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Dimentica i soliti magneti da frigo. In giro per l’Europa, il souvenir più originale e insospettabile è una banconota. Ma non una qualunque: parliamo delle banconote da 0 euro, stampate su vera fibra di cotone, con sistemi anti-contraffazione, numero di serie e persino l’autorizzazione della Banca Centrale Europea. Sì, hai capito bene: 0 euro. E no, non puoi usarle anche se ricevessi uno sconto del 100%. Dietro a questa trovata c’è molto di più di quanto si pensi. C’è un'idea brillante, c'è passione per la cultura europea e — inutile negarlo — anche un pizzico di ironia.
Banconote da 0 euro: l’idea geniale di un francese
Il papà delle banconote da 0 euro si chiama Richard Faille, un imprenditore francese che dal 1996 produceva monete commemorative. Nel 2015 gli è venuta una trovata geniale: creare una banconota identica a quelle vere, ma dal valore nominale… inesistente. La Banca Centrale Europea ha dato il via libera, a patto che fossero chiaramente indicate come souvenir. Il primo test è avvenuto in Francia nel 2016, ma il successo è stato talmente travolgente che presto sono arrivate anche in Germania, Italia, Spagna e in moltissimi altri paesi dell’Unione Europea.
Le banconote da 0 euro non sono giocattoli. A vederle, sembrano autentiche: sono stampate sulla stessa fibra di cotone delle banconote ufficiali dell’eurozona. Hanno una filigrana, inchiostri speciali, ologrammi e persino un numero di serie univoco. Ci trovi sopra il valore stampato in bella vista: “0”. Nessun trucco. Ma quello che le rende uniche è la grafica: ogni banconota è decorata con monumenti, personaggi storici, animali simbolici, eventi culturali. C’è davvero di tutto: dalla Tour Eiffel al Colosseo, da Van Gogh a Ludwig van Beethoven, fino ad alcune con l'immagine di Topolino sopra. Nonostante lo zero stampato sopra, queste banconote hanno un valore: quello emotivo, collezionistico e culturale.
Dove trovarle e quanto costano
Non cercarle allo sportello bancomat. Le banconote da 0 euro si comprano, e il loro prezzo varia in base all’edizione, alla rarità e al punto vendita.
Ecco dove puoi trovarle:
- Negozi di souvenir nelle principali attrazioni turistiche
- Musei e siti storici
- Piattaforme online come Euro Banknote Memory, Zero Euro Souvenir, Coin24, eBay e Amazon
- Rivenditori specializzati in numismatica
Il prezzo di partenza si aggira intorno ai 2-3 euro. Ma se hai occhio (e fortuna), puoi accaparrarti edizioni limitate che oggi valgono anche più di 100 euro. Alcuni esemplari tedeschi, ad esempio, dedicati a eventi storici o luoghi iconici, hanno già fatto impazzire i collezionisti.

Le città italiane che hanno detto “sì” allo zero
Anche l’Italia non è rimasta a guardare. Diverse città hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa.
- Verona ha celebrato l’Arena con una banconota da 0 euro
- Brescia ha scelto il Castello e monumenti locali
- Roma ha proposto diverse edizioni dedicate ai Fori Imperiali e a San Pietro
Non solo città: anche eventi speciali, mostre temporanee e ricorrenze culturali sono stati immortalati su queste banconote-souvenir.
Perché la BCE le ha autorizzate?
Il nodo centrale è questo: non hanno valore legale, ma non violano alcuna legge. La Banca Centrale Europea ha accettato l’idea a patto che:
- fosse indicato in modo chiaro il valore “0 euro”
- fosse scritto che si tratta di souvenir
- fossero utilizzate tecnologie anti-contraffazione simili a quelle ufficiali
Così facendo, non si rischia alcuna confusione con le vere banconote in circolazione, e si crea un prodotto affascinante, educativo e — diciamolo — divertente.
A portare le banconote da 0 euro sotto i riflettori dei social ci ha pensato la content creator Desi Kadyova, che ha pubblicato un video su Instagram, mostrando alcuni di questi curiosi pezzi. Non solo: ha certificato come ci sia il filtro anti-contraffazione, la filigrana e altri elementi presenti anche nelle banconote dal valore superiore a 0€. Il video è diventato virale in poche ore, con milioni di visualizzazioni e una pioggia di commenti increduli. “Sono vere?”, “Ma si possono spendere?”, “Dove si comprano?”, “Perché non ne ho mai vista una prima?”. Domande più che legittime. E il bello è che non si tratta di una trovata promozionale: esistono davvero. Qui il video diventato virale su Instagram
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