Gabriele Villa, italiano trapiantato da anni a Phuket, probabilmente l’isola più famosa della Thailandia, l’ha detto chiaro e tondo: “Il più grande errore? Pensare di poter vivere qui come si vive in Italia”. Un’affermazione netta, che ha fatto il giro del web. Perché sì, tra sogni di mare cristallino, vita a basso costo e pad thai a colazione, molti italiani sognano di mollare tutto e cambiare vita. Ma secondo Gabriele, chi parte senza una buona dose di umiltà e spirito di adattamento, rischia di schiantarsi contro un muro invisibile: quello delle differenze culturali.
Vivere in Thailandia non è come essere in vacanza
Quando arrivi a Phuket da turista, tutto ti sembra facile. Il sorriso dei locali, la frutta fresca a ogni angolo, i massaggi a cinque euro. Ma quando provi a stabilirti, le cose cambiano. Gabriele Villa, in un video diventato virale, ha smontato con pochi concetti l’idea che basti prendere un volo sola andata per rifarsi una vita. “Molti arrivano con l’idea di mantenere le proprie abitudini e il proprio atteggiamento, ma la Thailandia è un altro pianeta: ha regole non scritte e una cultura diversa”, ha spiegato.
Il punto centrale? Chi si trasferisce deve cambiare mentalità. Non basta saper ordinare un riso fritto in thailandese. Bisogna imparare a leggere i comportamenti, a evitare scontri inutili, a non imporre le proprie opinioni. Chi alza la voce o si impone viene visto con diffidenza. Qui la calma è una virtù imprescindibile, non un optional. Non solo: in Thailandia le gerarchie contano, soprattutto sul lavoro. Un atteggiamento troppo “alla pari” può risultare irrispettoso. Anche nel linguaggio, la cortesia formale è fondamentale. E non parliamo di convenevoli, ma di un vero e proprio codice di comportamento.

Villa va dritto al punto: l’errore più grosso è l’arroganza. Chi arriva con la presunzione di sapere già tutto, di voler insegnare come si vive o di pretendere che tutto funzioni come in Italia, non andrà lontano. “Se ti chiudi nella tua mentalità e non fai lo sforzo di comprendere il paese in cui vivi – racconta – resterai sempre un estraneo”. Secondo lui, vivere bene in Thailandia significa allenare la pazienza, fare un passo indietro, imparare l’arte della flessibilità. Anche quando le cose non vanno come ti aspetti, alzare la voce e mostrarsi minaccioso è controproducente. “Può chiudere porte che altrimenti sarebbero rimaste aperte”, spiega.
Differenze culturali tra Italia e Thailandia: quello che gli italiani ignorano
Chi arriva in Thailandia dall’Italia spesso sottovaluta un dettaglio fondamentale: la cultura thailandese non è solo diversa, è strutturalmente diversa. Ecco alcuni esempi concreti che aiutano a capire:
Abitudini alimentari
In Italia ognuno ha il suo piatto. In Thailandia tutto si condivide: al centro del tavolo vengono messi più piatti e tutti assaggiano tutto. Anche il modo in cui si mangia è diverso: niente coltello, solo cucchiaio e forchetta. E non aspettarti i classici tre pasti: in Thailandia si mangia anche cinque volte al giorno, ma in porzioni ridotte.
Espressione delle emozioni
Gli italiani gesticolano, alzano la voce, mostrano emozioni senza freni. In Thailandia, invece, la riservatezza è una forma di rispetto. L’armonia sociale viene prima della spontaneità. Dire la verità in modo diretto può essere interpretato come aggressivo.
Giovani a confronto
Se in Italia la gioventù è sinonimo di aperitivi, discoteche e notti brave, in Thailandia i giovani sono più sobri. Preferiscono cenare con amici o condividere una pentola di hot pot. Non è noia, è solo un modo diverso di divertirsi.
Nonostante le differenze, Italia e Thailandia si piacciono. Le relazioni diplomatiche durano da oltre 150 anni. E l’Italia ha lasciato un’impronta concreta: nella Bangkok moderna ci sono edifici progettati da architetti italiani, come la stazione di Hua Lampong o la Ananta Samakhom Throne Hall. E poi c’è la cucina italiana, amatissima dai thailandesi: nel 2019 c’erano più di mille ristoranti italiani nel paese, di cui 200 solo a Bangkok. Nel 2023, qualcuno ha addirittura fatto notare che in Thailandia ci sono più ristoranti italiani che italiani residenti.
C’è un segreto che molti italiani non afferrano: non basta trasferirsi fisicamente. Se vuoi davvero sentirti parte del luogo, devi immergerti nella cultura, nelle abitudini, nei codici sociali.
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