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Stati Uniti d'America: patria del sogno americano, regno del capitalismo moderno, ma anche terra di stranezze bancarie. O, a voler essere politically correct, differenze sostanziali rispetto all'Italia. Già, perché è proprio vero: negli USA il bonifico, così come lo conosciamo noi italiani ed europei, non esiste. A raccontarlo è Filippo De Nunno, content creator italiano che da tempo vive oltreoceano dove ha avviato una sua attività commerciale. Il suo video ha destato una certa curiosità, facendo scoprire a milioni di italiani una realtà sconosciuta e, a tratti, paradossale.
Negli USA il bonifico è roba da VIP (e costa caro)
"Qui il bonifico non esiste e, se vuoi fare qualcosa di simile, ti tocca pagare anche 30 dollari", spiega De Nunno nel suo video. In Italia basta un IBAN (che può essere legato anche a un conto corrente postale e non necessariamente bancario), una manciata di click e il gioco è fatto. Negli Stati Uniti, invece, ti servono:
- Account number
- Routing number
- Nome della banca
...e tanta, tanta pazienza. Il sistema più simile a un nostro bonifico è il Wire Transfer, che però ha costi proibitivi. "La mia azienda ha un accordo con la banca e paghiamo 20 dollari per transazione, ma lo evitiamo se possiamo", racconta Filippo.

ACH, Wire Transfer e assegni: il caos dei pagamenti made in USA
Negli Stati Uniti, le alternative al bonifico tradizionale sono principalmente due:
ACH (Automated Clearing House)
Parliamo di un sistema elettronico per trasferire fondi tra conti bancari, perfetto per pagamenti ricorrenti come stipendi e bollette. I vantaggi? Costo bassissimo o nullo. Gli svantaggi? I tempi: servono 1-3 giorni lavorativi per completare il trasferimento. Altro che bonifico istantaneo.
Wire Transfer
È il metodo veloce, ma costa caro. I wire transfer passano attraverso reti come Fedwire e CHIPS, garantendo accrediti rapidi, spesso entro poche ore. Però, preparatevi a sborsare cifre importanti: 20-30 dollari a movimento sono la norma.
Assegni
Sì, proprio loro. Gli assegni cartacei, che in Italia sembrano reperti archeologici, negli USA sono ancora parte della vita quotidiana. Molte aziende pagano i dipendenti con assegni e i privati li usano tranquillamente anche per affitti e spese correnti. L'Italia è più moderna degli States, possiamo dirlo.
Bonifici USA vs bonifici italiani: due mondi agli antipodi
| Caratteristica | Stati Uniti (ACH/Wire) | Italia/Europa (SEPA/SWIFT) |
|---|---|---|
| Tempi di accredito | ACH: 1-3 giorni Wire: poche ore | SEPA: in giornata SEPA istantaneo: pochi secondi |
| Costi | ACH: bassi Wire: alti (20-30$) | SEPA: bassi o nulli |
| Dati richiesti | Account number + Routing number | IBAN + BIC/SWIFT |
| Regolamentazione | Non armonizzata | Direttiva PSD2 (UE) |
| Garanzie per l'utente | Variabili, dipende dalla banca | Standardizzate e tutelate (PSD2) |
In Europa, grazie alla magia della rete SEPA e alla regolamentazione della direttiva PSD2, mandare soldi è facile, veloce e sicuro. Negli USA invece il labirinto burocratico è ancora fitto e costoso.
Ma perché gli americani non usano i bonifici?
La risposta sta nella storia e nelle abitudini. Gli Stati Uniti hanno costruito la loro infrastruttura bancaria su sistemi diversi, privilegiando i pagamenti cartacei (assegni) e gli scambi elettronici lenti ma sicuri (ACH). Il wire transfer è nato più tardi e è rimasto un servizio premium per trasferimenti urgenti o di grande entità.
Negli ultimi anni, con l'avvento di app come Venmo, Zelle e CashApp, gli americani stanno provando a "saltare" il problema, usando pagamenti peer-to-peer per piccole somme. Ma quando si tratta di pagare stipendi, immobili o grandi somme, l'assegno e il wire transfer restano i protagonisti.
Conclusione? Meglio lamentarsi meno dell’IBAN
La prossima volta che qualcuno si lamenta dell'IBAN, delle app bancarie italiane che non funzionano o del bonifico istantaneo che ritarda di 2 o 3 minuti, basterà ricordargli questo: negli Stati Uniti, fare un bonifico istantaneo è una sfida. Una sfida da 30 dollari alla volta. Come direbbero loro: "Better safe than sorry". O meglio ancora, "meglio IBAN che Wire"!
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