Sembra la Francia ma siamo in Italia: un angolo di paradiso poco conosciuto

C'è un angolo da sogno in Italia che fa pensare alla Francia. Una destinazione da scegliere per rilassarsi e godere di momenti unici e indimenticabili. Ecco dove andare con l'arrivo delle belle giornate.

Nel cuore pulsante delle Valli di Comacchio, tra le province di Ravenna e Ferrara, esiste un luogo così affascinante da sembrare uscito da una cartolina della Camargue francese. Eppure siamo in Italia, precisamente all’interno del Parco del Delta del Po. Qui si estende l’Oasi di Boscoforte, una lingua di terra lunga circa sei chilometri e mezzo, formata in epoca etrusca oltre duemila anni fa. Una penisola antica, modellata dal tempo e dalla natura, che corre parallela al fiume Reno, tra le località di Anita e Sant’Alberto.

Questa piccola meraviglia italiana è un tesoro di biodiversità e storia, un ambiente incontaminato che ha saputo conservare la sua anima selvaggia e autentica, grazie anche alla sua lunga inaccessibilità. Per molti anni, infatti, l’Oasi è rimasta chiusa al pubblico, protetta e isolata. Ancora oggi l’accesso è consentito soltanto attraverso visite guidate, per tutelare un ecosistema straordinario che sembra appartenere a un altro tempo.

Un paesaggio modellato dal vento e dall’acqua

Boscoforte si erge su un antico cordone dunoso, una formazione geologica risalente a secoli fa, che separa due importanti valli lagunari: Porto e Fossa di Porto. La posizione e la conformazione del territorio hanno creato un mosaico ambientale unico, in cui acque dolci e salmastre si fondono, alimentando habitat diversi e affascinanti. La zona è spesso battuta dai venti che accarezzano i canneti e sussurrano tra le tamerici. È qui che si respira l’essenza vera del Delta, quella fatta di silenzi, riflessi dorati sull’acqua, profumi salmastri e paesaggi che mutano con la luce del giorno. Chi visita l’Oasi di Boscoforte rimane incantato dalla sua ricchezza ornitologica. È considerata una delle zone più importanti in Europa per la varietà di uccelli che la popolano. Migliaia di esemplari, sia stanziali che migratori, trovano rifugio e nutrimento tra le sue acque e le sue rive.

Profilo Accchiappamappa, Emilia Romagna da vivere
Profilo Accchiappamappa, Emilia Romagna da vivere

Gli osservatori più fortunati possono scorgere i magnifici fenicotteri rosa, che con il loro incedere elegante e le piume accese di riflessi, sembrano danzare sulle acque della laguna. Accanto a loro si muovono volpoche, cavalieri d’Italia, avocette, spatole e tante altre specie, ciascuna con il proprio ruolo nell’equilibrio dell’ecosistema. Tra le sorprese più suggestive dell’Oasi ci sono senza dubbio gli oltre ottanta cavalli della razza Delta/Camargue, introdotti negli anni ’80. Questi animali, simili ai famosi cavalli della Camargue francese, vivono allo stato brado, liberi di muoversi in piccoli gruppi, creando scenari fiabeschi che ricordano terre lontane. Vederli attraversare le acque basse o correre tra i canneti è un’esperienza che lascia senza fiato, un vero e proprio spettacolo della natura che si imprime nella memoria di chi lo vive.

Una visita fuori dal tempo che regala emozioni e fa sognare i turisti

Visitare l’Oasi di Boscoforte significa fare un viaggio in un mondo parallelo, dove il tempo sembra essersi fermato. L’ingresso è possibile solo tramite escursioni guidate, organizzate dal Museo NatuRa di Sant’Alberto e da associazioni locali. Le visite, previste in date selezionate, consistono in un percorso a piedi di circa 5 km, adatto a tutti e condotto da guide esperte. Per godere appieno dell’esperienza, è consigliabile vestirsi in modo comodo, portare con sé acqua, repellente per insetti, occhiali da sole e un cappello. Spesso le guide forniscono anche binocoli e materiali informativi per l’osservazione degli animali. L’accesso all’Oasi non è diretto: bisogna lasciare l’auto nei parcheggi indicati, a seconda del punto di partenza (Sant’Alberto o Argenta), e proseguire a piedi o in bicicletta fino al luogo dell’escursione.

Ma il tragitto, immerso nella natura del Delta, è già parte integrante dell’avventura. Una volta giunti sul posto, ci si ritrova immersi in un paesaggio che evoca atmosfere lontane, tra riflessi d’acqua, silenzi interrotti solo dal fruscio del vento o dal richiamo degli uccelli, e una natura sovrana che si manifesta in tutta la sua potenza. Boscoforte non è solo un luogo di bellezza naturale, ma anche di memoria storica. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questa penisola fu teatro di scontri e ospitò la “Colonna Wladimiro”, un distaccamento partigiano attivo nella Resistenza. Oggi, quegli eventi sembrano lontani, ma il loro ricordo contribuisce a dare profondità a un luogo già carico di fascino. Oltre agli uccelli e ai cavalli, Boscoforte ospita anche specie più discrete ma altrettanto preziose. Tra queste, la testuggine palustre europea (Emys orbicularis), un rettile raro e protetto, simbolo della fragilità e della resilienza degli ecosistemi umidi. La vegetazione, dominata da salicornie, canneti e tamerici, completa il quadro di un ambiente vivo e in perfetto equilibrio. In Emilia Romagna sono tanti i borghi e gli angoli da visitare. Non perdere questa magica esperienza.

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