Indice dei contenuti
Dal cuore di Napoli fino alle strade assolate di Battambang, nel cuore della Cambogia. Il dolce partenopeo più amato dagli amanti della crema, il celebre Fiocco di Neve della Pasticceria Poppella, sembra aver trovato un suo lontano cugino asiatico. E la notizia ha già fatto il giro del web grazie alla content creator Sara Ferracane.
Dal Rione Sanità ai night market di Battambang
Chiunque sia passato almeno una volta a Napoli conosce il Fiocco di Neve: una nuvola di impasto sofficissimo, ripiena di una panna dolcissima che si scioglie in bocca. Il prezzo, nel 2025, è salito a 2 euro per una bontà che sparisce in due morsi – o uno solo, per i più voraci. Ma Sara, curiosa e affamata di novità, ha scovato in Cambogia un’alternativa che ha lasciato tutti a bocca aperta: i milk bun, piccole briochine ripiene di crema al latte vendute nei mercatini notturni di Battambang. “Erano buonissime!”, scrive entusiasta su Instagram. “Mi hanno ricordato subito i Fiocchi di Neve di Poppella!”.
Milk bun cambogiani: quanto costano e cosa c’è dentro
La scoperta ha anche un lato dolcissimo... per il portafoglio. Una confezione da sei “pallotte” costa 15.000 riel cambogiani, ovvero circa 3,33 euro. Fai due conti: poco più di 55 centesimi a pezzo. Praticamente un affare, se paragonato al prezzo napoletano. Ma il sapore? Diverso, certo. La crema al latte cambogiana è meno zuccherina rispetto a quella di Poppella, più delicata, quasi eterea. L’impasto, poi, è ancora più leggero, aereo. Meno burroso, più neutro. Eppure, la somiglianza estetica e il comfort che regalano al primo morso sono innegabili. Sara lo dice chiaro: “Mi sono mangiata tutta la scatola.”

Il fiocco d’Asia conquista il web
Il post della Ferracane è diventato virale in poche ore. Tra emoji e video in stile travel food, il paragone tra il dolce napoletano e quello cambogiano ha fatto il giro dei social. “Cambogia chiama Napoli!”, scrive qualcuno. “Export del gusto o reincarnazione del fiocco?”, scherza un altro.
Non si tratta di una copia vera e propria, ma di una coincidenza culinaria che mostra quanto il cibo riesca ad avvicinare culture apparentemente lontanissime. E, in tempi di globalizzazione, scoprire un dolce simile al Fiocco di Neve in una piccola cittadina cambogiana è un’esperienza che vale il viaggio.
Cambogia: oltre ai milk bun c’è molto di più
La cucina cambogiana, nota anche come cucina Khmer, è un tesoro di sapori armoniosi. A differenza delle vicine Thailandia e Vietnam, predilige i contrasti agrodolci e una speziatura più delicata. Ecco alcuni piatti tipici da non perdere:
- Amok Trey: pesce cotto in salsa di curry con latte di cocco, avvolto in foglie di banano.
- Num Banh Chok: noodles di riso con curry verde, erbe fresche e verdure croccanti.
- Lok Lak: bocconcini di manzo marinati con salsa al lime e pepe nero.
- Bai Sach Chrouk: riso con maiale marinato e verdure in salamoia.
- Kuy Teav: zuppa con spaghetti di riso, brodo di carne e coriandolo.
- Sankya Lapov: zucca ripiena di crema di cocco, un dessert iconico.
Insomma, se i milk bun hanno fatto venire voglia di partire, sappi che la Cambogia offre molto di più. A cominciare dai prezzi: un pasto completo in un ristorantino locale costa in media 3-5 euro, mentre un pranzo elegante in due arriva a 25 euro. Per chi ama il cibo da strada, bastano anche meno di 2 euro.
Visualizza questo post su Instagram
