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Australia. Terra di canguri, surf e... incubi piumati. Ogni volta che si nomina il continente che in inglese chiamano down under (sotto sopra), la mente vola subito a creature temute da chiunque abbia visto almeno un documentario di David Attenborough: ragni grossi come piccoli cani, serpenti velenosi nascosti sotto le scarpe, coccodrilli pronti a spuntare da un fiume come succede nei videogiochi o nei film.
La realtà è un po' diversa. Non sono questi i veri protagonisti degli incubi urbani degli australiani. Almeno non per chi vive nelle grandi città come Sydney, Melbourne o Perth. A far tremare la popolazione, sorprendentemente, è un animale che in Europa molti associano solo alla Carmen di Bizet o a piccoli furti di gioielli: la gazza ladra, o meglio, la Australian Magpie.
Più che ladra, kamikaze: perché le gazze fanno paura agli australiani
A raccontare il panico da gazza sono due italiani che vivono in Australia, Elena e Fabio, noti su TikTok come “Elena e Fabio – Vita in Australia”. In uno dei loro video più visti, spiegano senza giri di parole: “Gli australiani hanno paura delle gazze ladre. Soprattutto quando sanno di passare nei pressi di un nido: fanno attenzione perché questi volatili sono davvero pericolosi. Ti attaccano in faccia, senza preavviso”.
Non è esagerazione. Durante la stagione della nidificazione, che inizia tra agosto e settembre, circa il 10% dei maschi di Gymnorhina tibicen — questo il nome scientifico della gazza australiana — diventa estremamente territoriale e aggressivo. Difendono il nido con picchiate veloci, potenti e chirurgicamente mirate alla faccia, al collo e alla testa dei passanti.
Il timore è tale che molti cittadini indossano caschi da bici anche per fare una semplice passeggiata. Alcuni utilizzano addirittura ombrelli come scudi o applicano occhi finti dietro al casco per confondere gli uccelli. Nei parchi compaiono cartelli con la scritta “Swooping Birds”, ovvero “uccelli che attaccano in picchiata”.

Chi sono davvero le gazze australiane
Dimenticate la gazza europea (Pica pica), quella che svolazza tra i pini delle nostre campagne. L’Australian Magpie è tutta un’altra storia. Appartiene a una famiglia diversa — Artamidae, non i corvidi — ed è parente stretta dei butcherbirds, noti per la loro natura predatoria.
Fisicamente si presenta con piumaggio bianco e nero a contrasto, un becco robusto bluastro e affilato come un taglierino, occhi dorati e un’apertura alare che può superare gli 85 cm. Rispetto alla sua cugina europea, ha una coda più corta e un atteggiamento molto più “da vigilante del quartiere”. Sono uccelli intelligenti, sociali e abili imitatori di suoni, ma diventano autentici “velivoli d’attacco” quando percepiscono una minaccia. Non attaccano sempre, ma se lo fanno possono causare ferite serie: dai tagli al volto fino a danni oculari permanenti. Ci sono anche casi documentati di incidenti in bicicletta causati da attacchi improvvisi, alcuni dei quali fatali. Insomma, non si scherza con le gazze. In Italia le ignoriamo, in Australia è meglio stare all'erta.
Altro che squali: classifica della paura in Australia
La cosa sorprendente è che le gazze battono in classifica perfino gli squali, i serpenti e i famigerati ragni velenosi. Ecco una panoramica degli animali più temuti dagli australiani, in base a impatto e frequenza degli attacchi:
- Gazza australiana: temuta soprattutto in ambito urbano per gli attacchi improvvisi e ripetuti, ogni anno migliaia di persone riportano ferite.
- Dingo: i cani selvatici australiani possono aggredire bambini e turisti, soprattutto in zone come Fraser Island.
- Api e vespe: causano più morti degli squali per shock anafilattico.
- Canguri: aggressivi se provocati o troppo abituati all'uomo, possono causare traumi seri.
- Cani domestici: tra le prime cause di incidenti legati ad animali nel contesto urbano.
