Indice dei contenuti
Viaggiare per un mese intero in Asia senza spendere una fortuna? Si può. Elia Royo, content creator spagnola con migliaia di follower su Instagram e TikTok, ha fatto le valigie e ha girato mezzo continente asiatico documentando tutto: spese, voli, alloggi, street food, trasporti e persino i tatuaggi. In un video diventato virale, ha svelato nero su bianco quanto ha speso in totale: 3.600 euro. Un budget che può sembrare elevato, ma che include ogni singolo dettaglio del viaggio. Vediamo nel dettaglio come ha distribuito il suo budget nei quattro Paesi visitati: Malesia, Indonesia, Thailandia e Giappone.
I voli: come risparmiare con le tratte intelligenti
Elia è partita da Madrid con destinazione Indonesia, facendo scalo notturno a Kuala Lumpur, capitale della Malesia. Il biglietto le è costato 568 euro. Non poco, ma considerando la distanza, è una cifra nella media. Per evitare i prezzi alti dei voli diretti per il Giappone, ha optato per una strategia: volo Indonesia–Thailandia a 88 euro, breve sosta a Bangkok, e poi Bangkok–Tokyo a 120 euro. Il ritorno da Tokyo a Madrid, invece, è stato il più salato: 626 euro.
Totale speso per i voli: 1.402 euro
Alloggi: dai 5 stelle economici di Bali alle capsule del Giappone
Uno dei capitoli più interessanti riguarda gli alloggi, dove si vedono differenze enormi tra Paesi. In Malesia, per esempio, ha speso solo 21 euro per una stanza d’hotel singola a Kuala Lumpur. In Indonesia, ha dormito in una villa a Ubud per 121 euro in cinque notti e in un grande appartamento a Canggu per 101 euro (sempre cinque notti). In Thailandia, la cifra è simile: 88 euro per quattro notti in un hotel basilare, senza troppi fronzoli. Il Giappone, invece, ha richiesto più spirito di adattamento: 210 euro per una settimana a Tokyo in una stanza condivisa con tre sconosciute. A Kyoto, per tre notti, ha scelto un capsule hotel da 60 euro. Budget salvo.
Totale speso per dormire in 30 giorni: 602 euro

Cibo: dove spendi poco e dove spendi tanto
Chi ha viaggiato in Asia sa che mangiare bene e spendere poco è più che fattibile, ma non ovunque. In Malesia, Elia ha speso 25 euro in un giorno. A Bali, la somma è più alta: 230 euro in totale. In Thailandia, è andata al risparmio: 15 euro in una giornata a Bangkok. In Giappone, dove i prezzi lievitano facilmente, ha speso ben 270 euro.
Totale per il cibo in un mese: 540 euro
Trasporti interni: Grab, motorini e treni superveloci
Per muoversi nei Paesi asiatici, Elia ha usato spesso Grab, l’alternativa locale a Uber. Presente ovunque tranne che in Giappone, le ha permesso di contenere le spese. Tra taxi, motorini e brevi spostamenti, ha speso 100 euro. Ma il colpo più forte l’ha subito in Giappone, con il celebre treno proiettile: Tokyo–Kyoto andata e ritorno a 200 euro. Un'esperienza da fare almeno una volta nella vita, ma che pesa sul portafogli.
Totale trasporti locali: 300 euro
Extra: tatuaggi, shopping e internet
Elia non ha speso praticamente nulla in shopping o attività turistiche: appena 28 euro in un mese. A Bali, però, come souvenir 'eterno' si è concessa tre tatuaggi per soli 30 euro. Un affare. Per avere connessione internet stabile in tutti i Paesi visitati, ha acquistato un piano dati valido per l’intera Asia al costo di 100 euro. Una scelta che le ha permesso di lavorare, caricare contenuti e restare sempre online.
Totale spese extra: 158 euro
Quanto costa un mese in Asia? Il conto finale
Ecco il riepilogo completo delle spese di Elia Royo:
- Voli: 1.402 €
- Alloggi: 602 €
- Cibo: 540 €
- Trasporti interni (Grab, motorini, treni): 300 €
- Extra (internet, tatuaggi, shopping): 158 €
- 'Capricci' (come li definisce lei): circa 600 € (inclusi piccoli acquisti, commissioni, ingressi)
Totale speso in 30 giorni tra Malesia, Indonesia, Thailandia e Giappone: approssimativamente 3.600 euro.
Vale la pena? Per molti, sì
Certo, 3.600 euro non sono pochi. Ma includendo ogni singola voce – dagli aerei intercontinentali fino all’ultimo pasto di sushi a Tokyo – è un budget che si può definire “all inclusive”. Elia ha dimostrato che, con un po’ di pianificazione e spirito d’adattamento, è possibile visitare quattro Paesi asiatici in un mese senza dover vendere un rene. Il segreto? Alternare lusso accessibile (come le ville di Bali) a soluzioni smart (come i capsule hotel giapponesi), fare attenzione ai voli e usare app locali per risparmiare sui trasporti. E magari tagliare un po’ sulle spese inutili. Tre tatuaggi a 30 euro? C'è chi ci rinuncia tranquillamente.
Visualizza questo post su Instagram
