Quando ci sediamo al bar e ci ritroviamo davanti il classico tovagliolino bianco e rettangolare, quello dalla superficie un po’ ruvida e che quasi sempre è 'sponsorizzato' da una marca di gelati o di caffè, spesso il pensiero che ci attraversa è uno solo: "È il momento di pulire un po' le mani o di asciugarmi la bocca dopo un buon caffè". Ma cosa accadrebbe se vi dicessimo che questi tovagliolini non sono stati pensati affatto per questo scopo? Già, è proprio così: i tovagliolini da bar, tanto amati ma anche tanto odiati, hanno un altro scopo, e non c’entra nulla con l’igiene.
Questa verità è stata rivelata di recente da Marco Critelli, un content creator che ha catturato l'attenzione di milioni di italiani con i suoi video, nei quali svela curiosità e segreti sugli oggetti che usiamo quotidianamente. In un video pubblicato di recente, Critelli ha spiegato la vera funzione di questi tovagliolini che, come sottolineato, "non sono progettati per pulire", ma per un utilizzo molto più pratico e specifico.
Il vero scopo dei tovagliolini da bar
Se pensate che quei tovagliolini bianchi che si trovano nei bar siano destinati a rimuovere i residui di caffè o a pulire le mani dopo aver mangiato un gelato, vi sbagliate di grosso. Marco Critelli ci spiega con semplicità: "Il loro vero scopo è quello di permetterci di afferrare pietanze come gelati, cornetti o dolci che contengono crema senza che questa si attacchi al tovagliolo, evitando di mangiare anche la carta".

La ruvidità della superficie e la sua struttura sono state pensate appositamente per evitare che la crema dei dolci finisca sul tovagliolino e venga mangiata insieme al cibo. Quando li usiamo per pulirci le mani, infatti, è proprio per questo che non sono efficaci: la superficie è progettata per aderire meglio agli oggetti e non per raccogliere liquidi come acqua o crema.
Quindi, la prossima volta che vi ritroverete a cercare di pulire le mani o il tavolo con questi tovagliolini, fermatevi un attimo a riflettere: non sono fatti per farlo. Ma come possiamo, allora, sfruttarli al meglio? Un buon consiglio è usarli per evitare che le dita entrino in contatto con il gelato o con il cornetto caldo, senza rischiare di mangiarci sopra la carta.
Le funzioni originali degli oggetti che usiamo tutti i giorni
Il caso dei tovagliolini da bar non è che uno degli ultimi esempi svelati da Critelli. Il content creator è famoso per i suoi video in cui risponde a domande di tutti i giorni riguardo oggetti di uso comune. In un altro dei suoi video, ad esempio, ha spiegato il mistero delle "zingrinature" che si trovano sul fondo dei contenitori di spezie in vetro.
Ma cosa sono esattamente queste zingrinature? E perché sono lì? L’analisi di Critelli è semplice e geniale: le zingrinature (così le definisce) hanno una funzione ben precisa. Quando il contenitore di spezie si intasa o l’umidità impedisce la normale erogazione del prodotto, basta strofinare un altro contenitore identico, facendo combaciare i due fondi. Questo semplice gesto libera l’erogatore e fa riprendere il flusso delle spezie. Un trucco che molti ignorano, ma che ci semplifica la vita quotidiana.
Critelli, con i suoi video, non solo svela i segreti nascosti dietro oggetti comuni, ma ci invita anche a riflettere su come spesso sottovalutiamo l’ingegno con cui sono progettati. I tovagliolini da bar, ad esempio, ci mostrano che anche gli oggetti più semplici possono avere una logica dietro la loro creazione che non sempre è quella che pensiamo. La loro funzione, apparentemente banale, è stata studiata nel dettaglio per rispondere a specifiche necessità.
