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Hai presente quella sensazione di gelo che ti prende appena sali sull’aereo in estate, magari in pantaloncini corti e canottiera? Quel brivido che ti fa pentire di non aver infilato un maglione o quantomeno una giacca nello zaino? Non è un caso, non è una vendetta personale della compagnia aerea e non c’è nessun piano segreto per venderti la copertina a bordo. I motivi di tale temperatura sono diversi. A spiegare tutto è Jay Robert, assistente di volo senior e fondatore della community internazionale A Fly Guy’s Cabin Crew Lounge, che ha deciso di svelare il vero motivo dietro le basse temperature in cabina.
Il freddo in volo è (quasi) scientifico
Secondo quanto raccontato da Jay Robert nel 2024 a UniLad Tech, la faccenda è molto più tecnica e meno banale di quanto si possa pensare. “Quando l’aereo è ancora al gate, il sistema di condizionamento è esterno - spiega - ma una volta in volo, il raffreddamento viene gestito internamente dai motori dell’aereo”. In parole povere, il sistema è progettato per far viaggiare tutti in una specie di mini-igloo sospeso tra le nuvole.
Quello che in molti non sanno è che i membri dell’equipaggio possono regolare solo in minima parte la temperatura. Il controllo vero e proprio è nelle mani dei piloti, che attraverso la plancia gestiscono i vari “climi” della cabina. Eh sì, perché l’interno dell’aereo è diviso in zone termiche, e ognuna ha il suo sensore. Taylor Garland, portavoce dell’Association of Flight Attendants, ha dichiarato che il sistema non è perfetto: “Se un sensore è vicino a una fonte di calore, come una ventola o un pannello elettrico, può percepire una temperatura più alta e quindi raffreddare di più anche se i passeggeri stanno congelando.”
Jay Robert è categorico: il freddo a bordo è una questione anche di sicurezza. Soprattutto su aerei molto grandi, come quelli che trasportano oltre 600 passeggeri, mantenere la temperatura sotto i 23°C è cruciale. “Se superiamo i 24°C, le persone iniziano a svenire,” racconta. E no, non è un’esagerazione da cabina. La combinazione di aria secca, pressione ridotta e temperatura alta può creare un mix micidiale per chi è già disidratato o stressato dal viaggio. Inoltre, l’aria fresca aiuta anche con... gli odori. Chi vola spesso lo sa: in una cabina pressurizzata con tante persone in poco spazio, gli odori sgradevoli sono la triste normalità. Il freddo aiuta a 'mascherarli' un po'. “Le cabine calde puzzano di più”, confessa Robert. Il calore attiva le molecole responsabili dei cattivi odori, rendendo l’ambiente rapidamente irrespirabile. Quindi, meglio avere i piedi gelati che il naso invaso da cattivi odori.
Ti ammali in volo? Il posto che scegli conta eccome
Molti si lamentano di prendersi un raffreddore dopo ogni volo. Ma la colpa non è solo dell’aria condizionata. A spiegarlo è la travel expert Yasmin Peckel, che mette in guardia su una scelta che spesso si fa con leggerezza: il posto in cui ci si siede. “Meglio evitare il posto corridoio - dice - chi sta lì entra in contatto con molte più persone: chi va in bagno, chi apre la cappelliera, chi cammina avanti e indietro. Se vuoi proteggerti dai germi, scegli il posto finestrino”.

Peckel aggiunge che l’aria in cabina passa attraverso filtri HEPA, gli stessi usati negli ospedali, che riescono a trattenere virus e batteri. “È difficile che un virus viaggi oltre un metro, quindi scegliere bene dove stare può fare la differenza.”
Un'altra cosa poco risaputa: perché non applaudire all’atterraggio
E visto che siamo a bordo, parliamo anche di una tradizione (quasi) tutta italiana: l’applauso all’atterraggio. Una volta era sacro, ora divide. C’è chi lo fa per ironia o goliardia, chi per gratitudine, chi per scaricare la tensione dopo una turbolenza pesante. Ma non tutti ne sono fan.
Barbara Bacilieri, assistente di volo diventata virale su TikTok, ha raccontato perché sarebbe meglio tenersi le mani in tasca fino a che l’aereo non si ferma del tutto. “Applaudire troppo presto può essere pericoloso,” dice. “Fino a quando l’aereo non è completamente fermo, può succedere di tutto: dai freni che si guastano ai motori che si riattivano all’improvviso. Gli applausi possono coprire gli annunci di emergenza di un pilota o degli assistenti di volo”.
"Ma io voglio solo essere educato e fare i complimenti ai piloti!", qualcuno dirà. Cattive notizie: i piloti non sentono nemmeno l’applauso, essendo protetti da pareti insonorizzate in cabina di pilotaggio. Insomma, il rischio è di sembrare ridicoli senza nemmeno farsi notare. “Poi ognuno è libero di fare come vuole, non è vietato - conclude - ma non consiglierei di festeggiare prima del tempo.”
