Per quale motivo molte persone vogliono litigare anche quando non c'è motivo? La spiegazione psicologica è davvero illuminante, ecco tutto quello che devi assolutamente scoprire.
Litigare è spesso visto come un segnale negativo in una relazione, un campanello d’allarme che indica un'incrinatura nel legame tra due persone. Eppure, non tutte le discussioni sono distruttive. Al contrario, se affrontate con maturità e apertura, possono diventare una forma di comunicazione autentica e persino uno strumento evolutivo per il rapporto. Quando due persone si confrontano, mettono sul tavolo i propri bisogni, i propri limiti e le proprie visioni del mondo. In questo modo, possono arrivare a una comprensione più profonda dell’altro e a un compromesso che rafforza il legame.
Tutto sta nel modo in cui viene affrontata una discussione. Se fatta con i giusti toni e con un equilibrio sano e pacato, il raggiungimento dell'obiettivo finale è spesso, produttivo e lineare. Si litiga per ritrovarsi, anche più complici e forti di prima. Ma ti è mai capitato di ritrovarti in una litigata e chiederti i motivi per cui è iniziata? Quando la discussione sembra emergere dal nulla, innescata da dettagli insignificanti o pretesti banali, il litigio non sembra più essere un ponte verso la comprensione, ma piuttosto un muro che si erige tra i due interlocutori.
Il bisogno nascosto dietro al conflitto: quando litigare diventa un linguaggio emotivo
In molti casi, litigare senza un apparente motivo non è altro che una modalità disfunzionale per esprimere emozioni represse o bisogni che non trovano altre vie di uscita. Le persone che ricorrono frequentemente al conflitto, anche quando non c’è nulla di grave da risolvere, potrebbero non sentirsi viste, ascoltate o comprese, e inconsciamente usano il litigio come strumento per attirare l’attenzione. Un esempio concreto è possibile farlo con le relazioni amorose, quando uno dei due partner si sente trascurato, ignorato o poco valorizzato, potrebbe provocare un litigio non per il desiderio di scontro in sé, ma per rinnovare la connessione, anche a costo di usare la rabbia come carburante. Dal punto di vista psicologico, esistono diversi meccanismi che spiegano la tendenza a litigare senza un motivo evidente. Proiezione: Si attribuiscono all’altro emozioni proprie che non si è in grado di riconoscere o accettare. Ad esempio, una persona insoddisfatta della propria vita può accusare il partner di essere freddo o distante, senza che ciò corrisponda alla realtà. Stress e frustrazione accumulata: La rabbia inespressa, magari derivante da altri ambiti della vita, può trovare sfogo in ambito relazionale, trasformando il partner in un "bersaglio facile".

Litigare diventa allora un modo per creare distanza, evitando una vulnerabilità che fa paura. Ma c'è effettivamente un modo per poter evitare litigi inutili e privi di motivazioni concrete? Fortunatamente si, esistono diverse strategie da poter mettere in atto. La prima riguarda un maggiore bisogno di ascolto personale. Prima di iniziare una discussione, ricorda quali motivi ci sono effettivamente alla base e perché vivi quel tipo di esigenza. Non devi necessariamente fare a meno di un conflitto ma imparare a dosarlo e a schematizzarlo. Se gestito in modo maturo e consapevole, può diventare senza alcun dubbio, occasione di crescita personale e relazionale.
I litigi apparentemente banali nascondono spesso bisogni profondi
Secondo quanto riportato dal psicoterapeuta Flavio Cannistrà, i conflitti frequenti all’interno delle relazioni non sono quasi mai legati davvero ai motivi dichiarati. Dietro discussioni su temi superficiali si celano spesso emozioni represse, bisogni ignorati o tensioni non affrontate. La psicoterapeuta Erika Salonia sottolinea dal suo canto, come l'incapacità di identificare e condividere in modo chiaro i propri bisogni possa trasformare questioni insignificanti in veri e propri scontri. Inoltre, molti psicologi concordano sul fatto che dietro i litigi per motivi apparentemente futili si annidino frustrazioni legate a insicurezze, ruoli mal definiti, aspettative non comunicate o squilibri di potere nella coppia. Questi fattori, se non riconosciuti e affrontati, alimentano un clima di incomprensione e risentimento. Un esempio concreto è una discussione accesa per la tavoletta del bagno lasciata alzata può sembrare ridicola a prima vista, ma spesso riflette un senso di trascuratezza o di mancanza di riconoscimento per il proprio impegno quotidiano. Non è l'oggetto in sé a creare il problema, ma ciò che rappresenta sul piano emotivo.
