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Il profilo TikTok "Curiosità Astronomiche" ha acceso la miccia della curiosità cosmica con un video che ha riscosso un buon successo anche tra chi non ha grosse competenze sull'argomento. Il protagonista è Nicola, divulgatore scientifico con la testa tra le stelle (ma piedi ben piantati sulla scienza, non sull’astrologia e l'oroscopo). Ha elencato cinque eventi astronomici e geologici destinati ad accadere in un futuro lontano, così lontano che nessuno di noi sarà presente per vederli dal vivo. Ma attenzione: non parliamo di ipotesi campate per aria. Ogni evento è basato su previsioni astronomiche reali, sostenute da enti come la NASA, studi geologici e osservazioni stellari a lungo termine. Pronti per il viaggio? Allacciate le cinture gravitazionali.
1. 24 settembre 2182: Bennu potrebbe farci un saluto esplosivo
Bennu è il nome che i ricercatori hanno dato a un asteroide con una storia da film catastrofico. Secondo i dati della NASA, c'è una possibilità su 1780 che il 24 settembre 2182 colpisca la Terra. Le probabilità sono bassissime, certo, ma l’energia sprigionata sarebbe devastante. Per capirci: l'impatto genererebbe una potenza equivalente a 22 Bombe Zar. E no, non è un’esagerazione. La Bomba Zar è stata l’ordigno nucleare più potente mai fatto esplodere dall’uomo, testata dall’Unione Sovietica nel 1961. Un solo esemplare ha raso al suolo tutto nel raggio di centinaia di chilometri. Ventidue? Meglio non pensarci troppo. Noi, salvo clamorose novità, non ci saremo, ma i nipoti dei nostri nipoti potrebbero trovarsi a fronteggiare una minaccia importante.

2. Addio sabbia e aridità: il Sahara tornerà un paradiso tropicale
Passiamo dai crateri alle palme, a cose decisamente più terrene. Tra circa 13.000 anni, il deserto del Sahara potrebbe trasformarsi radicalmente, tornando a essere una gigantesca oasi verde. Come è possibile? La risposta è tutta nella precessione dell’asse terrestre. Ogni 26.000 anni circa, l’inclinazione dell’asse della Terra cambia leggermente, influenzando clima e stagioni. Questo fenomeno, già documentato in passato, porterebbe umidità e vegetazione nell’attuale deserto più grande del mondo. Altro che sabbia: nell'Africa centro-settentrionale avremo palme, fiumi e piogge torrenziali.
3. Il supervulcano che minaccia il futuro (e non è un complotto)
Nei prossimi 20.000 anni ci sono buone probabilità che un supervulcano decida di fare il botto. Parliamo di vere bombe geologiche, in grado di alterare il clima globale. Tra i candidati più temuti c'è il supervulcano di Yellowstone, ma non è l’unico: anche il Lago Toba (Indonesia) e Campi Flegrei (Italia) sono sorvegliati speciali. L’eruzione produrrebbe una coltre di ceneri e gas capace di oscurare il Sole per mesi, se non anni. Un evento del genere potrebbe causare carestie, crollo delle colture e temperature in picchiata. Un vero “inverno vulcanico”, con effetti simili a una mini-era glaciale.
4. L’inferno sotto i piedi: la terra si scioglie (letteralmente)
Se un supervulcano esplode, non si limita a fare “boom”. La zona circostante verrebbe sommersa da magma incandescente, che solidificandosi darebbe origine a nuove formazioni geologiche. Ma nel frattempo, la vita intorno sparirebbe del tutto. Il terreno verrebbe ricoperto da chilometri di lava solidificata, modificando radicalmente la geografia. Le vibrazioni si sentirebbero in tutto il pianeta, i cieli verrebbero oscurati da nubi di ceneri e lo scenario sarebbe degno di un film post-apocalittico. Se ne riparlerà tra 20.000 anni, quando questo sito sicuramente continuerà ad esistere.
5. La cometa-show: Gliese 710 in passerella stellare
L’ultimo evento ha un tocco poetico, ma resta terribilmente reale. Tra circa 1,3 milioni di anni, la stella Gliese 710 passerà a soli 0,16 anni luce dalla Terra. In termini astronomici, è un soffio. La sua gravità scombussolerà la Nube di Oort, quella zona piena di detriti e comete ai confini del Sistema Solare. Il risultato? Una vera pioggia di comete che illuminerà i cieli per millenni, ma che potrebbe anche lanciare oggetti rocciosi verso i pianeti interni. Terra inclusa.
Umanità del futuro: eroi o spettatori?
Tra 20.000 anni, l’essere umano esisterà ancora? E se sì, avrà gli strumenti per fermare un Bennu o domare un supervulcano? Gli esperti, tra cui i ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della NASA, sostengono che le tecnologie per deviare un asteroide esistono già oggi a livello sperimentale. Ma per gestire un supervulcano? Lì il discorso si fa molto più complicato. Non basta un laser spaziale: servono previsioni perfette e una gestione planetaria senza precedenti.
Il video di Nicola non è solo una lista di sci-fi reali. È uno spunto per pensare: quanto siamo piccoli di fronte al tempo? E quanto possiamo cambiare il nostro futuro con ciò che sappiamo già oggi? Per ora, ci godiamo il cielo stellato. Il futuro? Lasciamolo alle generazioni che verranno. Magari con qualche cometa in più a fare da spettacolo.
