Italiana elenca 3 cose normali in Messico ma che "non hanno senso" in Italia

Dalla pizza con fagioli alla musica sparata all’ingresso delle farmacie: Matilde Silvestri, meglio conosciuta su Instagram come@travel.mati ha deciso di raccontare ai suoi follower cosa l’ha lasciata a bocca aperta durante il suo viaggio in Messico. Non si parla solo di bellezze naturali o di tacos irresistibili. Si parla di usanze quotidiane, pratiche radicate nella cultura e dettagli che, visti con occhi italiani, suonano... surreali.

1. I cimiteri messicani sono luoghi di festa (letteralmente)

In Italia, il 2 novembre è sinonimo di silenzio, rispetto e preghiera. I cimiteri si riempiono di fiori e di visitatori che, con discrezione, rendono omaggio ai propri cari. In Messico, lo stesso periodo si trasforma in una celebrazione colorata e piena di vita. Matilde racconta di aver visto messicani ridere, cantare e mangiare accanto alle tombe. È tradizione ricordare i loro defunti nel modo più allegro possibile.

Una delle cose più strane del Messico, agli occhi di un italiano, è il modo in cui si celebrano i defunti: con fiori, cibo, musica e, in generale, allegria.
Una delle cose più strane del Messico, agli occhi di un italiano, è il modo in cui si celebrano i defunti: con fiori, cibo, musica e, in generale, allegria.

Durante il celebre Día de los Muertos, che si celebra tra l’1 e il 2 novembre, i messicani allestiscono altari con fotografie, cibo preferito dei defunti, fiori di calendula, candele e oggetti simbolici. Nei cimiteri si canta, si balla e si brinda con tequila. Le tombe vengono decorate con colori accesi e talvolta si aggiungono anche strumenti musicali. Un modo per dire: "Non ti abbiamo dimenticato, stiamo festeggiando con te". In Italia, una cosa del genere farebbe sicuramente alzare più di un sopracciglio.

2. Sciamani nel centro città: “Si fa una pulizia spirituale”

Altro giro, altra cultura. In Messico, i riti sciamanici non sono relegati alle montagne sperdute o a cerimonie esoteriche da documentario. Sono parte della vita di tutti i giorni, e capita di trovarli… nel cuore pulsante della capitale. L'autrice del video ha assistito a uno di questi riti in pieno centro nella capitale, Città del Messico. Alcuni uomini con vestiti tradizionali facevano un rito sciamanico con fumo, piume e incensi. E no, non era uno show per turisti: la maggior parte delle persone che si facevano 'purificare' erano residenti della capitale o messicani venuti da altre parti della nazione.

Le "limpias", ovvero le pulizie spirituali, servono a scacciare l’energia negativa e attrarre vibrazioni positive. Vengono effettuate anche prima di grandi eventi, come matrimoni, colloqui di lavoro o traslochi. In Italia, ammettiamolo, farsi sventolare della salvia addosso da uno sciamano vestito da guerriero azteco non rientra proprio tra i rituali pre-colloquio.

3. In Messico il silenzio è un miraggio: musica a tutto volume anche in farmacia

In Italia, una farmacia è un posto dove si sussurra, dove il rispetto passa anche dal tono della voce. In Messico? Non proprio. “La prima volta che sono entrata in una farmacia messicana, c'era la musica a palla, altoparlanti all’ingresso e nessuno che sembrava infastidito”. L'autrice del video precisa che la normalità è la presenza della musica, anormale è l'assenza. E non si tratta di un caso isolato. In Messico, la musica è presente ovunque: nei negozi, sui mezzi pubblici, nei ristoranti (anche quelli piccoli e nascosti), nei mercati e persino negli ambulatori medici. Spesso non è solo musica di sottofondo: è un vero e proprio sottofondo sonoro costante, allegro e potente. Il silenzio? Un’eccezione che conferma la regola.

Altre differenze culturali che spiazzano (e fanno sorridere)

Niente carta igienica nel WC

Come in Grecia e in diversi Paesi dell’America Latina, anche in molti centri del Messico la carta igienica non va gettata nel water. I sistemi idraulici non sono progettati per smaltirla e per questo esistono appositi cestini nei bagni. Per un italiano, abituato a gettare tutto nel WC, può essere un gesto difficile da definire normale.

La puntualità? Un optional

“Scusa il ritardo” in Messico non è nemmeno necessario. Arrivare in ritardo è la norma e nessuno si offende. Il concetto di “ora messicana” è noto: un orario indicato per un appuntamento è più un suggerimento che un impegno. Per un italiano medio, abituato a presentarsi cinque minuti prima per educazione, può essere un piccolo shock.

Soldi in mano, non sul bancone

Nei negozi messicani, porgere i soldi appoggiandoli sul banco è un gesto maleducato. I contanti si danno sempre direttamente in mano al cassiere. Appoggiarli può essere percepito come segno di disprezzo. In Italia è l'esatto opposto. Un dettaglio importante da ricordare per non rischiare di passare per maleducati.

La pizza che fa rabbrividire gli italiani

La “pizza azteca” con fagioli, peperoncino, cipolla, salsiccia e ananas è uno degli esempi più evidenti di come la cucina italiana venga reinterpretata all’estero. Le combinazioni che in Italia farebbero perdere l’appetito anche al più affamato, in Messico sono un successo.

Nomi italiani... tarocchi (ma simpatici)

“Italianni’s”, “Poltronne”, “Voglio un panini”: brand e insegne che cercano di sembrare italiani aggiungendo doppie o desinenze a caso. Il marketing gioca tutto sull’effetto “Made in Italy”, ma il risultato è spesso esilarante.

Lascia un commento