Addio ai numeri di telefono: ecco come ci identificheremo nel futuro secondo gli esperti

Il classicoMi dai il tuo numero? che abbiamo chiesto alla nostra crush o, più semplicemente a un collega, rischia di sparire per sempre. I numeri di telefono, quei lunghi codici a cifre che da decenni ci accompagnano nelle chiamate e nei messaggi, potrebbero presto diventare un cimelio tecnologico. Come le password. E no, non è fantascienza, ma una prospettiva concreta che si fa largo tra le scrivanie degli esperti e i laboratori delle big tech.

Dalla voce al digitale: la metamorfosi della comunicazione

Un tempo c’erano i telefoni con la rotella legati a un'utenza fissa, oggi si chatta con un tap. Ma il futuro va oltre. Sempre più persone comunicano senza passare dai numeri: username, codici QR, profili social e indirizzi email stanno già sostituendo i vecchi recapiti. Applicazioni come Telegram, Signal e WeChat permettono di cercare i contatti tramite nickname. Anche le chiamate vocali stanno traslocando sul web: piattaforme come Zoom, Skype e Google Meet funzionano perfettamente senza numero di telefono. Basta un’email associata a un account e il gioco è fatto.

Il mondo mobile, intanto, si affida sempre più alla eSIM: una SIM virtuale che può essere gestita da remoto, rendendo il numero telefonico un’informazione sempre meno “fisica” e sempre più fluida. Fateci caso: gli influencer amanti dei viaggi nascondono nei loro video sponsorizzazioni a start-up che offrono proprio SIM virtuali. Sono il presente e il futuro, soprattutto per chi viaggia spesso e non vuole avere a che fare con il roaming.

Le aziende sono già avanti. I centralini tradizionali hanno ceduto il posto ai centralini virtuali tramite chat su cloud, con numeri “smaterializzati” che funzionano via Internet. Nessun hardware, nessuna sede fisica. Si chiama scalabilità, flessibilità, efficienza. Questo processo di digitalizzazione delle comunicazioni non è una moda passeggera, ma una scelta strategica. Le imprese tagliano i costi, gli utenti godono di una libertà mai vista (gli assistenti virtuali rispondono anche alle 00:01 del 1° gennaio e non hanno bisogno di giorni di ferie). E soprattutto, i numeri telefonici perdono centralità.

Identità digitale: chi sei lo decide un algoritmo

Benvenuti nell’era della identità digitale. Oggi siamo identificati più dal nostro account Google o Apple che da un numero di telefono. In futuro, potremmo usare un solo profilo digitale per accedere a tutto: lavoro, servizi pubblici, comunicazioni personali. Un po' come succede in Cina. Le autenticazioni biometriche – impronta digitale, riconoscimento facciale, persino la voce – stanno diventando la norma. E se bastasse un battito di ciglia per entrare in una videochiamata? Le tecnologie ci stanno andando vicino.

Le password e i numeri di telefono probabilmente saranno un ricordo del passato: come in Cina, gran parte della tecnologia passerà attraverso il riconoscimento facciale.
Le password e i numeri di telefono probabilmente saranno un ricordo del passato: come in Cina, gran parte della tecnologia passerà attraverso il riconoscimento facciale.

Anche la privacy ci guadagna: condividere username o QR code riduce l’esposizione a spam, truffe e attacchi. Il numero di telefono, invece, è ormai un bersaglio fisso. "Abbiamo ricevuto il tuo curriculum", giusto?

6G, ologrammi e intelligenza artificiale: il nuovo trio delle meraviglie; ma siamo pronti a dire addio al numero per sempre?

Oltre il presente, ci aspetta un futuro che ha il sapore della fantascienza. Il 6G, previsto per il prossimo decennio, promette velocità da urlo e latenza zero. Le comunicazioni diventeranno esperienze: ologrammi, avatar, ambienti immersivi. La comunicazione olografica è già in fase di test in Asia. I dispositivi riconosceranno i nostri volti, le voci, persino i gesti. Il numero? Non pervenuto.

In parallelo, l’intelligenza artificiale lavorerà come un assistente personale, gestendo conversazioni, filtrando spam, riconoscendo contatti senza bisogno di rubriche. Una rivoluzione silenziosa, ma devastante per il concetto stesso di “numero di telefono”.

La strada non sarà tutta in discesa. I numeri telefonici, per quanto datati, restano radicati nella burocrazia, nelle banche, nei sistemi di emergenza. Servizi pubblici, ospedali, scuole: molti richiedono ancora un numero per contattare o essere contattati. Il cambiamento, dunque, sarà graduale. Servirà tempo, infrastrutture, ma anche un cambio culturale. I più giovani ci sono già dentro. Gli altri? Dovranno adattarsi o restare fuori dal giro. Una cosa però è certa: il futuro parla digitale, e il numero di telefono potrebbe presto diventare il nuovo fax o come il numero di casa. Qualcosa che abbiamo usato tutti, ma che nessuno rimpiange davvero.

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