Italiani mangiano in un ristorante lussuoso di Dubai con vista: il conto finale

Dubai, da alcuni decenni, è sinonimo di lusso. La metropoli degli Emirati Arabi Uniti, famosa per le sue architetture futuristiche e per una ricchezza che non conosce freni, è anche uno dei punti più caldi del mondo quando si parla di ristorazione di alto livello. In questo contesto scintillante, l’esperienza vissuta da un gruppo di italiani al ristorante Cala Vista, all’interno del Jumeirah Beach Hotel, ha attirato l’attenzione di migliaia di utenti sui social.

Il protagonista è Giuseppe Amoroso, noto su Instagram e TikTok come Sep Food Experience, uno dei content creator italiani più attivi nel documentare esperienze gastronomiche di fascia alta. Il video della sua visita al ristorante italiano sotto la celebre “Vela” ha generato una pioggia di commenti: tra stupore, polemiche sul prezzo e curiosità per il menu, l’esperienza ha fatto il giro del web.

Un ristorante italiano sotto la Vela: benvenuti al Cala Vista

Il ristorante Cala Vista si trova proprio sotto la maestosa vela del Burj Al Arab, all’interno dell’esclusivo Jumeirah Beach Hotel. Non è solo una location da sogno: Cala Vista propone una cucina italiana di lusso in un ambiente raffinato, pensato per una clientela internazionale e abituata agli standard più elevati.

L’arrivo di Giuseppe Amoroso e dei suoi due amici non passa inosservato: ad attenderli un caddy elettrico – lo stesso utilizzato nei golf club – che li accompagna direttamente al ristorante.

Il tavolo, elegantemente apparecchiato all'aperto, è pronto ad accogliere un pasto che si preannuncia memorabile. L’atmosfera è rilassata, ma ogni dettaglio racconta di un’ospitalità di altissimo livello.

Dalla tartare ai tortelli Wagyu: il pranzo italiano nel cuore di Dubai

La scelta del menù riflette un gusto tutto italiano, con influenze internazionali e materie prime di qualità eccelsa. Si inizia con due Hendrix Tonic – il classico gin con acqua tonica – e un drink presumibilmente non alcolico dal colore giallastro per il terzo commensale.

Come antipasto arriva una tartare di tonno con guacamole e un sorprendente “olio di avocado”, descritto come una guacamole più liquida, in un bric di ceramica. Il commento? “Un equilibrio perfetto di sapori”, dice Amoroso, soddisfatto della qualità e della presentazione.

A sinistra la tartare di tonno con guacamole, a destra lo spaghetto con caviale e limone.
A sinistra la tartare di tonno con guacamole, a destra lo spaghetto con caviale e limone.

Il piatto forte, però, resta sempre la pasta. Ed è qui che Cala Vista dà il meglio di sé. Il primo primo piatto scelto è un tortello ripieno di Wagyu con riduzione della sua carne: “Ripieno fondente, nota burrosa, piatto super elegante. Approvato”, dichiara Giuseppe. A seguire, uno spaghetto all’astice con porzione abbondante e salsa che esalta il sapore dolce del crostaceo. Infine, uno spaghetto al limone e caviale, che chiude il trittico di primi in grande stile. La pasta è "ben cucinata", gli ingredienti sono di qualità e le porzioni abbondanti.

Niente dolci, ma un conto da capogiro

Il gruppo decide di fermarsi ai primi, senza ordinare né secondi né dessert. Un pranzo relativamente contenuto, se si considera il tipo di ristorante e il tenore dell’esperienza. In totale: due gin tonic, un drink analcolico, una tartare condivisa e tre piatti di pasta.

Al momento del conto, arriva la sorpresa: 1700 Dirham emiratini, equivalenti a circa 440 euro. Dividendo la spesa tra i tre amici, il costo si aggira intorno ai 146 euro a testa.

Sui social non mancano le reazioni: c’è chi considera la cifra in linea con il tipo di location e chi la giudica eccessiva per un pranzo senza dolce. Qualcuno scrive addirittura: "Spreco di soldi", ma è il classico italiano mai uscito dall'Italia che probabilmente ritiene di preparare la miglior carbonara del mondo.

L’esperienza di Sep Food Experience non è isolata. Sempre più italiani, in viaggio a Dubai, scelgono di cenare in ristoranti italiani di fascia alta. Non si tratta solo di nostalgia gastronomica, ma anche di un’esplorazione culinaria in cui tradizione e innovazione si incontrano.

Lascia un commento