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Il content creator Diegosworld ha fatto tappa in una delle città più affascinanti dell'Iran: Kashan, un luogo che conserva ancora oggi atmosfere millenarie e ritualità che sfuggono alla logica occidentale. In questo contesto unico ha deciso di fare colazione in perfetto stile iraniano, scoprendo che, in Persia, anche il modo di sedersi al tavolo è diverso e può trasformarsi in un’esperienza culturale. Anzi, più che di un tavolo si tratta di una piattaforma bassa su cui ci si accomoda a terra, quasi sdraiati, circondati da cuscini, tappeti e profumo di spezie.
Colazione in Iran: molto più che un pasto
In Iran, fare colazione può diventare un rituale che coinvolge tutti i sensi. Appena arrivato al ristorante tradizionale di Kashan, Diego racconta di aver trovato subito accesa una shisha, ovvero il narghilè, pronto per essere condiviso con gli amici. “Mentre sceglievo quale fragranza mettere mi chiedevo dove fossero le direttive HACCP”, ironizza nel suo video. Non c’è menù digitale o servizio smart, ma solo accoglienza calorosa e ospitalità tipica della cultura persiana. La scelta della fragranza per il narghilè avviene al momento, così come quella del piatto principale.

Per la colazione iraniana, Diego e le due persone che erano con lui (un ragazzo turco e una ragazza iraniana) hanno ordinato lo stesso piatto: kebab di pollo allo zafferano. Dimentica però la versione occidentale con pane pita, carne congelata e salse industriali. Qui si parla di spiedini di ferro con pollo arrosto cotto alla brace, servito con riso al vapore arricchito da fili dorati di zafferano, una cipolla cruda croccante e uno spicchio di limone da spremere sopra la carne ancora fumante.
Diego non ha dubbi: “Lo dico ogni volta ma lo penso davvero: è il kebab più buono che abbia mai mangiato”. E il bello è che si tratta solo di colazione. Ma attenzione, non si beve caffè o cappuccino. Qui l’abbinamento perfetto è con il doogh, una bevanda iraniana (in lattina!) a base di yogurt salato e menta, servita fresca, spesso leggermente frizzante, ideale per contrastare il caldo secco del deserto.
Il ristorante sull’acqua a Kashan: tra freschezza e relax
Il luogo in cui Diego ha vissuto questa esperienza è più di un semplice ristorante: alcune delle sue sale sono letteralmente sospese sull'acqua, con una cascata sullo sfondo che contribuisce a creare un clima fresco e rilassante. In un paese in cui le temperature possono facilmente superare i 40 gradi, trovare una zona d’ombra con ventilazione naturale è un piccolo lusso.
“Siamo rimasti lì per quattro ore. È stato stupendo”, racconta Diego, sottolineando come la temperatura fosse sensibilmente più bassa rispetto ad altre zone della città grazie alla presenza dell'acqua e della vegetazione circostante. Un’oasi di pace, ideale per godersi senza fretta il pasto, la conversazione e il suono rilassante dell’acqua che scorre.
Quanto costa fare colazione in Iran?
La parte forse più sorprendente arriva alla fine: il prezzo. Per una colazione completa con kebab di pollo allo zafferano, yogurt salato alla menta, shisha condivisa e un chai finale, il costo totale è stato tra i 5 e i 6 euro a persona. Una cifra irrisoria se si considera la qualità del cibo, l’atmosfera e l’esperienza complessiva.
Il chai iraniano, infine, è molto diverso dal classico tè delle colazioni europee: è nero, forte, speziato e servito in bicchierini di vetro trasparente, spesso accompagnato da zollette di zucchero da tenere in bocca mentre si sorseggia. Un’ultima coccola per chiudere in bellezza un’esperienza autentica e indimenticabile.
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