Ecco quali sono gli oggetti che non bisogna assolutamente mettere in lavastoviglie perché si deteriorano.
È comoda, silenziosa e ti fa risparmiare tempo. Ma la lavastoviglie, per quanto efficiente, non è il posto adatto per lavare proprio tutto. Ci sono oggetti che, se messi nel cestello, rischiano di rovinarsi in modo irreversibile. Non si tratta solo di una questione estetica: in alcuni casi, continuare a lavare certi utensili in lavastoviglie significa comprometterne l’efficacia, l’igiene o addirittura la sicurezza d’uso. Ecco allora quali sono le sette cose che andrebbero sempre lavate a mano, anche quando sei di fretta.
Dai coltelli alle lame dei frullatori: le prime 3 cose da non mettere mai in lavastoviglie
Sembrano robusti, ma i coltelli da cucina affilati sono tra gli oggetti più delicati. Il calore elevato e i detergenti aggressivi usati in lavastoviglie possono rovinare la lama, facendole perdere il filo già dopo pochi lavaggi. Inoltre, le lame potrebbero urtare contro altri utensili, scheggiandosi o deformandosi. Il risultato? Un coltello che non taglia più come prima, e che rischia anche di essere più pericoloso.
Le padelle con rivestimento antiaderente, soprattutto quelle economiche o datate, non sono pensate per resistere alle alte temperature e ai getti d’acqua ad alta pressione della lavastoviglie. Col tempo, lo strato antiaderente si rovina, diventando poroso o addirittura staccandosi in piccole particelle. Non solo l’efficacia della padella diminuisce, ma si rischia anche di ingerire sostanze che non dovrebbero finire nei nostri piatti. Anche le lame dei frullatori o dei robot da cucina sembrano innocue in lavastoviglie, ma si ossidano più facilmente di quanto si pensi. L’acqua calda e l’ambiente umido favoriscono la formazione di ruggine, soprattutto nei punti più nascosti o difficili da asciugare. Inoltre, l’affilatura ne risente, e in poco tempo ti ritroverai con una lama che frulla male e che rischia di inceppare il motore del tuo elettrodomestico.

Tazze termiche e piatti decorati nemici della lavastoviglie, ma non solo
Le tazze termiche sono progettate per mantenere le bevande calde o fredde per ore, grazie a una doppia parete isolante spesso sigillata sottovuoto. La lavastoviglie può rompere questa sigillatura, rendendo la tazza del tutto inefficace. Dopo alcuni lavaggi, potresti accorgerti che il tuo caffè si raffredda molto più in fretta del solito: segno che il danno è già fatto. Se possiedi piatti decorati a mano o con dettagli dorati, metterli in lavastoviglie equivale a sacrificarne la bellezza. I cicli ad alta temperatura e i detersivi abrasivi possono scolorire i disegni, rendendo i piatti opachi e spenti. Alcune ceramiche artigianali, inoltre, sono più porose e rischiano di assorbire l’acqua, provocando micro-crepe invisibili a occhio nudo.
Chi cucina con passione lo sa: la ghisa è un materiale nobile, capace di distribuire il calore in modo uniforme e di durare decenni. Ma ha un nemico giurato: l’acqua. In lavastoviglie, le padelle in ghisa si arrugginiscono facilmente e perdono la patina protettiva che le rende antiaderenti. Lavarle a mano, con poca acqua e asciugarle subito è l’unico modo per mantenerle perfette. I bicchieri da vino o da liquore più delicati non dovrebbero mai finire in lavastoviglie. Anche se il programma è “cristalli” o “delicati”, il rischio di rottura è altissimo. Basta un urto contro un altro oggetto, un movimento sbagliato durante il caricamento o una variazione termica troppo rapida. E se si scheggiano senza che tu te ne accorga? Il rischio è di bere da un bicchiere rotto senza nemmeno saperlo.
La lavastoviglie è un’alleata insostituibile, ma serve conoscerne i limiti. Usarla senza criterio può trasformare oggetti costosi, utensili professionali o pezzi unici in roba da buttare. Per questi sette elementi, meglio prendersi qualche minuto in più e lavarli con cura a mano: un piccolo gesto che fa la differenza in termini di durata, funzionalità e sicurezza.
