Indice dei contenuti
Il Castello di Lichtenstein, arroccato su una rupe mozzafiato nel cuore del Baden-Württemberg, è una gemma poco conosciuta che sembra uscita da un libro di fiabe. A parlarne è stata la content creator Stefanie de Sousa, che lo ha definito “la vera perla nascosta della Germania”. E ha ragione: se Neuschwanstein è l’icona, Lichtenstein è il segreto meglio custodito.
Dove si trova il Castello di Lichtenstein e cosa lo rende speciale
Situato vicino al villaggio di Honau e alla città di Reutlingen, il Castello di Lichtenstein domina dall’alto la valle dell’Echaz, incastonato tra le colline del Giura Svevo. A differenza di altri castelli tedeschi noti a livello internazionale, questo edificio mantiene un’atmosfera intima e raccolta, accentuata dal suo isolamento naturale e dalla sua storia affascinante.
Costruito tra il 1840 e il 1842 per volere di Wilhelm, conte di Württemberg, il castello prende ispirazione dal romanzo storico “Lichtenstein” di Wilhelm Hauff. Il progetto venne affidato all’architetto Carl Alexander Heideloff, che creò un capolavoro in stile neogotico: torri aguzze, merlature, cortili interni e affreschi in pieno spirito romantico. L’edificio sorge sulle rovine di un precedente castello medievale, distrutto due volte nel XIV secolo e lasciato in rovina fino all’Ottocento. Il fascino del castello moderno risiede proprio nel contrasto tra la sua origine romantica e l’eco di un passato più antico, ancora visibile in alcune rovine attigue.
Un castello da fiaba con un’anima da museo
Pur essendo di proprietà privata della famiglia ducale di Urach, il castello è aperto al pubblico per visite guidate. Gli interni sono un piccolo scrigno di tesori: armi medievali, armature, stemmi nobiliari e alcune opere d’arte sorprendenti. Tra queste spiccano “La Morte della Vergine” di Michael Wolgemut (maestro di Albrecht Dürer) e due pannelli d’altare attribuiti al cosiddetto Maestro di Lichtenstein.

La visita è breve, il castello non è immenso: era stato concepito come rifugio di caccia e non come residenza permanente. Ma ogni angolo trasuda atmosfera e dettagli che sembrano sospesi nel tempo. Perfetto per chi ama la storia e l’architettura senza il sovraffollamento dei luoghi turistici più battuti.
Curiosità storiche e aneddoti poco noti
Nonostante l’aspetto da fortezza antica, il castello è relativamente giovane: la sua costruzione risale al XIX secolo. Questo lo rende un esempio unico di reinterpretazione romantica del Medioevo. Ma la sua storia non è priva di colpi di scena.
- Durante la Seconda Guerra Mondiale, un carro armato americano colpì con un proiettile la torre principale del castello. Il colpo non esplose, ma la traccia è ancora visibile sull’intonaco.
- Nel 1911 fu proposta la costruzione di una funivia per facilitare l’accesso al castello. Il progetto venne bocciato per salvaguardare il paesaggio naturale.
- Resti delle fondamenta del castello medievale originale sono tuttora visibili e visitabili.
Per tutti questi motivi, il Castello di Lichtenstein è stato soprannominato il “piccolo fratello di Neuschwanstein”. Meno affollato, ma altrettanto incantevole.
Come raggiungere il Castello di Lichtenstein dall’Italia
Ci sono diversi modi per visitare questo gioiello, sia in auto che con i mezzi pubblici.
In auto
La soluzione più comoda è attraversare il confine via Svizzera o Austria e dirigersi verso Stoccarda. Da lì, seguire le indicazioni per Reutlingen e poi per Honau. Il castello si trova a circa un’ora di macchina da Stoccarda. Il parcheggio costa circa 2 euro e dista solo 150 metri dall’ingresso.
Con i mezzi pubblici
- Raggiungere Stoccarda in treno (con cambio a Zurigo o Monaco a seconda della città di partenza).
- Dalla Hauptbahnhof di Stoccarda, prendere un treno per Reutlingen (circa 40 minuti).
- Da lì, proseguire in autobus (linea 7606) fino a Honau.
- La salita finale fino al castello si fa a piedi, in circa 45-60 minuti.
Il percorso è piacevole, immerso nel verde, e ben segnalato.
Quando visitarlo: il periodo migliore per un’esperienza fiabesca
Il Castello di Lichtenstein è aperto ai visitatori da marzo a dicembre, dunque gennaio e febbraio non sono da tenere in considerazione. C'entra, ovviamente, il clima, molto rigido nel cuore dell'inverno nelle Alpi tedesche. I mesi migliori per apprezzare appieno la sua bellezza, secondo chi l'ha visitato, sono la primavera e l’autunno, quando il paesaggio del Giura Svevo esplode di colori. In estate è molto frequentato nei fine settimana, mentre in autunno offre un’atmosfera più tranquilla e scenari spettacolari grazie al foliage.
Il castello resta chiuso, oltre che a gennaio e febbraio, anche nei giorni di Natale. Gli orari di apertura variano a seconda della stagione, quindi è sempre consigliato controllare il sito ufficiale prima di partire.
Nei dintorni si trovano altre attrazioni affascinanti: la Grotta di Nebelhöhle, il pittoresco borgo di Bad Urach e numerosi sentieri escursionistici con viste panoramiche sulla regione. Chi vuole dormire nei dintorni può optare per hotel rustici, agriturismi o piccoli B&B a conduzione familiare. Alcune strutture offrono anche camere con vista sulla valle, per un’esperienza davvero immersiva.
Visualizza questo post su Instagram
