno di clamore per farsi notare. Mentre le vicine Ischia e Capri si contendono l’attenzione dei turisti con la loro fama consolidata, questa minuscola perla mediterranea continua a sussurrare il suo fascino con discrezione. Ed è proprio in quel sussurro che si cela il segreto della sua bellezza: autenticità, lentezza e colore. Appena si mette piede sull’isola, si viene accolti da case tinte di rosa, azzurro, giallo e verde, affacciate come petali colorati sul mare. Il piccolo porto di Marina Grande, con le sue barche dei pescatori e l’atmosfera semplice ma genuina, dà subito il benvenuto a un mondo che sembra uscito da una cartolina dipinta a mano.
Il vero gioiello cromatico, però, è Marina Corricella. Questo borgo marinaro, incastonato tra la roccia e il mare, non conosce la frenesia. Qui tutto scorre lentamente, tra reti da pesca stese al sole e anziani che si raccontano la vita seduti sulle scale. È il punto più fotografato dell’isola, e non a caso: ogni scorcio è una composizione perfetta di colori e luce, dove il blu intenso del mare si fonde con l’ocra delle pareti e il rosso delle bouganville.
Salendo tra vicoli stretti e profumati di limone, si raggiunge Terra Murata, la parte più alta e antica dell’isola. Qui il silenzio si fa solenne. Il Palazzo d’Avalos, ex carcere borbonico, domina il panorama e racconta secoli di storia ancora impressa tra le sue mura. L’Abbazia di San Michele Arcangelo, con i suoi affreschi e la terrazza affacciata sul golfo, è uno di quei luoghi che toccano l’anima. Dall’alto, lo sguardo abbraccia l’intera isola: un susseguirsi di tetti colorati, orti nascosti, campanili e linee frastagliate che si tuffano in un mare turchese e invitante.

Angoli da scoprire e sentieri da percorrere: il richiamo del mare sull'Isola di Procida
Poco distante, si apre il sorprendente Casale Vascello, un cortile interno medievale racchiuso da abitazioni addossate l’una all’altra. Un luogo fuori dal tempo, dove il silenzio è rotto solo dal passo di chi lo attraversa. E poi c’è Vivara, collegata da un sottile ponte: un’isola nell’isola, riserva naturale protetta dove la vegetazione mediterranea esplode e il canto degli uccelli accompagna ogni passeggiata.
Procida è anche mare e sabbia, scogli e insenature che raccontano storie d’estate. La Spiaggia del Pozzo Vecchio, resa celebre dal film Il Postino, è un angolo di malinconica bellezza. La sabbia vulcanica scura contrasta con l’azzurro brillante dell’acqua e ogni onda sembra portare con sé una poesia. La Chiaiolella, invece, è perfetta per chi ama il sole, il vento e il nuoto lento verso l’orizzonte. Anche la spiaggia della Lingua, più piccola e appartata, regala momenti di pace lontani da tutto.
La cucina dell’isola è l’altro volto della sua identità. I sapori sono veraci, semplici e profondamente legati al mare. Le linguine al limone profumano di sole e di orti curati con amore. Il coniglio alla procidana, invece, racconta la tradizione contadina. Nei ristoranti come La Locanda del Postino, si respira ancora l’atmosfera del film di Troisi: piatti serviti con gentilezza, parole sussurrate e sorrisi sinceri.
