Milano, fa la spesa e trova una rana dentro la verdura: com'è andata a finire

Virginia Tschang, content creator da 580.000 follower su TikTok, ha pubblicato una storia talmente assurda da sembrare una favola urbana. A inizio settimana, infatti, ha trovato una rana viva tra le foglie di un Pak-Choi acquistato in un supermercato di Milano. Il video, postato in due parti, ha fatto il giro del web e ha acceso i riflettori su un tema tanto singolare quanto reale: la sicurezza alimentare.

Una rana nel cavolo: “E io dove me la metto?”

Il primo video dedicato alla vicenda comincia con Virginia e sua madre che si rendono conto di quanto successo. Tra le foglie del cavolo cinese – che molti confondono con il finocchio per la forma ma che ha un gusto più pungente – è sbucata fuori una rana di colore marrone scuro, viva e vegeta. Reazione? Un misto tra panico, risate e incredulità. La madre chiama il supermercato per chiedere spiegazioni, ma la risposta lascia di stucco: "E io dove me la metto la rana?".

Davanti all’indifferenza del punto vendita, Virginia prende in mano la situazione e decide di occuparsi lei del salvataggio dell'anfibio. E così, smartphone alla mano, registra tutto: "Con tutte le cose che avevo da fare oggi, ci mancava solo accompagnare te alla Martesana", dice alla rana, con un tono tra l’esasperato e l’affettuoso.

La Martesana: oasi urbana per rane e tiktoker

Per chi non è di Milano, il Naviglio della Martesana è un canale storico che attraversa la città e i suoi quartieri nord-orientali. Un polmone verde urbano, con piste ciclabili e sponde alberate. Ed è lì che Virginia accompagna la rana, ma con delicatezza: "Non posso buttarla nell'acqua corrente, sarebbe troppo. Cerco uno stagno". Dopo qualche minuto, trova un’area verde nei pressi del canale e libera l’animale. "Se la caverà da sola", commenta con tono solenne.

La Martesana (Milano) è il luogo in cui la mitica rana è stata liberata da Virginia.
La Martesana (Milano) è il luogo in cui la mitica rana è stata liberata da Virginia.

La verdura, intanto, rimane una grande incognita. Nei commenti, Virginia chiarisce che il Pak-Choi era di produzione italiana, ma non si capisce se poi sia finito in padella o nel bidone. Una domanda rimane sospesa tra un reel e l’altro: "È sicuro mangiarla? Basta lavarla bene?". Nessuna risposta ufficiale, almeno per ora. C'è chi sostiene che averla liberata lì è un "grave errore" e che bisognava chiamare il C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici). Nessuno sa se quel rospetto sia ancora vivo, ma Virginia se ne è preoccupata ed ha perso almeno un'ora del suo tempo per liberarlo in una zona senza auto, un habitat molto più naturale per un animale del genere. Qui il secondo video della vicenda, quello in cui la tiktoker libera la rana al Naviglio.

Rane nell’insalata: cosa dice la legge italiana

Può sembrare un caso bizzarro, ma trovare animali vivi o morti negli alimenti è considerato un potenziale rischio igienico-sanitario. Ecco cosa prevede la normativa italiana in casi simili:

  1. Non consumare il prodotto: la presenza di corpi estranei rende l’alimento non sicuro per il consumo.
  2. Conservare tutto: confezione, prodotto e scontrino vanno tenuti per eventuali controlli. Fondamentale per la tracciabilità del lotto (Regolamento CE 178/2002).
  3. Segnalare l’accaduto: al supermercato, al produttore e all’ASL locale (settore SIAN – Igiene degli Alimenti e Nutrizione). Le autorità possono avviare ispezioni e indagini.
  4. Collaborare con le autorità: se richiesto, il consumatore deve consegnare il prodotto per analisi e controlli igienici.

Riferimenti normativi:

  • Legge n. 283/1962
  • Regolamento (CE) n. 178/2002
  • Regolamento (CE) n. 852/2004

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