Giovanni Scifoni è adorato dal pubblico. Per ammirarlo ancora una volta, ecco la serie da guardare su Rai Play. Originale, divertente e ricca di spunti riflessivi. Ecco titolo e trama.
Quando si pensa a Giovanni Scifoni, la mente corre inevitabilmente al suo personaggio in Che Dio ci aiuti 8, la fortunata fiction di Rai 1, in onda in queste settimane. Ma sarebbe un errore fermarsi lì. Scifoni è molto più di un attore televisivo: è anche un autore, un regista e un narratore ironico e brillante, capace di reinventarsi con coraggio e talento. Tra i suoi progetti più originali e sorprendenti, ce n’è uno che merita assolutamente di essere riscoperto: La mia jungla, una webserie atipica e geniale, che racconta come nessun’altra il vissuto quotidiano degli italiani durante uno dei momenti più complessi della nostra storia recente.
La mia jungla è molto più di un semplice passatempo da quarantena: è una fotografia ironica e affettuosa della vita familiare ai tempi del lockdown, raccontata attraverso gli occhi di un padre di famiglia. Dieci episodi da circa quattro minuti ciascuno, rapidi ma intensi, costruiti con pochi mezzi ma con un'idea chiara e vincente: trasformare il caos domestico in una giungla affettuosa, piena di imprevisti e amore. Dietro questa apparente semplicità, si nasconde un lavoro autoriale profondo e raffinato. La serie è infatti ideata, scritta e diretta da Giovanni Scifoni, con la collaborazione di Gero Arnone, e prodotta da Ruvido Produzioni.
Una sitcom domestica nata dal lockdown, con il cuore e con l’ironia
Il bello di La mia jungla è che non pretende mai di dare lezioni o di raccontare verità assolute. Si ride, ci si riconosce, ci si commuove. Scifoni costruisce un microcosmo che rispecchia quello di tante famiglie italiane: una coppia con tre figli che cerca di barcamenarsi tra smart working, lezioni online, pulizie di casa, maturità da affrontare, vacanze da organizzare e il ritorno a scuola dopo mesi di isolamento. Il tutto raccontato con uno stile brillante, veloce, ma mai superficiale. Girata quasi interamente nella casa dell’autore, la serie fa della realtà domestica il suo punto di forza: ogni angolo, ogni dettaglio dell’abitazione diventa parte integrante della narrazione. Una scelta estetica e produttiva che restituisce un senso di autenticità rara, rendendo lo spettatore partecipe e vicino ai personaggi.

Ogni episodio dura solo quattro minuti, ma è un concentrato di trovate narrative, situazioni comiche e riflessioni affettuose. La breve durata non toglie nulla alla profondità del racconto, anzi: rende la serie perfetta per essere vista (o rivista) in una pausa caffè, in treno, prima di dormire. È una serie smart per tempi smart, che sfrutta al meglio il linguaggio della rete senza sacrificare la qualità. E proprio per questo La mia jungla va recuperata oggi, più che mai.
Non solo perché è un documento prezioso di un momento storico irripetibile, ma anche perché ci ricorda, con delicatezza, che le sfide quotidiane della vita familiare possono essere affrontate con ironia e amore. Giovanni Scifoni si conferma così un artista completo: capace di passare con disinvoltura dalla fiction popolare al web, dal teatro ai social, portando sempre con sé uno stile personale riconoscibile e una capacità rara di entrare in empatia con il pubblico. Questa seria è diversa da tutte.
