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Quando si parla di monumenti antichi, l'immaginario vola subito in Egitto, tra le pietre di Stonehenge oppure a Machu Picchu. Eppure, a meno di due ore di volo dall'Italia, esiste un arcipelago che custodisce un segreto ancora più antico. Siamo a Malta, terra di misteri e pietre che raccontano storie di 5000 anni fa, ben prima che le Piramidi di Giza toccassero il cielo. Ne ha parlato il content creator Cristian Di Giacinto in un video registrato sull'isola che, forse, ha l'anima più mediterranea in assoluto.
I templi megalitici di Malta: più antichi, più misteriosi
Le date non mentono: i templi megalitici di Malta risalgono a un periodo compreso tra il 3600 e il 2500 a.C.. C'è chi afferma che alcuni siti, come Ta' Ħaġrat e Skorba, siano ancora più antichi e presumibilmente costruiti attorno al 4500 a.C. Stiamo parlando di costruzioni realizzate quando l'idea stessa di "piramide" era ancora lontana nei pensieri degli Egizi.
Questi templi, costruiti con enormi blocchi di calcare, lasciano a bocca aperta: alcuni massi pesano fino a 57 tonnellate. E no, non esiste ancora una spiegazione certa su come i costruttori abbiano fatto a spostarli. Le teorie più accreditate parlano di pietre sferiche usate come rulli e sofisticate rampe di terra.
Non solo pietre: il tocco magico delle Veneri e delle spirali
Malta non offre solo architetture megalitiche. Tra le rovine, archeologi e curiosi hanno trovato vere e proprie opere d'arte: statue di figure femminili, conosciute come le Veneri di Malta. Con le loro forme morbide e abbondanti, queste sculture sembrano celebrare la femminilità, la fertilità e la vita.

Le decorazioni dei templi raccontano un mondo antico fatto di spirali, onde e motivi vegetali. Alcuni vedono in quelle curve il simbolo del mare, onnipresente su quest'isola battuta dai venti mediterranei. Altri ipotizzano significati sacri e cosmici. Le risposte definitive sul significato di tali incisioni? Ancora oggi restano sospese tra le ipotesi degli studiosi.
Quando il sole guida i misteri: gli allineamenti astronomici
Se pensi che tutto questo sia già straordinario, aspetta di scoprire i segreti astronomici nascosti tra le pietre. I templi di Mnajdra e Ħaġar Qim sono orientati con una precisione quasi ossessiva verso il sorgere del sole durante i solstizi e gli equinozi. All'alba dei giorni più importanti dell'anno solare, i raggi penetrano nelle camere interne, illuminando punti strategici. Un fenomeno che lascia intendere una conoscenza astronomica sorprendentemente raffinata, degna dei migliori osservatori antichi.
Non è finita. Sotto la superficie dell'isola si nasconde un altro tesoro: l'Ipogeo di Ħal Saflieni. Scoperto per caso agli inizi del Novecento, è una necropoli scavata nella roccia calcarea che sfida la fantasia. L'acustica è talmente perfetta che una voce maschile che canta nella Camera dell'Oracolo può risuonare in tutto il complesso, creando un'esperienza mistica fuori dal tempo. Patrimonio UNESCO dal 1980, l'Ipogeo aggiunge un tassello fondamentale alla magia dei templi maltesi.
Una civiltà scomparsa e mille leggende
Chi ha costruito questi capolavori? Ancora oggi è un enigma. La civiltà che eresse i templi scomparve misteriosamente intorno al 2500 a.C., forse a causa di un collasso ecologico. Rimangono solo le pietre e le storie che ancora oggi rimbalzano tra le onde del Mediterraneo.
Tra i racconti popolari, uno dei più celebri è quello legato a Ġgantija, il tempio dei giganti. Gli isolani raccontano che solo creature dalle dimensioni smisurate avrebbero potuto sollevare quei colossi di pietra. Mito o realtà? Poco importa: a Malta ogni pietra sembra parlare e ogni visita diventa un viaggio tra mito e storia.
