"Sembra il giardino dell'Eden ma siamo in Italia", il parco immerso nel verde è da vedere assolutamente

Acque cristalline, salici piangenti che sfiorano la superficie e riflessi che danzano sotto la luce del sole: no, non siamo in Paradiso (aggiungeremmo per fortuna), nel cuore dell’Asia e nemmeno in qualche meta esotica. Siamo nel Centro Italia, in Umbria, precisamente alle Fonti del Clitunno, uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, dove natura e mito convivono da millenni. Un video pubblicato sul profilo Instagram travelife.it lo mostra così: “Sembra di essere nel giardino dell’Eden ma siamo in Italia”. Un’affermazione che, vedendo le immagini, non sembra affatto esagerata.

Un angolo sacro immerso nella natura

Le Fonti del Clitunno si trovano nel comune di Campello sul Clitunno, tra Spoleto e Foligno. Questo luogo incantato ha origini antichissime e un passato che affonda le radici nella spiritualità preromana. Il nome stesso deriva dal dio Giove Clitunno, divinità fluviale venerata dai popoli italici prima dell’arrivo dei Romani.

Poco distante dalle sorgenti sorge il Tempietto del Clitunno, monumento tardo-antico oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Qui si celebravano riti religiosi, si consultavano oracoli e si compivano abluzioni purificatorie. Le “Clitunnali”, antiche feste primaverili dedicate alla divinità, attiravano fedeli e curiosi da ogni angolo dell’Impero. Secondo Virgilio, i buoi che si immergevano nelle acque del Clitunno ne uscivano candidi e puri, pronti per i sacrifici più solenni.

Durante l’epoca romana, il fiume Clitunno era così ricco d’acqua da essere navigabile. Ville sontuose e terme sorsero lungo le sue rive, diventando rifugi privilegiati dell’aristocrazia imperiale. Lo stesso imperatore Caligola risaliva il fiume per consultare l’oracolo del dio Clitunno. Anche Plinio il Giovane, in una sua lettera, racconta con rimpianto di aver scoperto troppo tardi la bellezza di questo luogo.

Un forte terremoto nel V secolo trasformò profondamente l’area, modificando le falde acquifere e riducendo la portata del fiume, che perse la sua navigabilità. Fu solo nel XIX secolo che il parco visse una rinascita grazie al conte Paolo Campello della Spina. Tra il 1860 e il 1865, il conte trasformò le Fonti in un vero giardino romantico: scavò il laghetto, piantò salici, pioppi, introdusse cigni e anatre, disegnando il paesaggio che vediamo oggi.

Acque limpide e biodiversità protetta

Le Fonti del Clitunno rappresentano un’oasi naturale dove l’acqua scaturisce da sorgenti sotterranee perenni. Il livello rimane costante durante tutto l’anno, regalando un microclima ideale anche nei mesi più caldi. Il laghetto e le sue sponde sono popolati da una biodiversità unica, tanto da essere riconosciute come Sito di Interesse Comunitario. Tra le specie più affascinanti troviamo nasturzio acquatico, muschi, salici piangenti e fanerogame sommerse, accanto a un’ampia varietà di uccelli acquatici. Non è raro incrociare aironi, martin pescatori o folaghe, facendo delle Fonti un luogo ideale per il birdwatching.

Due scorci del "Giardino dell'Eden" umbro, immortalati da travelife.it.
Due scorci del "Giardino dell'Eden" umbro, immortalati da travelife.it.

Le Fonti hanno incantato artisti, poeti e viaggiatori di ogni epoca. Da Byron a Carducci, che scrisse l’ode “Alle fonti del Clitunno”, il fascino di questo luogo ha attraversato i secoli. Molti visitatori moderni lo paragonano ai paesaggi dipinti da Monet o Cézanne: giochi di luce sull’acqua, riflessi della vegetazione e silenzi interrotti solo dal cinguettio degli uccelli. Un’atmosfera sospesa che trasporta fuori dal tempo. Ogni stagione ha il suo fascino: la primavera accende i colori, l’estate regala frescura, l’autunno veste gli alberi d’oro, e l’inverno porta quiete e poesia.

Come visitare le Fonti del Clitunno

Le Fonti si trovano in Umbria, nel cuore verde d’Italia. Ecco come arrivare:

  • In auto: da Perugia, prendi la SS3 in direzione Spoleto. Segui le indicazioni per Campello sul Clitunno.
  • In treno: scendi alla stazione di Spoleto, poi prendi un autobus locale o un taxi per Campello sul Clitunno.
  • In autobus: linee da Spoleto e Foligno collegano facilmente la zona.

Cosa fare una volta arrivati:

  • Passeggiate rilassanti: i sentieri che circondano il laghetto sono perfetti per chi cerca tranquillità e contatto con la natura.
  • Birdwatching: porta un binocolo e osserva le numerose specie di uccelli che abitano la zona.
  • Fotografia: ogni scorcio è un potenziale quadro da incorniciare.
  • Visite culturali: non perdere il Tempietto del Clitunno, un raro esempio di architettura sacra tardo-antica.

Informazioni utili:

  • Orari di apertura: da aprile a settembre, 8:00-20:00. Da ottobre a marzo, 9:00-17:00.
  • Biglietti: intero €3, ridotto €1,50.
  • Accesso cani: consentito con guinzaglio.

Le Fonti del Clitunno sono molto più di un parco: sono un crocevia di storia, spiritualità e natura. Un viaggio in Umbria non può dirsi completo senza una sosta in questo angolo di paradiso, dove ogni visitatore trova la propria personale meraviglia.

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