Filippine, italiani provano il "cibo da strada più disgustoso" di tutti: di cosa si tratta

Le Filippine sono una meta di turismo low cost anche in un periodo di inflazione come quello attuale. Con le loro spiagge paradisiache, i costi contenuti e l'atmosfera rilassata, sono diventate una delle mete preferite da tanti viaggiatori italiani, specialmente in un periodo storico in cui viaggiare low cost è diventata quasi una necessità. Ma oltre alle bellezze naturali e al mare da cartolina, c’è qualcosa che lascia davvero il segno. E no, non stiamo parlando dei tramonti a El Nido o delle escursioni nella giungla. Parliamo del Balut.

Questo street food estremo ha fatto il giro del web grazie a una coppia di content creator italiani, @affamati_worldwide, noti sui social per provare piatti insoliti da ogni angolo del mondo. Ila e Ale, così si chiamano, si sono ritrovati davanti a quello che viene definito da molti turisti il cibo da strada più disgustoso delle Filippine. E la loro reazione è diventata virale.

Cos’è il Balut, il famigerato street food filippino

Il Balut (o Balot, in alcune trascrizioni) è un uovo di anatra fecondato e poi bollito poco prima della schiusa. Detto così potrebbe sembrare solo un uovo un po’ particolare. Ma il dettaglio che colpisce è che all’interno c’è un embrione quasi completamente formato. Sì, con becco, zampe, cartilagine e spesso anche piume. Se lo hanno definito "disgustoso" un motivo ci sarà.

Il Balut è un cibo tradizionale in diverse parti del sud-est asiatico, in particolare nelle Filippine e in Vietnam, dove viene spesso consumato come spuntino notturno o addirittura come afrodisiaco naturale. Viene servito caldo, con una spolverata di sale e un po’ di aceto piccante. La “degustazione” inizia bevendo il liquido interno (una sorta di brodino salato), per poi passare al boccone principale: l’embrione stesso.

L'uovo è stato definito il cibo da strada più disgustoso delle Filippine.
L'uovo è stato definito il cibo da strada più disgustoso delle Filippine.

Nel video pubblicato da @affamati_worldwide sui loro canali social, si vede chiaramente la tensione prima dell’assaggio. Ale osserva l’uovo con un misto di curiosità e paura, ma appena prova a morderlo, la reazione è immediata: sputa una parte dell'uovo con una smorfia di puro disgusto. "Non ce la faccio", dice, visibilmente sconvolto dalla consistenza e dal sapore.

Ila invece, pur con una faccia tutt'altro che convinta, riesce a mangiarlo tutto. Racconta che il sapore non è poi così terribile, "un misto tra uovo sodo e carne d'anatra", ma ammette che la parte più difficile è stata ignorare le componenti croccanti, ovvero le ossicine e la cartilagine del pulcino.

Un piatto che divide: tra tradizione, etica e stomaci forti

Il Balut è un alimento che genera reazioni forti. Alcuni lo considerano una prelibatezza ricca di proteine e con proprietà tonificanti. Altri, specialmente i viaggiatori occidentali, faticano persino a guardarlo. C'è anche chi solleva questioni etiche: il fatto che si tratti di un embrione a uno stadio così avanzato crea comprensibili tensioni, soprattutto in un’epoca in cui l’attenzione verso il benessere animale è in forte crescita.

In molti mercati filippini, il Balut viene venduto in cesti coperti da panni per tenerlo caldo. Il prezzo è irrisorio, spesso meno di un euro. Ma il suo valore culturale è molto più profondo. Per i filippini, è un comfort food, una tradizione che si tramanda da generazioni. Alcuni lo mangiano per sfida, altri lo vedono come una sorta di rito di passaggio. In ogni caso, è un simbolo gastronomico nazionale. Ci vuole coraggio per provarlo. Chi lo fa, è da ammirare; chi non lo fa, è da capire. L'Asia è solo per stomaci forti: ad Hong Kong si può mangiare la zuppa di serpente

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