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Le Maldive non sono soltanto sinonimo di paradiso tropicale. Questo arcipelago nel cuore dell'Oceano Indiano è anche la nazione più pianeggiante e bassa del mondo. Il punto più alto del Paese tocca appena i 2,4 metri sul livello del mare, mentre l'altitudine media è di circa un metro. Una meraviglia naturale tanto fragile quanto spettacolare, che rischia di scomparire entro pochi decenni a causa del cambiamento climatico, che provoca l'innalzamento del livello del mare.
Perché le Maldive sono così vulnerabili
Con una superficie emersa inferiore ai 300 km², le Maldive sono estremamente esposte agli effetti del cambiamento climatico. La maggior parte delle oltre 1190 isole (di cui ne sono abitate appena 200) si trova a meno di un metro sopra il livello del mare, rendendo l'intero arcipelago vulnerabile anche a piccoli aumenti delle acque oceaniche. Il rischio è reale: secondo dati riportati dall'ONU, l'80% del territorio maldiviano potrebbe diventare inabitabile già entro il 2050. Le coste si stanno erodendo rapidamente, le tempeste tropicali aumentano in intensità e le preziose barriere coralline che difendono le isole si stanno deteriorando per colpa dell'innalzamento delle temperature marine.

Gli effetti dell'erosione sono già visibili: alcune isole delle Maldive sono state cancellate dalle mappe negli ultimi anni. Il fenomeno, secondo uno studio condotto dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), è destinato ad accelerare, spinto dallo scioglimento dei ghiacciai polari e dall'espansione termica degli oceani. Il problema è aggravato anche dal degrado delle barriere coralline, fondamentali per la protezione naturale delle isole contro l'erosione marina. Gli eventi di coral bleaching (sbiancamento dei coralli), sempre più frequenti, riducono la capacità di difesa naturale dell'arcipelago, esponendolo ancora di più al rischio di sommersione.
Le risposte del governo delle Maldive
Il governo maldiviano sta cercando soluzioni innovative per fronteggiare la crisi. Tra i progetti più ambiziosi c'è la Maldives Floating City, una città galleggiante progettata per ospitare circa 20.000 persone. Inoltre, sono in corso iniziative per rafforzare le barriere coralline artificiali e costruire dighe e muri di contenimento attorno alle isole più vulnerabili. Tuttavia, come sottolineato da Mohamed Nasheed, ex presidente e attuale Climate Ambassador delle Maldive, "nessuna barriera di cemento può fermare il cambiamento climatico: è necessaria una risposta globale". Le Maldive continuano quindi a promuovere campagne internazionali per la riduzione delle emissioni di CO2 e il rispetto degli accordi di Parigi sul clima. Obiettivi che, in questo scenario geopolitico complesso, non sembrano alla portata. Purtroppo.
Perché visitare le Maldive adesso
Con un futuro così incerto, visitare le Maldive oggi assume un significato speciale. Questo arcipelago offre esperienze uniche: spiagge bianchissime, acque cristalline, resort di lusso sospesi sull'acqua e una biodiversità marina straordinaria. Da Malé, la piccola ma vivace capitale con i suoi mercati e moschee storiche, fino alle isole più remote come Maafushi e Thulusdhoo, ogni angolo racconta una storia di resilienza e bellezza. Escursioni di snorkeling e immersioni a Banana Reef o Maaya Thila permettono di ammirare da vicino squali, mante e tartarughe marine in habitat ancora incontaminati.
Non perdere l'occasione di sorvolare in idrovolante gli atolli, ammirando dall'alto la straordinaria geografia delle isole, o di cenare sotto il mare in uno dei ristoranti sottomarini più esclusivi al mondo. Le Maldive non sono solo una destinazione da sogno: rappresentano anche una testimonianza vivente dell'urgenza climatica globale. Pianifica il tuo viaggio ora, prima che questo incredibile paradiso rischi di diventare un ricordo sommerso - letteralmente.
