"Non comprerò mai più questi oggetti in casa per essere più sostenibile"

Come eliminare plastica dalla propria casa e renderla più sostenibile? Ecco come sostituire alcuni oggetti.

Sui social è apparso un video che ha deciso di mettere in discussione il modo in cui viviamo la nostra quotidianità domestica. Come fare? Smettere di acquistare alcuni oggetti comunemente presenti in ogni casa, in nome di una sostenibilità reale e praticabile. Si tratta di una decisione che non è dettata da una moda passeggera, ma da un bisogno profondo di ridurre l’impatto ambientale e di mostrare che è possibile cambiare, iniziando da ciò che ci circonda ogni giorno. La scelta è quindi quella di eliminare il superfluo e abbracciare alternative più durevoli, riutilizzabili e amiche dell’ambiente.

La carta assorbente lascia il posto alla tradizione

Il primo oggetto a finire nel mirino è la carta assorbente da cucina, uno degli strumenti più usati e sprecati nelle case moderne. Apparentemente innocua, questa carta usa-e-getta genera una quantità impressionante di rifiuti, spesso non riciclabili a causa dei residui di cibo e oli. La sua alternativa? Il canovaccio in tessuto, lavabile, resistente e capace di svolgere lo stesso compito in modo più efficace. Una scelta che non solo riduce i rifiuti, ma riporta anche in casa un oggetto della tradizione.

senza plastica
Alcuni oggetti da sostituire per una casa più sostenibile. Fonte: Instagram

Shampoo e balsamo liquidi? Un ricordo del passato, ma c’è una soluzione anche per il make-up

Una delle rivoluzioni più significative riguarda il bagno. I classici shampoo e balsamo liquidi, venduti in flaconi di plastica, sono stati abbandonati in favore delle versioni solide. Questi nuovi prodotti, compatti e privi di imballaggi inquinanti, durano più a lungo e sono più facili da trasportare. Ma il vero vantaggio sta nella loro impronta ambientale quasi nulla, un piccolo gesto che, moltiplicato per milioni di consumatori, può davvero fare la differenza. Da non dimenticare che esistono anche bagnoschiuma per la doccia e sapone delle mani in forma solida, oltre che i detergenti viso per eliminare completamente la plastica dal nostro bagno.

Anche la routine di bellezza è stata coinvolta in questa rivoluzione domestica. I comuni dischetti struccanti usa-e-getta sono stati rimpiazzati da dischetti in tessuto, lavabili a mano e riutilizzabili all’infinito. Un piccolo gesto quotidiano che, nell’arco di un anno, evita la produzione di centinaia di rifiuti. In più, questi dischetti risultano più delicati sulla pelle e durano nel tempo, contribuendo così a un consumo più consapevole.

In cucina arriva la sostenibilità concreta: addio al classico sapone per piatti

Non poteva mancare una riflessione anche su ciò che usiamo per lavare i piatti. Il classico sapone liquido in flacone di plastica, abbinato alle spugne sintetiche, è stato sostituito da sapone solido e spugne in bambù. Una scelta che strizza l’occhio sia alla funzionalità che all’ambiente. Il sapone solido, spesso venduto senza imballaggi o in confezioni compostabili, riduce drasticamente l’uso di plastica. La spugna in bambù, resistente e biodegradabile, è invece un esempio perfetto di design sostenibile che non rinuncia alla qualità.

Questo non è un semplice elenco di prodotti da evitare, ma una narrazione potente di cambiamento, un invito a guardare con occhi nuovi gli oggetti che riempiono le nostre case. Ogni scelta, anche la più piccola, può diventare un atto di responsabilità. In un mondo che chiede a gran voce nuovi modelli di consumo, iniziare da sé stessi è l’unica vera rivoluzione possibile. Non è mai troppo tardi per cominciare.

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