Australia, italiani fanno la spesa al supermercato nella città più costosa del paese: lo scontrino finale

Pomodori da gioielleria, burro a peso d’oro e gnocchi a prezzo pieno: benvenuti a Sydney, la metropoli più cara d’Australia. Ma anche quella dove, con un po’ di strategia e un giro tra gli scaffali del discount, si riesce ancora a riempire il carrello senza fare del male al portafogli. A raccontare tutto, scontrino alla mano, è la coppia italiana dietro il profilo Instagram @jumpinsydney. Elena e Fabio, italiani trapiantati in Australia da alcuni mesi, hanno condiviso con il loro seguito il resoconto dettagliato della loro spesa settimanale da Aldi, una delle catene più economiche presenti nel Paese. E il verdetto è... tutto fuorché banale.

Prezzi in Australia: pomodori da collezione e cotolette circolari

Primo dato utile per farsi un’idea: i pomodori mini Roma, tanto belli quanto profumati, costano 2.49 dollari australiani, ovvero 1,53 euro al cambio del 14 maggio 2025. Se invece si punta su dei pomodori (più grandi) versione gourmet, il prezzo sale a 3.49 dollari, cioè 2,15 euro per una vaschetta da 500 grammi.

Tra gli scaffali si trovano anche zucchine e peperoni — pardon, capsicum, come li chiamano laggiù — ma la coppia non specifica il prezzo. E qui parte il mistero: quanto può costare un peperone in una città dove il panetto di burro vale quanto un’azione in Borsa?

Quattro cotolette impanate, già pronte e dalla forma curiosamente rotonda (altro che taglio alla milanese), sfiorano la soglia dei 10 dollari, esattamente 5,97 euro per quattro pezzi. E la carne (di bovino) da arrosto? Selezionata e dal taglio pregiato, costa 22.99 dollari al chilo, ovvero 13,74 euro.

Salmone affumicato, pizza congelata e salame: il banco dei sapori “emigrati”

Il salmone affumicato affettato è uno dei protagonisti dello scontrino: 9.99 dollari per 150 grammi, cioè 5,97 euro. Non pochissimo. Più abbordabile, almeno per quantità e resa, è la pizza formato famiglia surgelata. Tre pezzi di “Cheese”, che per i non iniziati sarebbe la nostra classica margherita, costano 7.99 dollari, pari a 4,77 euro. Un affare da sfornare nei giorni in cui il tempo scarseggia e la voglia di cucinare pure. I due nostri connazionali assicurano che è "sorprendentemente buona". Dato che Elena non mangia carne ma Fabio la adora, acquista il salame pepperoni affettato: 100 grammi costano 2.99 dollari (1,79 euro),

Dodici uova costano 5.19 dollari, cioè 3,10 euro. Non esattamente una spesa da “domenica delle palme”, ma in linea con la media australiana, mentre il burro, rigorosamente in panetto, costa 3.79 dollari, pari a 2,26 euro.

Dodici uova in un supermercato australiano economico costano oltre 5 dollari
Dodici uova in un supermercato australiano economico costano oltre 5 dollari

La pasta è il punto più controverso. Le fettuccine, che in realtà sono spaghetti, costano appena 0.99 dollari (59 centesimi di euro), mentre le spirali (che in Italia chiameremmo fusilli) si trovano a 0.89 dollari, ovvero 53 centesimi. Confusione linguistica a parte, è sul sugo che Fabio è categorico: il pesto di Aldi è buonissimo, mentre il sugo di pomodoro “da evitare”. Quindi, meglio puntare su un condimento verde per evitare drammi nel piatto. Tra i prodotti per vegetariani, due lattine di fagioli a 0.99 dollari ciascuna (59 centesimi), e una confezione di gnocchi di patate da 500 grammi a 3 dollari, cioè 1,79 euro.

Totale scontrino: spesa maxi, cifra mini (per essere Sydney)

Il conto finale è di 157 dollari australiani, ovvero 93,80 euro. Considerando la quantità, la varietà e la qualità degli alimenti acquistati, si può dire che il bottino non è niente male. Nei commenti, il popolo di Instagram si divide. C’è chi ritiene che la cifra sia nella norma rispetto all’Italia, e chi sottolinea che per Sydney è addirittura bassa. Merito del discount Aldi, dove i prezzi riescono ancora a rimanere accessibili. In altri supermercati, la stessa spesa avrebbe superato abbondantemente i 200 dollari.

Ma la vera differenza sta altrove: nei salari australiani. Lavorare nei weekend o nei festivi in Australia significa portare a casa stipendi che in Italia restano pura utopia. E così, anche una spesa da quasi 100 euro pesa decisamente meno sulle tasche.

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