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Quando si pensa all'Olanda, subito vengono in mente i canali di Amsterdam, i mulini a vento e i tulipani. Eppure, a pochi chilometri dalla capitale, si nasconde una meraviglia che sorprende anche i viaggiatori più esperti: il Castello De Haar (in olandese Kasteel de Haar), il più grande e lussuoso di tutto il Paese e uno dei più maestosi d'Europa.
Castello De Haar: un viaggio nella storia e nell’architettura fiabesca
Il Castello De Haar vanta origini che risalgono al 1391, quando venne menzionato per la prima volta in documenti ufficiali. Appartenuto inizialmente alla famiglia Van de Haar e poi ai Van Zuylen van Nijevelt dal 1449, ha vissuto epoche di splendore e decadenza. Distrutto durante i conflitti tra il vescovo di Utrecht e la città, venne ricostruito, per poi cadere in rovina nel XVII secolo e rimanere nell'oblio a lungo.

La rinascita arrivò, infatti, solo nel XIX secolo grazie al barone Etienne van Zuylen van Nijevelt e alla baronessa Hélène de Rothschild, che affidarono il progetto al celebre architetto Pierre Cuypers, noto anche per il Rijksmuseum e la Stazione Centrale di Amsterdam. I lavori durarono dal 1892 al 1912 e dotarono il castello delle tecnologie più all'avanguardia dell'epoca: elettricità, riscaldamento centralizzato, ascensore e una cucina rivoluzionaria decorata con stemmi araldici. Oggi il Castello De Haar sfoggia un perfetto stile neogotico, con torri svettanti, fossati suggestivi, ponti levatoi e interni sontuosi arricchiti da arazzi, arredi antichi e opere d'arte provenienti anche dalle prestigiose collezioni dei Rothschild.
Come raggiungere il Castello De Haar: voli, treni e consigli pratici
Arrivare al Castello De Haar è più semplice di quanto si possa pensare. I principali aeroporti italiani (Milano, Roma, Venezia, Napoli, Bologna, Torino) offrono voli diretti per Amsterdam Schiphol o Eindhoven. Da Amsterdam si prende il treno per Utrecht Centraal (circa 30 minuti), poi si prosegue con uno sprinter verso la stazione di Vleuten. Da lì, il bus 111 (nei weekend) o 127 porta fino a Haarzuilens (fermata Brink), da cui si cammina per circa 15 minuti. In alternativa, si può noleggiare una bici e pedalare dalla città attraverso la splendida campagna olandese.
Per chi preferisce l'auto, il castello dista appena 13 km da Utrecht ed è disponibile un parcheggio a pagamento davanti all'ingresso (7,50 euro). Anche da Amsterdam, il viaggio in auto dura appena 33 minuti secondo Google Maps. Per orari aggiornati di treni e autobus, il sito 9292ov.nl è la fonte più affidabile.
Perché visitare il Castello De Haar: lusso, natura e atmosfera da favola
Il Castello De Haar non è solo il più grande dei Paesi Bassi: è un vero viaggio indietro nel tempo. Le sue sale interne offrono un tuffo nel lusso: sale da pranzo sontuose, camere da letto regali, una biblioteca da sogno e una sala da ballo spettacolare. Gli arredi originali e le opere d'arte raccontano secoli di storia aristocratica. All'esterno, il castello è circondato da un parco di 55 ettari in stile inglese, con labirinti, giardini romantici, roseti profumati, ponti e laghetti. Perfetto per una passeggiata rilassante, un picnic o semplicemente per godersi il verde della natura olandese.
La sua atmosfera esclusiva ha attratto celebrità internazionali come Coco Chanel, Maria Callas, Roger Moore, Yves Saint Laurent, Brigitte Bardot e Gregory Peck, che partecipavano alle sontuose feste organizzate dalla famiglia Van Zuylen. Settembre è un mese particolare (e il meno indicato per visitarlo): il castello chiude al pubblico perché la famiglia Van Zuylen vi soggiorna ancora oggi, mantenendo viva una tradizione centenaria.
Per creare il parco che lo circonda, il villaggio di Haarzuilens venne completamente demolito e ricostruito un chilometro più in là, con uno stile pseudo-medievale firmato sempre da Cuypers. Il castello è stato dotato di innovazioni straordinarie per l'epoca: corrente elettrica autonoma, riscaldamento a vapore, ascensore interno e una cucina lunga sei metri decorata con dettagli araldici. Inoltre, conserva pezzi rari come una carrozza giapponese e una biblioteca piena di opere genealogiche e araldiche. Nel parco, oltre a daini e laghetti incantati, si incontravano perfino delle renne!
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