Cosa succederebbe se 8 miliardi di persone urlassero contemporaneamente? La risposta è molto interessante

Oggi, 8 maggio 2025, la popolazione mondiale ha superato quota 8,2 miliardi di persone. Siamo tanti, vero? È lecito (o no?) chiedersi: cosa accadrebbe se tutti noi, in contemporanea, urlassimo con tutta la forza che abbiamo? Il canale TikTok Popular Science ha lanciato questa provocazione con un video virale, sostenendo che un urlo umano medio produce circa 90 decibel, e che 8 miliardi di urla simultanee potrebbero generare fino a 180 decibel: un volume capace di farci tremare il petto e, potenzialmente, lasciarci esanimi. Ma è davvero così?

Quanto è potente un urlo umano? Molto più di quanto pensi

Un urlo a pieni polmoni può raggiungere mediamente i 90 dB, l'equivalente del rumore prodotto da un tagliaerba in funzione o da una strada trafficata. Tuttavia, in casi particolari, la soglia può salire. Alcuni cantanti lirici o urlatori professionisti sono riusciti a toccare punte di 110-120 dB, sfiorando la cosiddetta soglia del dolore. Per dare un’idea, 120 decibel sono paragonabili al decollo di un jet a distanza ravvicinata. Oltre questa soglia, il nostro corpo non gradisce: iniziano a comparire danni all’udito, dolori fisici e reazioni fisiologiche estreme.

La teoria del video virale parte da un presupposto affascinante, ma sbagliato: che la somma delle voci umane possa generare un’esplosione sonora di 180 dB. La realtà è un po’ più complessa. La scienza ci insegna che i decibel (dB) sono un’unità logaritmica. Significa che non si sommano in modo lineare. Se due persone urlano a 90 dB, il suono combinato non diventa 180 dB, ma circa 93 dB. Ogni volta che il numero delle fonti sonore raddoppia, l’incremento è di circa 3 decibel.

Per arrivare a 180 dB servirebbero condizioni acustiche quasi perfette e un’organizzazione spaziale tale da concentrare l’intera energia sonora in un punto preciso. Una situazione impossibile nella nostra atmosfera. Nemmeno uno stadio pieno di 100.000 persone urlanti riesce ad avvicinarsi a tali livelli.

Effetti sonori estremi: cosa succede al corpo umano?

Al di sopra di 120 dB, iniziamo a sentire dolore. Oltre i 130-140 dB il rischio di danni permanenti all’udito è altissimo, anche per brevi esposizioni. A 150-160 dB si innescano onde d’urto, mentre i 180 dB rappresentano un limite estremo, più vicino a un’esplosione che a un urlo. Un suono di questa intensità potrebbe causare vibrazioni nel torace, perdita dell’udito istantanea, mal di testa, vertigini, nausea e persino uno svenimento per shock acustico. Ma di nuovo: nessun essere umano può generare un suono così potente con la sola voce.

L'animazione di Popular Science su cosa succerebbe se 8 miliardi di persone urlassero nello stesso momento
L'animazione di Popular Science su cosa succerebbe se 8 miliardi di persone urlassero nello stesso momento

Nel mondo reale, le uniche sorgenti acustiche che superano i 170 dB sono esplosioni, razzi o bombe soniche. Per intenderci, un razzo Saturn V durante il lancio arriva a 204 dB, ma grazie alla sua struttura e alla distanza, gli effetti sono gestibili per gli operatori con tute protettive e attenuatori di rumore.

Se 8 miliardi di persone urlassero, cosa succederebbe davvero?

L’ipotesi rimane affascinante ma i numeri non reggono alla prova dei fatti. Se tutta l’umanità urlasse nello stesso istante, non esploderebbe la Terra né verremmo sbalzati all’indietro. Invece, potremmo assistere a un suono globale indistinto, una sorta di gigantesco ronzio planetario.

Il vero effetto interessante, più che acustico, sarebbe probabilmente psicologico e simbolico: vedere un’intera specie coordinarsi per compiere un gesto così singolare avrebbe implicazioni sociali e culturali notevoli. Ma dal punto di vista della fisica del suono, non ci sarebbe alcuna onda distruttiva in grado di mettere in pericolo la biosfera. E anche se potessimo aumentare artificialmente il volume fino a livelli pericolosi, a farci male non sarebbe il rumore collettivo, ma la nostra stessa voce, riflessa e amplificata.

La scienza dietro i suoni estremi: più precisa di quanto crediamo

Il fascino di queste domande virali risiede proprio nella loro semplicità. Ma è fondamentale affidarsi a dati corretti. Secondo il National Institute on Deafness and Other Communication Disorders, l’esposizione a rumori superiori ai 70 dB per lunghi periodi può già comportare rischi per l’udito. Un’esposizione superiore ai 120-130 dB, anche breve, può causare lesioni permanenti.

Inoltre, studi dell’American Speech-Language-Hearing Association ribadiscono che la soglia di pericolo acustico si abbassa sensibilmente se il suono è continuo o improvviso. Un urlo di massa, per quanto impressionante, non può fisicamente raggiungere le condizioni necessarie per fare danni su larga scala.

Insomma, l’umanità urlante non provocherebbe un'apocalisse acustica. Ma ci lascerebbe senza voce e con qualche acufene. Per fortuna, anche il nostro udito ha i suoi limiti... e ci protegge da certe follie collettive.

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