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Matteobroad, content creator italiano con base in Lussemburgo, ha sorpreso tutti con un video che ha destato l'interesse di molti connazionali. Il motivo? Ha ottenuto la residenza in Lussemburgo in appena cinque minuti. E no, non è uno scherzo. È tutto documentato, minuto per minuto, nel suo ultimo contenuto social. La nazione nordeuropea non è solo la prima al mondo per PIL pro capite, ma anche uno dei paesi europei più efficienti dal punto di vista burocratico. Mentre in Italia anche un semplice cambio di residenza può trasformarsi in un incubo per via delle possibili lungaggini burocratiche, qui basta un giro in Comune, un numero da prendere e... via, fatto tutto.
Il racconto virale: cinque minuti e una tessera
Matteo ha raccontato l’intera esperienza con ironia tagliente contro il suo paese natale. “Ci ho messo cinque minuti, proprio come in Italia”, scherza nel video. “Sono arrivato in Comune a dieci minuti dalla chiusura. Prendo il numeretto, mi chiamano dopo pochi secondi. Dopo due minuti avevo già consegnato i documenti e ricevuto il tesserino della residenza. Avevano tutto, hanno stampato tutto loro”. Quel “tesserino” è un vero documento ufficiale: attesta l’avvenuta registrazione anagrafica con indirizzo di residenza e dati fiscali. Ma non è finita qui. Gli hanno ordinato anche la tessera sanitaria lussemburghese, con tanto di cartoncino provvisorio in attesa dell’originale. Matteo lascia intendere che non gli manca affatto l'Italia, a maggior ragione dopo quest'esperienza.

Perché il Lussemburgo attira sempre più italiani
Il piccolo Granducato, con appena 634.000 abitanti, è uno dei paesi più ricchi e organizzati al mondo. Oltre alla velocità nella burocrazia, i vantaggi fiscali rappresentano un motivo concreto per cui molti professionisti, imprenditori e giovani lavoratori decidono di trasferirsi qui.
- Aliquote progressive dal 0% al 42%
- Zero tasse sui redditi sotto gli 11.265 euro
- Nessuna imposta sul patrimonio
- Niente tasse di successione per figli e nipoti
Le imprese beneficiano di una corporate tax che parte dal 14%, e il paese ha firmato numerosi accordi contro la doppia imposizione, rendendo più semplice la vita fiscale dei lavoratori internazionali.
Come ottenere la residenza in Lussemburgo (davvero in 5 minuti?)
Il caso di Matteo ha incuriosito molti italiani che sognano di lasciare la burocrazia tricolore. Ma come funziona davvero? Per i cittadini dell’Unione Europea, come gli italiani, il processo è semplice e veloce, ma non del tutto automatico. Servono due passaggi principali:
1. Dichiarazione di arrivo
- Da presentare entro 8 giorni dall’arrivo presso il Comune di residenza
- Documenti richiesti: carta d’identità o passaporto e, se presente, il libretto di famiglia
2. Attestato di registrazione
- Da richiedere entro 3 mesi
- Viene rilasciato immediatamente e senza costi
- Necessario presentare un contratto di lavoro o una promessa d’assunzione, oppure una licenza professionale per lavoratori autonomi
Nel caso di Matteo, evidentemente, tutta la documentazione era già pronta e in ordine. Il content creator ha precisato in un commento di "lavorare per Amazon", ma non è chiaro quale mansione ricopra. Sempre Matteo, pochi giorni prima, aveva confermato che il costo della vita è elevato, spendendo 18€ per una "piccola spesa" in un supermercato del posto.
Vivere in Lussemburgo: vantaggi (e qualche svantaggio)
Non è solo una questione di tasse e velocità burocratica. Il Lussemburgo offre una qualità della vita tra le più alte d’Europa:
- Salario minimo di circa 2.000 euro
- Basso tasso di disoccupazione
- Sistema sanitario efficiente
- Sicurezza elevata e bassissima corruzione
- Istruzione di qualità con approccio internazionale
L’ambiente è pulito, le infrastrutture moderne e il tessuto multiculturale rende semplice l’integrazione. Oltre il 40% della popolazione è composto da stranieri naturalizzati. In pratica, quasi la metà degli abitanti ha vissuto un “nuovo inizio” proprio come Matteo. L’unico lato negativo? Il costo della vita elevato, specialmente per gli affitti. Ma chi lavora stabilmente, o chi ha una buona disponibilità economica, riesce a gestirlo senza problemi. Chi trasferisce la residenza in Lussemburgo e si registra regolarmente all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), mantiene tutti i diritti civili. Compreso il voto per corrispondenza nelle elezioni italiane e nei referendum nazionali.
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