Cosa significa ordinare sempre lo stesso piatto al ristorante, secondo la psicologia

Perché molte persone ordinano sempre lo stesso piatto al ristorante? La spiegazione c'è e arriva dalla psicologia. Ecco cosa devi scoprire su questa curiosità che accomuna tanti.

Andare al ristorante è, per molti, un piacere irrinunciabile. C'è chi lo vive come un rituale di evasione dalla routine, chi come un momento di condivisione intima o conviviale, chi ancora come un’occasione per sperimentare sapori nuovi, coccolare i sensi e dare spazio alla curiosità gastronomica. Tuttavia, dietro questo panorama di varietà potenziale, si nasconde un comportamento sorprendentemente comune: scegliere sempre lo stesso piatto. Per quale motivo succede? Questa abitudine va di sicuro in contrasto con la curiosità di poter scoprire pietanze e sapori nuovi.

Viviamo in un mondo dove i social mostrano spesso e volentieri, nuovi posti da scoprire e tante curiosità, tutte da vivere. Trovare un ristorante insolito e andare in compagnia della propria metà o degli amici, è di sicuro un'esperienza che spezza la propria routine e regala emozioni. Scegliere lo stesso piatto è però qualcosa che, in qualche modo, limita questa esperienza unica, spingendo le persone a restare in qualche modo "ferme" nella loro comfort zone, senza lasciarsi andare a esplosioni di gusto nuove e sorprendenti. Il punto di vista psicologico ci aiuta a scoprire le motivazioni che si nascondono dietro a questa scelta.

Piacere o paura? Il lato nascosto delle nostre scelte a tavola

Secondo la teoria dell’omeostasi psicologica, l’essere umano tende a mantenere una certa coerenza interna per sentirsi “in equilibrio”. Quando ci sediamo al ristorante, magari dopo una giornata stressante o in compagnia di persone che ci mettono sotto pressione,  scegliere il “solito” è un modo per ridurre le variabili e recuperare una sensazione di controllo. In altre parole, il piatto conosciuto diventa una zona sicura, un’estensione della nostra comfort zone. Ma non è solo questione di ansia: anche la nostra identità personale può giocare un ruolo importante. Alcuni psicologi sostengono che le scelte alimentari siano una forma di auto-affermazione. Se, ad esempio, ci riconosciamo come “quelli che prendono sempre il filetto al pepe verde” o “quelli che vanno matti per la zuppa thai”, stiamo costruendo una piccola narrativa di coerenza, che ci definisce agli occhi degli altri e di noi stessi. In questo senso, ordinare sempre lo stesso piatto è anche un gesto di riconoscibilità. Così come indossiamo certi vestiti o ascoltiamo certi generi musicali, scegliere certi cibi è un modo per comunicare chi siamo. L’abitudine alimentare si carica quindi di significato simbolico, e può diventare una sorta di firma personale.

Perché ordiniamo sempre lo stesso piatto
Perché ordiniamo sempre lo stesso piatto

Un altro elemento interessante è il legame con la nostalgia e la memoria emotiva. Molti di noi sono inconsapevolmente guidati da ricordi di infanzia, esperienze passate o momenti emotivamente significativi associati a certi sapori. In questo senso, ordinare lo stesso piatto può attivare meccanismi di ricompensa neurobiologica. Se da un lato la ripetizione offre stabilità, dall’altro lato la varietà è una palestra per la mente. La psicologia cognitiva ci insegna che l’esposizione a nuove esperienze, anche semplicemente a nuovi sapori, stimola la neuroplasticità, la capacità del cervello di creare nuove connessioni. Un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione è senza alcun dubbio, la socialità. Andare al ristorante e scegliere piatti nuovi, è anche un modo per poter condividere e commentare pietanze dal sapore innovativo e travolgente.

Perché al ristorante scegliamo sempre lo stesso piatto? Una spiegazione psicologica

Una delle spiegazioni psicologiche più citate per comprendere la tendenza a ordinare sempre lo stesso piatto al ristorante è offerta dalla teoria del paradosso della scelta, formulata dallo psicologo Barry Schwartz. Secondo questa teoria, quando ci troviamo di fronte a troppe opzioni, possiamo sperimentare un senso di ansia e indecisione che finisce per compromettere la nostra soddisfazione. Per evitare di sentirsi sopraffatti e per ridurre il rischio di fare una scelta sbagliata, molte persone si affidano a opzioni già note e apprezzate, che offrono una sorta di garanzia emotiva. In questo modo, aumentano le possibilità di vivere un’esperienza positiva, anche se priva di novità. In ambito ristorativo, questa dinamica è particolarmente evidente. I clienti spesso devono decidere rapidamente cosa ordinare e, per evitare il timore di restare delusi, preferiscono giocare sul sicuro.

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