Si trova nel Lazio un borgo tutto da scoprire angolo dopo angolo. Tra vicoli, tradizioni e segreti, questa visita incanta i turisti e affascina al primo colpo. Ecco di quale borgo stiamo parlando.
Incastonato tra le pendici boscose del Monte Cimino, nel cuore pulsante dell’alto Lazio, si trova un luogo capace di sorprendere anche il viaggiatore più esperto. Stiamo parlando di Soriano nel Cimino, un borgo della provincia di Viterbo che non è solo una tappa da cartolina, ma un vero e proprio scrigno di storie millenarie, natura incontaminata e tradizioni radicate. Soriano racconta due storie urbanistiche in una sola anima. La parte alta del borgo conserva intatta la sua essenza medievale, fatta di vicoli stretti, case in pietra e scalinate che si arrampicano verso il cielo.
Qui domina il possente Castello Orsini, costruito tra il XII e il XIII secolo per volontà di papa Nicolò III Orsini. Le sue mura raccontano di papi, principi e prigionieri: trasformato in carcere nel secolo scorso, è rimasto in uno stato di conservazione eccezionale. Qui è possibile leggere anche alcune frasi scritte da ex detenuti. Dall’alto della sua torre si gode una vista che toglie il fiato, ma c’è di più. In certi pomeriggi limpidi, quando la luce filtra tra i castagni e si insinua tra le finestre del castello, pare quasi di sentire le voci del passato risuonare nelle stanze.
Soriano nel Cimino, un borgo che incanta e fa sognare
Ma Soriano non è solo pietra e memoria. È anche spiritualità, come testimonia la Chiesa della Misericordia, la più antica del borgo. Risalente al Medioevo, al suo interno custodisce un crocifisso ligneo del XVIII secolo, scolpito con una delicatezza che commuove. E poi c’è la natura, potente e misteriosa. Il fiore all’occhiello di Soriano è la Faggeta Vetusta del Monte Cimino, riconosciuta Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2017. Si tratta della più grande faggeta vetusta dell’Italia centrale, con i suoi oltre 57 ettari di superficie e alberi che raggiungono i 50 metri d’altezza. Camminare tra questi giganti verdi è un’esperienza mistica. In alcuni tratti del bosco, il silenzio è così profondo da sembrare un suono.
Appena fuori dal centro abitato, il territorio di Soriano nel Cimino continua a offrire meraviglie. A pochi chilometri si trova la frazione di Chia, una località ricca di fascino e carica di significato. Qui sorge la Torre di Chia, una costruzione medievale che incantò Pier Paolo Pasolini al punto da indurlo a restaurarla e farne la sua dimora. Lì, tra ruderi e paesaggi selvaggi, il poeta trovò rifugio e ispirazione. Intorno alla torre, la natura è rigogliosa e antica, punteggiata da tracce archeologiche che raccontano di un passato ancora da decifrare.

Non lontano si trovano le Cascate di Chia, uno dei segreti meglio custoditi della zona. Nascoste tra le rocce e la vegetazione, queste cascate formano piscine naturali dove l’acqua è fredda e cristallina. In estate, rappresentano una meta ideale per chi cerca refrigerio e bellezza senza tempo. Raggiungerle è semplice, ma ogni passo nel sentiero che porta fino a loro è un viaggio nella natura più autentica.
Chi ama l’escursionismo troverà a Soriano e nei suoi dintorni una rete fitta di percorsi che si snodano tra la Selva di Corviano, altopiani lavici e boschi animati da caprioli, volpi e rapaci. Ma non è solo la fauna a sorprendere: lungo i sentieri si incontrano resti di insediamenti pre-etruschi, altari scavati nella roccia e ruderi misteriosi che sembrano usciti da un racconto epico. E come ogni borgo che si rispetti, Soriano ha anche un’anima gastronomica forte, genuina, irresistibile.
Regina indiscussa della tavola è la castagna, celebrata ogni anno in ottobre con la tradizionale Sagra delle Castagne. Per le strade del borgo si respira il profumo delle caldarroste, si gustano marmellate artigianali, dolci di tradizione contadina e piatti robusti come la selvaggina in salsa di marroni. Ma non solo: i più curiosi potranno assaggiare gli gnocchi al ferro, una pasta fatta a mano con un particolare attrezzo che richiama i ferri da calza, oppure le nocciole locali, utilizzate in dolci semplici ma dal sapore pieno. Questo luogo è la meta perfetta per tutti gli amanti dei luoghi senza tempo. Nel Lazio, tesori da scoprire e momenti tutti da vivere, questo borgo ne è la prova lampante.
