Fa merenda al bar di Louis Vuitton a Milano: lo scontrino è meno salato di quanto pensi

Un dolce griffato, un caffè con la schiuma altrettanto griffata e un bagno che sembra uscito da una rivista di interior design: benvenuti al Louis Vuitton Café di Milano, dove anche la merenda si fa fashion. A testare l’esperienza è stata la content creator Ludovica Paola Tomasoni, che ha raccontato tutto nel dettaglio in un video che ha subito catturato l'interesse degli amanti della moda. Ci troviamo in via Montenapoleone, la regina delle vie dello shopping milanese e tra le più costose d’Italia in termini di affitti commerciali. Qui, nel cuore pulsante del lusso, il colosso francese della moda ha aperto uno spazio dove alta pasticceria e alta moda si incontrano, grazie anche alla prestigiosa collaborazione con il ristorante stellato Da Vittorio.

Caffè e dolci con logo Louis Vuitton incluso

Entrare nel Louis Vuitton Café non è solo una pausa, è un piccolo evento. Il locale è chic senza essere snob: tetto in vetro, luce naturale a pioggia e ogni dettaglio studiato. Dalle tazzine ai piatti, tutto sfoggia l'iconico logo LV, che troneggia anche sulla schiuma del caffè macchiato ordinato dalla Tomasoni. La content creator ha deciso di fare una "merenda" (così la chiama) come si deve, ordinando ben tre dolci e un caffè. Prima di tuffarsi nel mondo delle creme e dei semifreddi, però, ha fatto una tappa fondamentale: la prova bagno. Eleganza, marmo a volontà e pulizia impeccabile. Voto: promosso con lode. Ma veniamo al cuore del test, ovvero i dolci griffati. Secondo Ludovica, il banco sfogliati conta 6 o 7 varianti, ma è la pasticceria mignon e creativa a rubare la scena. Per la sua merenda ha scelto:

  • uno sfogliato alla crema dalla forma originale: quattro "palline" d’impasto e un cuore cremoso centrale;
  • un semifreddo al mango e passion fruit, servito come una piccola opera d’arte tropicale;
  • un dessert al cioccolato chiamato "scrigno", con logo LV decorativo sul cacao in superficie.

La recensione? Onesta e dettagliata. Lo sfogliato ha colpito per il suo sapore caramellato e la struttura soffice: “non è il solito croissant vuoto, è tipo caramellato ed è buonissimo”. Il semifreddo al mango è stato promosso per freschezza e consistenza: “Mi è piaciuto tantissimo”. E lo scrigno al cioccolato? “Bellissimo, con strati diversi: mousse quasi fondente sopra, croccante e salato sotto. Non indimenticabile, ma buono e decisamente scenografico”.

A sinistra il caffe macchiato griffato Louis Vuitton, a destra lo sfogliato con crema nel Café di Milano.
A sinistra il caffe macchiato griffato Louis Vuitton, a destra lo sfogliato con crema nel Café di Milano.

Alla cassa, la sorpresa. Per tre dolci e un caffè griffato, lo scontrino recita 30 euro. In media, 7.50€ a pezzo. Considerando la location di via Montenapoleone, il brand Louis Vuitton, la collaborazione con Da Vittorio e l'esperienza globale, non è affatto un prezzo fuori mercato. Non basso, ma neppure alto come ci si potrebbe aspettare in una location simile. Ribadiamo: non è una spesa quotidiana, ma per un'occasione speciale o una pausa da condividere, potrebbe anche rientrare nel budget. Dividere il tutto con un'amica (d'altronde sono tre dolci)? 15 euro a testa. Non serve essere influencer per permetterselo.

Il Louis Vuitton Café non è solo un bar: è un set fotografico permanente, un’esperienza sensoriale e un modo per vivere il marchio in maniera diversa. Il contenuto creato da Ludovica Paola Tomasoni non fa che confermarlo: il locale è fatto per essere vissuto, raccontato e condiviso. Morale dell'articolo? A volte anche in via Montenapoleone si può uscire col sorriso... e con lo scontrino non troppo salato. Basta scegliere bene. Rimanendo nel campo dei Café gestiti da brand dell'alta moda, quanto costa fare colazione a quello di Dior a Parigi.

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