Umbria, weekend insolito e indimenticabile: è l'idea perfetta per immergersi nella natura

Scegli l'Umbria per vivere un fine settimana da sogno. Posti da scoprire e momenti unici da vivere. Non potrai che restare incantato da ogni angolo paradisiaco. Ecco cosa devi visitare.

C’è un angolo d’Italia dove il tempo sembra rallentare, dove l’acqua canta tra gli alberi e la pietra racconta storie antiche. L’Umbria, con la sua anima verde e la sua storia millenaria, è il luogo ideale per chi cerca un weekend diverso dal solito, lontano dalla frenesia urbana, immerso in una natura silenziosa e poetica. Un itinerario che unisce paesaggi idilliaci, architetture incantate e tradizioni custodite con amore. Cominciamo il nostro viaggio in un luogo che pare uscito da un dipinto romantico: le Fonti del Clitunno.

Tra Spoleto e Foligno, nei pressi del piccolo borgo di Campello sul Clitunno, sorgono queste acque cristalline che affiorano da sorgenti sotterranee, creando un piccolo specchio d’acqua dai riflessi verdi e blu. Il laghetto è incorniciato da salici, pioppi e cipressi che si specchiano nelle sue acque, creando un gioco di riflessi che incanta chiunque si fermi a osservare. Sin dai tempi dell’antica Roma, queste sorgenti erano venerate come luogo sacro.

Borghi sospesi nel tempo: Campello Alto, Sant’Anatolia e Scheggino

A poco più di un chilometro di distanza, sorge il suggestivo Tempietto del Clitunno. È una piccola costruzione sacra che sembra sospesa nel tempo, custode di una memoria profonda e misteriosa. La sua facciata presenta colonne corinzie e due piccoli portici laterali, mentre all'interno si possono ammirare affreschi antichi tra i più preziosi dell’intera regione. Un’iscrizione corre lungo l’architrave, dedicando il tempio al “Dio degli angeli”: parole che evocano una spiritualità antica, quasi arcana, in armonia con il paesaggio che lo circonda.

Proseguendo lungo l’itinerario di questo fine settimana “fuori dal tempo”, si raggiunge Campello Alto, la parte più antica e fortificata del comune di Campello sul Clitunno. Situato a oltre 500 metri di altitudine, questo piccolo borgo medievale è circondato da uliveti e boschi, in una cornice naturale che sembra costruita su misura per chi ama la quiete e la bellezza sobria dell’Appennino umbro. Campello Alto ha mantenuto pressoché intatta la sua struttura originaria. Camminare tra le sue stradine è come sfogliare un libro di pietra.

Giroilmondoingiro Profilo, itinerario Umbria
Giroilmondoingiro Profilo, itinerario Umbria

Un altro gioiello da scoprire è Sant’Anatolia di Narco, adagiato lungo la Valnerina su un terrazzo naturale che domina la valle del fiume Nera. Il borgo è noto non solo per il suo impianto medievale, ma anche per la lunga tradizione legata alla coltivazione della canapa. Così tanto da ospitare un Museo dedicato proprio a questa pianta e alle sue lavorazioni storiche. Le sue mura, torri e porte d’accesso raccontano di un passato difensivo. Basta però entrare nel centro storico per scoprire una dimensione più raccolta e affascinante.

Infine, Scheggino. Piccolo, silenzioso, ma capace di raccontare una storia che lascia il segno. Situato anch’esso lungo il Nera, questo borgo medievale si stringe attorno a una torre difensiva e si distingue per la sua forma triangolare, dominata da un’altura strategica. Ma ciò che rende davvero speciale Scheggino è la sua identità profonda. Conosciuto come il “paese delle donne”, deve questo nome a un episodio del 1522, quando furono le donne del villaggio a respingere un attacco armato in assenza degli uomini. Ancora oggi quell’episodio viene celebrato, a testimonianza del legame vivo tra la comunità e la sua storia.

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