L'isola abitata più piccola della Spagna è una perla della Costa Blanca: ha appena 12 residenti

A pochi chilometri da Alicante, in piena Costa Blanca, c’è un’isola che sfugge a ogni cliché. Non è una destinazione da movida, né un luogo affollato da grattacieli. Tabarca è l’isola abitata più piccola della Spagna, con appena 12 residenti stabili. Una vera rarità nel cuore del Mediterraneo. Si dice che nella botte piccola ci sia il vino buono. Tabarca è senza dubbio capace di regalare una bellezza selvaggia, tradizioni autentiche e un’accoglienza unica.

Un borgo in miniatura con vista sul blu

Lunga solo 1.800 metri e larga circa 400, Tabarca sembra uscita da una cartolina: un reticolato di case basse, vicoli silenziosi, mura antiche e un mare che abbraccia ogni scorcio. Il suo centro storico, racchiuso da mura borboniche del XVIII secolo, è dichiarato Complesso Storico-Artistico. Qui si trovano le tre porte monumentali – San Rafael, San Gabriel e San Miguel – che raccontano un passato di incursioni, pirati e dominazioni.

La Chiesa di San Pietro e San Paolo e la Casa del Governatore sono gli altri due gioielli del borgo. E fuori dal centro, tra sentieri rocciosi e basse scogliere, si arriva al faro del 1854 e a un piccolo cimitero con vista mare. Tutto su scala ridotta, ma con una forza evocativa immensa.

Dal Mirador de Santa Pola è possibile effettuare (in tutta sicurezza) questa foto perfetta per l'Instagram (l'articolo determinativo è voluto).
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Dal 1986 Tabarca è una Riserva Marina Protetta. I suoi fondali pullulano di vita: posidonia oceanica, pesci colorati, stelle marine, crostacei. Chi ama snorkeling e immersioni qui trova un paradiso naturale, incontaminato e tutelato. Niente stabilimenti, niente rumori artificiali: solo il suono del mare e il profumo della salsedine. Grazie all’assenza di inquinamento luminoso, l’isola è perfetta anche per l’astroturismo. Di notte, il cielo si accende di stelle, offrendo spettacoli celesti difficili da trovare altrove lungo le coste spagnole.

La cucina che profuma di Mediterraneo

Chi arriva a Tabarca non può andarsene senza aver assaggiato la caldereta de langosta, una zuppa ricca e saporita a base di aragosta, pomodoro, aglio e zafferano. Nei ristorantini locali, spesso a conduzione familiare, si trovano anche paella di pesce, calamari alla griglia, cozze e frutti di mare appena pescati. Il pesce qui non ha bisogno di fronzoli: il sapore autentico viene esaltato da ricette tramandate di generazione in generazione. I piatti si gustano in terrazze vista mare, tra tovaglie a quadri e ritmi rilassati.

Come arrivare sull’isola di Tabarca

Tabarca si raggiunge solo via mare. Il collegamento più rapido parte da Santa Pola, con traghetti ogni 30-60 minuti e una traversata di appena 15-20 minuti. Da Alicante, la capitale della Costa Blanca, ci si impiega circa un’ora: il porto turistico (Paseo Tomás y Valiente) offre suggestivi traghetti panoramici con fondo di vetro per ammirare i fondali già durante il viaggio.

Ci sono anche partenze da Torrevieja (50 minuti) e da Benidorm (circa 90 minuti, solo in alta stagione). In estate, soprattutto nei weekend, conviene prenotare in anticipo per assicurarsi un posto a bordo, soprattutto se si viaggia con bici o bagagli ingombranti.

Cosa fare a Tabarca in un giorno (o due)

  • Passeggia nel borgo storico fortificato, tra mura antiche e vie acciottolate.
  • Visita la Chiesa di San Pietro e San Paolo e la Casa del Governatore.
  • Fai snorkeling o immersioni nella riserva marina, tra acque trasparenti e pesci variopinti.
  • Rilassati sulle spiagge di sabbia fine o esplora le calette rocciose.
  • Scatta foto al faro del 1854 e alla Grotta del Llop Marí.
  • Goditi una cena a base di pesce fresco e vino bianco locale.

Per chi desidera fermarsi più di un giorno, sull’isola esistono poche strutture ricettive. Meglio prenotare con largo anticipo, soprattutto nei mesi estivi. In alternativa, è comodo dormire ad Alicante, Santa Pola o Benidorm e visitare Tabarca con un’escursione giornaliera.

Tabarca non è solo una meta turistica: è un ecosistema fragile, con una biodiversità da tutelare. Chi la visita deve seguire poche regole fondamentali: non abbandonare rifiuti, usare prodotti biodegradabili, rispettare i sentieri segnalati, non toccare la fauna marina durante le immersioni. Il rispetto di queste buone pratiche garantisce che la magia di quest’isola resti intatta anche per le generazioni future. Un'altra località molto suggestiva della Spagna è il paesino incastonato nella roccia (letteralmente).

 

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