I paesi europei dove la gente fa meno spesso la doccia: la classifica (e la posizione dell'Italia)

Altro che solo spaghetti e mandolino: gli italiani guidano anche la classifica europea dei più puliti. Secondo una serie di dati ripresi da infografiche virali e fonti come @TheGlobal_Index e Wikipedia, l’Italia conquista il primo posto tra i paesi dove la doccia quotidiana è quasi una religione. Ma chi sono i "cattivi odori" del continente? E soprattutto: dove si piazza il resto d’Europa? Un tweet virale con oltre 20.000 like ha acceso il dibattito online mostrando una mappa dell'igiene europea. Da lì, è scoppiato il "DocciaGate", con utenti divisi tra chi difende le proprie abitudini e chi lancia frecciatine pungenti agli altri paesi. Ma ecco i dati che hanno scatenato la bagarre social.

Italia regina della pulizia: oltre il 95% sotto la doccia ogni giorno

L’Italia conquista la vetta del podio con un secco (e fresco) oltre 95% della popolazione che fa la doccia almeno una volta al giorno. Non è solo questione di sudore estivo: la cultura del bidet, il clima mediterraneo e una certa ossessione estetica giocano un ruolo importante. A dar man forte a questa reputazione, ci sono anche articoli pubblicati su testate internazionali che lodano l’igiene personale italiana. Da Milano a Palermo, passare sotto l'acqua è un'abitudine sacra. Il fatto che questa costanza non sia diffusa ovunque in Europa sorprende e fa discutere.

Portogallo, Spagna e Grecia sono i più 'puliti' d'Europa dopo l'Italia

Il Portogallo si piazza subito dopo l’Italia, con una percentuale che oscilla tra l’85% e il 94% di cittadini che fanno la doccia ogni giorno. Anche in questo caso, la geografia aiuta: clima mite, cultura mediterranea e abitudini familiari fortemente radicate nel benessere personale.

La sensazione è che nei paesi mediterranei e dal clima caldo la doccia quotidiana sia quasi irrinunciabile: in quelli nordici se ne fa a meno.
La sensazione è che nei paesi mediterranei e dal clima caldo la doccia quotidiana sia quasi irrinunciabile: in quelli nordici se ne fa a meno.

Spagna e Grecia condividono il terzo gradino del podio con una forchetta tra il 75% e l’84% della popolazione fedele alla doccia quotidiana. Non sorprende che anche qui la temperatura più alta e lo stile di vita molto sociale influenzino positivamente l’attenzione all’igiene personale. Che sia per una serata di tapas o una festa in spiaggia, in queste nazioni si arriva profumati e freschi. Ma, rispetto a Italia e Portogallo, i numeri rivelano un piccolo calo.

Il crollo sotto il 74%: chi scivola nella zona “doccia tiepida”

Dopo i paesi mediterranei, inizia il grande stacco. La percentuale cala tra il 65% e il 74% in paesi come Turchia, Belgio, Bulgaria e Romania. A sorpresa o forse no, questi paesi restano comunque più virtuosi di altri giganti europei, ma si allontanano visibilmente dal podio. Là dove il sole picchia meno, anche la voglia di docciarsi sembra ridursi. Ma non è solo una questione di clima: entrano in gioco fattori culturali, storici e persino economici.

Ed eccoci al gruppo che finisce nella zona grigia (e, secondo alcuni, anche un po’ "puzzolente"). Francia, Germania, Regno Unito, Norvegia, Russia e la maggior parte del Nord e Centro Europa si attestano sotto il 65% di docce giornaliere. In Germania e UK, alcune indagini parlano di una media di 4,5 docce a settimana (Wikipedia), il che significa un salto notevole rispetto ai cugini del Sud. Tra chi invoca il risparmio idrico e chi semplicemente non sente la necessità di lavarsi ogni giorno, le differenze culturali si fanno sentire. E anche annusare, direbbero i più ironici.

Fonti e attendibilità: da dove arrivano i dati?

  • Dati tratti da infografiche condivise su Twitter/X da @TheGlobal_Index.
  • Dati parziali anche da Geomapped, con segmentazioni percentuali per area geografica europea.

Non tutti i dati provengono da studi accademici formali, ma la convergenza tra diverse fonti rafforza la coerenza e l’attendibilità della classifica. In particolare, i primi quattro posti – Italia, Portogallo, Spagna e Grecia – sono costantemente confermati.

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