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È il dettaglio che tutti abbiamo sotto gli occhi ma che quasi nessuno nota. Quel minuscolo foro presente sul tappo delle penne a sfera, in particolare delle penne Bic Cristal, ha una funzione tutt’altro che estetica. E no, non è lì per caso. Anzi: potremmo dire che salva vite e inchiostro.
La penna biro è un oggetto universale. Ce l’hanno in tasca gli studenti, i medici, i postini e persino i presidenti. Ma quanti sanno davvero perché il suo tappo ha un buco? Dietro quel piccolo foro si nasconde una storia fatta di ingegno, sicurezza e una normativa internazionale che ha cambiato per sempre la progettazione degli strumenti di scrittura.
La penna più famosa del mondo: storia e invenzione
La penna Bic Cristal nasce ufficialmente nel 1950, quando l’imprenditore francese Marcel Bich (di origini italiane) acquista i diritti del brevetto da László József Bíró, l’inventore argentino-ungherese che per primo mise a punto il concetto di ballpoint pen. Insieme al socio Édouard Buffard, Bich fonda l’azienda BIC (si è chiaramente ispirato al proprio cognome) e trasforma la penna a sfera in un prodotto di massa: economico, resistente, affidabile. Da allora, la penna Bic Cristal è diventata un’icona. Il suo design trasparente permette di controllare l’inchiostro rimanente, la punta a sfera assicura una scrittura fluida, e l’autonomia di scrittura è sorprendente: con una sola penna si può tracciare una linea lunga oltre un chilometro. Ma il vero colpo di genio? Il tappo forato.

Quel foro salva-vita: la norma ISO che protegge i più piccoli
Dal 1991, una norma internazionale chiamata ISO 11540 ha reso obbligatorio il foro sui tappi di penne e pennarelli con diametro inferiore ai 16 millimetri. Il motivo è semplice e potentissimo: evitare il soffocamento accidentale.
Se un bambino (ma può accadere anche a un adulto) ingoia il tappo di una penna, il foro consente il passaggio di una piccola quantità d’aria, riducendo il rischio di asfissia fino all’arrivo dei soccorsi. È una di quelle soluzioni di design che sembrano banali ma che fanno una differenza enorme. Come conferma la stessa azienda Bic: “Tutte le nostre penne rispettano le norme di sicurezza internazionali per minimizzare i rischi in caso di ingestione accidentale del tappo”.
Pressione sotto controllo: perché serve anche all’inchiostro
E il piccolo foro presente sul 'tubo' di plastica? Anche quello gioca un ruolo tecnico tutt’altro che secondario. Serve a bilanciare la pressione dell’aria all’interno del tubo che contiene l’inchiostro. In pratica, evita che si formino bolle o vuoti d’aria che potrebbero bloccare il flusso dell’inchiostro durante la scrittura. Quando la pressione interna non è regolata, l’inchiostro può interrompersi, creare sbavature o, peggio, seccarsi rapidamente. Grazie al foro, invece, la scrittura resta fluida e continua. Quindi sì, quel buchino così trascurabile è un guardiano silenzioso dell’esperienza di scrittura.
Piccolo ma fondamentale: quando il design salva il mondo (e gli appunti)
Parliamo di un oggetto talmente quotidiano (anche se da quando prendiamo note sul cellulare, la sua fortuna è diminuita) che ormai lo usiamo senza pensarci. Eppure la penna biro Bic Cristal è una meraviglia dell’ingegneria minimalista. Costruita quasi allo stesso modo da oltre 75 anni, ha venduto miliardi di unità in tutto il mondo, diventando anche un’icona culturale. C’è chi la usa come strumento di scrittura, chi per tamburellare sui banchi durante le lezioni, chi la morde distrattamente durante le telefonate. Ma il foro sul tappo e quello sul 'tubo'? Restano sempre lì, silenziosi, pronti a fare il proprio dovere. Ed è proprio questo che rende la Bic una delle aziende più longeve e apprezzate nel mondo degli articoli di cancelleria. La capacità di unire semplicità, funzionalità e sicurezza in un solo oggetto. Il tutto al prezzo di una moneta.
