5 cose della Siberia che sono incomprensibili per un italiano: il prezzo del caviale e non solo

Fredda, estrema, sconfinata: la Siberia è una terra che spinge al massimo il concetto di "diverso" per qualsiasi italiano. Nella nostra lingua, quando fa particolarmente freddo, è normale dire: "Ma cos'è? La Siberia?". Non si tratta solo del clima glaciale: c'è una grande distanza culturale e geografica, che fa sì che il modo in cui si vive, si sopravvive e si scherza con la natura lasci di stucco un occidentale. Ecco allora 5 cose che fanno alzare le sopracciglia a chi arriva dalla penisola — e che in Siberia, invece, sono assolutamente normali.

1. Caviale a prezzi da discount: 3 euro per sentirsi zar

Tomfromtx.life, content creator americano in visita, non ci credeva nemmeno lui. In Siberia il caviale costa meno di una birra artigianale italiana: 3 euro per una lattina grande quanto quelle di tonno. Per noi è un lusso da eventi speciali, da gustare con la punta del cucchiaino d’argento. Lì, invece, lo trovi anche nei cestini della spesa dei pensionati. Così economico che il governo russo ha imposto un limite: massimo 10 kg per passeggero sugli aerei. Il rischio? Che qualche furbone lo rivenda al prezzo dell’oro al ritorno in Europa. Occhio agli affari... e alle valigie troppo saporite.

2. Orsi come souvenir (non metaforici)

La Siberia vanta la più alta concentrazione di orsi al mondo. E questo, per un italiano, è già surreale. Ma la vera sorpresa arriva all’aeroporto: bancarelle che vendono pelli d’orso e zampe imbalsamate come se fossero calamite da frigo. Alcuni diventano addirittura portachiavi. Sì, proprio così. Il concetto di souvenir prende una piega selvaggia, lontanissima dalle ceramiche di Caltagirone o dalle bottigliette di limoncello della Costiera Amalfitana. Un pugno nello stomaco per gli animalisti, ma parte integrante della cultura locale. E qui, la cultura è regina.

Una stranezza della Siberia? Zampe di orso come portachiavi souvenir.
Una stranezza della Siberia? Zampe di orso come portachiavi souvenir.

3. Panchine di ghiaccio: quando l’arredo urbano è congelato

Altro che design scandinavo: in Siberia le panchine sono fatte di ghiaccio. Letteralmente. Non sono opere d’arte particolarmente complesse che durano poche ore o installazioni natalizie. Sono usate, sono fatte di ghiaccio. Ci si siede sopra. E no, non si sciolgono, perché le temperature sono così basse da mantenerle intatte per mesi. Uno scenario che per un italiano è quasi fantascientifico. Lì dove da noi si discute su chi debba pulire le panchine pubbliche, in Siberia il problema è che potresti rimanerci... attaccato.

4. Freddo artico e noodles congelati in diretta

Il gelo siberiano è roba seria: Verkojansk registra escursioni termiche che fanno sembrare la Val d’Aosta un resort tropicale. -50°C in inverno e +15°C in estate. Ma la vera follia? Il content creator documenta un piatto di noodles bollenti che congela in pochi secondi appena fuori dalla finestra. È successo davvero. E anche le palpebre vanno tenute in movimento costante: altrimenti, ghiacciano. Non è una metafora. Se ti dimentichi di sbattere gli occhi, rischi di rimanere con lo sguardo fisso sul nulla.

5. Sauna e laghi ghiacciati: il tuffo della (soprav)vita

Un’altra abitudine che per un italiano suona come follia: uscire da una sauna bollente e tuffarsi in un laghetto ghiacciato. A pochi metri. Fa bene alla circolazione, dicono. I russi lo fanno con un sorriso e... le ciabatte. Già, perché se vai a piedi nudi rischi che le piante dei piedi si incollino al ghiaccio. Non è folklore: succede davvero. In Siberia il passaggio termico non è una moda da spa chic, è una tradizione popolare, una forma di orgoglio, una sfida personale al clima.

Una terra estrema, ma tutta da scoprire

Oltre ai cliché e alle curiosità virali, la Siberia nasconde un patrimonio culturale, naturale e storico incredibile. Il deserto di sabbia di Chara Sands, il Lago Bajkal, le foreste della taiga, il vulcano Klyuchevskaya Sopka e il progetto visionario del Parco del Pleistocene sono solo alcuni esempi. E no, non è tutta una distesa desolata: ci vivono 36 milioni di persone, con città dinamiche come Novosibirsk e una vibrante vita culturale (e notturna!). La Siberia è un universo a parte, dove ogni cosa – dal caviale al clima – sorprende e sfida i preconcetti. E dove il gelo... è solo l’inizio.

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