Addio carta d'identità fisica: in questo paese l'hanno già sostituita, è ufficiale

La carta d'identità fisica potrebbe presto diventare un ricordo del passato. Negli Emirati Arabi Uniti, la rivoluzione è già cominciata: entro un anno, il paese eliminerà definitivamente l’obbligo della Emirates ID in formato fisico, sostituendola con una identità digitale biometrica accessibile direttamente dallo smartphone.

Emirati Arabi Uniti: via la plastica, arriva la biometria

Il nuovo sistema, annunciato ufficialmente dalle autorità, utilizzerà riconoscimento facciale e verifica biometrica per consentire l’accesso ai principali servizi pubblici e privati. Dalla sanità alle banche, dagli hotel agli aeroporti, tutto sarà gestito tramite app come UAEPASS e ICP UAE.

La Federal Authority for Identity, Citizenship, Customs, and Port Security (ICP) ha già confermato che le versioni digitali dell’Emirates ID sono operative e integrate in numerosi servizi digitali. Questo passo accelera la transizione verso una cittadinanza digitale, in linea con l’agenda tech degli Emirati.

Cosa cambia per chi viaggia o vive negli Emirati

I benefici sono immediati e concreti:

  • Check-in negli hotel più rapidi: turisti e residenti potranno identificarsi mostrando lo smartphone.
  • Assistenza sanitaria più veloce: niente più documenti cartacei, basta un clic sull’app per accedere ai propri dati.
  • Servizi bancari sicuri e smart: il riconoscimento facciale garantirà l’accesso ai conti in totale sicurezza.
  • Viaggi semplificati: anche se non ancora confermato ufficialmente, si prevede l’integrazione della e-ID nei controlli aeroportuali.

L’obiettivo è quello di creare un sistema paperless, efficiente e sicuro per tutti, residenti e visitatori.

UAEPASS: la chiave dell’identità digitale nazionale

Al centro del progetto c’è UAEPASS, la piattaforma di identità digitale nazionale già lanciata nel 2021 con il supporto della tecnologia di riconoscimento facciale. Già oggi consente di:

  • Scaricare documenti ufficiali come ID, permessi di soggiorno e certificati
  • Accedere a portali pubblici e privati con un’unica identità digitale
  • Firmare contratti digitalmente in modo sicuro

Il governo ha assicurato che tutti i sistemi rispetteranno le normative sulla protezione dei dati e sulla privacy, mantenendo la fiducia degli utenti.

Negli Emirati Arabi Uniti non c'è più l'obbligo di avere una carta d'identità fisica, un passo fondamentale per eliminare del tutto i documenti fisici e trasformarli tutti in digitali.
Negli Emirati Arabi Uniti non c'è più l'obbligo di avere una carta d'identità fisica, un passo fondamentale per eliminare del tutto i documenti fisici e trasformarli tutti in digitali.

Altri paesi che stanno abbandonando la carta d’identità fisica

Gli Emirati Arabi non sono soli in questa trasformazione. Ecco una panoramica dei paesi che stanno puntando sulla identità digitale:

  • Singapore: con il sistema SingPass, i cittadini accedono a servizi tramite riconoscimento facciale. È tra i modelli più avanzati al mondo.
  • Cina: il sistema Xue Liang sfrutta la biometria per sorveglianza, sicurezza urbana e accesso ai servizi pubblici.
  • Russia: il pagamento via volto è realtà nella metro di Mosca, grazie a sistemi di facial recognition diffusi.
  • Francia e Germania: stanno sperimentando l’identità digitale, ma con forte attenzione a privacy e regolamentazioni UE.
  • Italia: anche nel nostro paese ci sono i primi esperimenti concreti in luoghi molto affollati. Dal 2024, a Linate e altri aeroporti, si può accedere ai gate con il volto grazie al progetto FaceBoarding.

Il trend è chiaro: i documenti fisici sono in via di estinzione.

Il futuro dell’identità: portafogli digitali e blockchain

Tra le innovazioni in arrivo, spiccano progetti come:

  • EUDI Wallet: il portafoglio europeo per documenti digitali, in fase di sviluppo dall’Unione Europea.
  • Biometria multimodale: sistemi che combinano volto, impronte, voce e iride per una verifica ancora più sicura.

Nonostante i vantaggi, restano alcune criticità che è importante affrontare:

  • Privacy: l’uso di dati biometrici solleva interrogativi su sorveglianza e gestione delle informazioni personali.
  • Affidabilità: tecnologie come i deepfake potrebbero compromettere la sicurezza delle identità biometriche.
  • Inclusività: chi non ha accesso a smartphone o infrastrutture digitali rischia l’esclusione sociale.

Per questo motivo, ogni innovazione in questo ambito deve essere accompagnata da regolamenti precisi, trasparenza e educazione digitale per tutti.

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