Rai Play regala al pubblico un dramma che incolla al piccolo schermo. Nel cast, la meravigliosa Giovanna Mezzogiorno.
Quando il passato bussa alla porta, può sconvolgere ogni certezza. È ciò che accade in La bestia nel cuore, un intenso dramma psicologico firmato da Cristina Comencini, ora disponibile su Rai Play, che vede una straordinaria Giovanna Mezzogiorno nei panni della protagonista. Un film che scava con delicatezza e coraggio nei recessi della memoria, portando alla luce verità dolorose ma necessarie, in un viaggio interiore che lascia senza fiato.
Tra i punti di forza de La bestia nel cuore, spicca senza dubbio la prova attoriale di Giovanna Mezzogiorno, che con questo ruolo ha ottenuto il plauso della critica internazionale, vincendo il premio Volpi a Venezia. La sua Sabina è fragile ma determinata, spaesata ma lucida, segnata dal dolore ma non vinta. L’attrice riesce a restituire ogni sfumatura con una profondità rara, rendendo la sua interpretazione il cuore pulsante del film.
Su Rai Play, La bestia nel cuore: un film unico
Il film affronta con intelligenza temi estremamente delicati: gli abusi familiari, la memoria rimossa, il senso di colpa indotto e la paura di affrontare la verità. Ma lo fa con una narrazione elegante, costruita su piccoli gesti, silenzi significativi e sguardi che dicono più delle parole. Lo spettatore non può che lasciarsi coinvolgere emotivamente, sentendo la tensione crescere scena dopo scena, fino a un epilogo che non è catartico, ma realistico: la guarigione è un processo, e la consapevolezza è il primo passo.

La bestia nel cuore non è solo un film, ma un’esperienza. Una storia che tocca corde profonde, che ti avvolge lentamente per poi colpirti con la forza di ciò che è rimasto nascosto troppo a lungo. E mentre lo guardi, ti accorgi che non riesci a distogliere lo sguardo, che il respiro si fa corto, che le emozioni ti afferrano. Un film che, come suggerisce il titolo dell’articolo, davvero ti toglie il fiato. Un cast da urlo, insieme alla Mezzogiorno, anche Angela Finocchiaro, Stefania Rocca e tanti altri. Rai Play non smette di appassionare i suoi utenti, tra colpi di scene e storie che lasciano il segno.
Cristina Comencini, regista e autrice dell’omonimo romanzo da cui il film è tratto, costruisce un’opera potente e sottile, che non cerca il colpo di scena facile ma si muove nei territori dell’introspezione e della verità emotiva. La narrazione è tutta dalla parte della vittima, e il dolore non viene mai spettacolarizzato: è presente, sordo, a tratti insopportabile, ma sempre trattato con rispetto. È un film che parla di violenza con pudore, di trauma con dignità, e di guarigione con speranza. Tematiche che vanno affrontate, approfondite e commentate. Il potere del cinema non può che essere questo: trasmettere, insegnare ed emozionare.
