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Sposarsi al volo, brindare con lo champagne e tornare a casa con un certificato valido in tutto il mondo. No, non è una scena di un film romantico ambientato in una città immaginaria, ma la realtà quotidiana di Sighnaghi, un gioiellino georgiano che ha trasformato le nozze in un affare semplice, rapido e spettacolare. Qui, tra le colline del Kakheti, l’amore non ha bisogno di permessi né di settimane di burocrazia. Bastano due passaporti, un testimone e la voglia di dire "sì".
Sighnaghi: la città dell’amore aperta H24
Sighnaghi, conosciuta anche come la “città dell’amore della Georgia”, è diventata una vera e propria mecca per gli innamorati di tutto il mondo. Complice il suo panorama fiabesco sulla valle dell’Alazani, le stradine acciottolate e le casette color pastello che sembrano uscite da una cartolina vintage. Ma il vero colpo di genio? Il municipio è aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In teoria, puoi arrivare in jeans e sneakers e sposarti alle 3 del mattino, se ti va. Nessuna prenotazione, nessun iter kafkiano. Solo il tuo passaporto e due ore del tuo tempo. Ovviamente quasi tutti gli sposi si fotograferanno nei minuti seguenti e, pertanto, si vestiranno appropriatamente, ma non è obbligatorio.
Come funziona il matrimonio lampo a Sighnaghi
Chiunque può sposarsi a Sighnaghi, indipendentemente dalla nazionalità. Anzi, molte coppie miste (ad esempio indiani e italiani, russi e francesi) scelgono proprio questa meta per convolare a nozze senza ostacoli. Il motivo è semplice: il processo è incredibilmente snello.
- Non serve alcun preavviso né pubblicazione
- Basta presentarsi con il passaporto e un testimone
- Il matrimonio viene registrato in giornata, solitamente in due ore
- Il certificato rilasciato ha validità internazionale
Insomma, è il Las Vegas caucasico, ma con più poesia e meno luci al neon. Al termine della cerimonia, gli sposi ricevono anche una copia del poema epico georgiano “Il cavaliere nella pelle di tigre” e, spesso, una bottiglia di champagne per festeggiare in stile.
Il certificato vale anche in Italia? Sì, ma c’è un passaggio chiave
Sì, il certificato di matrimonio rilasciato a Sighnaghi è ufficiale e riconosciuto internazionalmente. Ma per usarlo in Italia (o in altri Paesi europei), serve qualche piccolo passaggio legale. Niente di drammatico, ma meglio sapere cosa fare:
- Far tradurre il certificato da un traduttore giurato
- Richiedere l’apostille secondo la Convenzione dell’Aia (se richiesta)
- Presentare i documenti al proprio Comune italiano per la trascrizione nei registri civili
Il Ministero degli Affari Esteri conferma che i matrimoni celebrati all’estero, se conformi alla legge locale, sono validi anche in Italia. L’importante è avere i documenti ben compilati. In Russia, per esempio, spesso basta una traduzione notarile, senza bisogno di apostille.

Il boom di matrimoni express ha trasformato Sighnaghi in una meta virale su TikTok e Instagram. I video che raccontano queste cerimonie rapide ma intense collezionano milioni di visualizzazioni. E c’è già chi, fiutando l’affare, sta lanciando mini pacchetti viaggio “sposati e brinda”, completi di fotografo e giro tra le cantine georgiane. Nel cuore della Georgia, tra un calice di saperavi e una poesia medievale, Sighnaghi è riuscita a trasformare il matrimonio in un gesto spontaneo e universale. E in un mondo che spesso complica le cose semplici, questo piccolo borgo ha trovato la formula dell’amore: passaporto, sì e brindisi.
