I gusti cambiano, le mode pure. Nel 2025 impazza una nuova tendenza gastronomica: il cibo vegano che imita il non vegano. Pollo fritto senza carne? Carne plant-based? Uova senza gallina? Sì, avete capito bene. Tra le metropoli che guidano la rivoluzione verde spicca Barcellona. In città cosmopolite e piene di turisti come Milano, Berlino, Amsterdam e Londra i ristoranti 100% vegani ormai non si contano più. Ed è proprio a Barcellona che il content creator italiano Gabriele, conosciuto su Instagram come @honestlygab_, ha deciso di mettere alla prova una delle creazioni più audaci della cucina molecolare: l'uovo vegano.
Il viaggio di Gabriele parte dall'Asante Plant Powered Café, un angolino colorato dove il menù vegano regna sovrano. Tra le opzioni salate troviamo il Caprese (5,50€) con mozzarella vegana, pesto e pomodori secchi, e il Classic con "prosciutto" vegetale e formaggio vegano.
Ma il vero protagonista è il sontuoso Uovo Benedict Vegano da 13,50€: due "uova" con salsa olandese vegetale, formaggio vegano, bacon plant-based, crema di avocado e insalatina croccante.
Com'è fatto un uovo senza uovo?
La magia avviene grazie alla cucina molecolare. Gli chef di Asante Café e dei locali che preparano le uova vegane usano ingredienti 100% vegetali per ricreare gusto, aspetto e consistenza dell'uovo tradizionale.
- Tuorlo: si ottiene con una base cremosa (come tofu o purea di patate) arricchita da curcuma per il colore e lievito alimentare per il sapore umami. Attraverso la sferificazione, si crea una membrana esterna che replica il vero tuorlo.
- Albume: una miscela di farina di riso, latte di cocco e acqua addensata con agenti naturali e aromatizzata con sale kala namak, famoso per il suo aroma sulfureo.
Assemblando questi elementi si ottiene un "uovo" praticamente indistinguibile da quello di gallina... almeno a prima vista.

La prova assaggio: "Sembra vero!"
"Assurdo, il tuorlo è identico a quello vero", esclama Gabriele, con l'entusiasmo di chi ha ritrovato un sapore dimenticato. "Mi ricorda l'uovo à la coque che mangiavo in passato, intingendo il pane nel tuorlo". L'albume, invece, ha una consistenza diversa: più molliccia, ma il sapore sorprende. Anche i suoi amici onnivori, scettici all'inizio, si devono ricredere. Uno di loro, che non vuole essere ripreso, ammette: "La somiglianza è impressionante".
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"Consiglio a tutti di provarlo", conclude Gabriele. Il gruppo si concede anche una serie di dolci vegani: nel video si intravedono alcune fette di cheesecake e dei brownies, ma qui arriva la critica: "Troppo zucchero, meglio restare sul salato!".
Il prezzo dell'Uovo Benedict vegano può far storcere il naso: 13,50€ non sono pochi. Ma bisogna considerare il lavoro artigianale, gli ingredienti di alta qualità e la creatività messa in campo per ricreare un alimento così complesso. In città come Barcellona, il cibo vegano è ormai un must. Non più solo per vegani o vegetariani, ma per chiunque voglia esplorare nuovi sapori, rispettando animali e ambiente e riducendo il consumo di carne e uova. Il futuro è il cibo che ricorda altro cibo? Probabilmente sì: di sicuro rappresenta una parte importante della scena culinaria presente.
