Lo sapevi che il rosso non si vede sott'acqua? L'esperimento di una sub e la spiegazione scientifica

Il profilo TikTok @bonnyandgava, noto come “la coppia del mare”, ha conquistato decine di migliaia di visualizzazioni in poche ore grazie a un esperimento semplice ma sorprendente: una subacquea mostra una bandierina rossa in superficie e poi si immerge. In pochi secondi, quel rosso acceso diventa marrone e infine scompare del tutto, diventando pressoché blu scuro tendente al viola. Ma cosa (e perché) succede davvero ai colori quando scendiamo in profondità?

Perché il rosso scompare sott’acqua già dopo pochi metri

Il fenomeno ha una spiegazione scientifica precisa: l’acqua assorbe la luce in modo selettivo, e le lunghezze d’onda più lunghe sono le prime a sparire. Il colore rosso, con una lunghezza d’onda intorno ai 700 nanometri, è il primo ad essere “cancellato” dall’ambiente subacqueo. Già entro i primi 5-6 metri, la luce rossa viene assorbita quasi completamente. Per questo, gli oggetti rossi appaiono grigi o neri a basse profondità. Scendendo ancora, scompaiono progressivamente anche gli altri colori caldi: arancione intorno ai 15 metri, giallo ai 25-30 metri, verde tra i 40 e i 60 metri. Solo il blu, con la sua lunghezza d’onda corta (circa 450 nm), riesce a penetrare anche oltre i 100 metri.

A sinistra la sub appena 'scesa' in acqua, a destra a una decina di metri di profondità: la bandierina non è più rossa per le leggi della fisica.
A sinistra la sub appena 'scesa' in acqua, a destra a una decina di metri di profondità: la bandierina non è più rossa per le leggi della fisica.

Tutto ruota intorno al modo in cui la luce interagisce con le molecole d’acqua. Ogni colore della luce visibile rappresenta una diversa lunghezza d’onda. Quelle più lunghe, come il rosso, hanno più difficoltà a penetrare e vengono assorbite velocemente. Quelle più corte, come il blu e il violetto, attraversano l’acqua molto più facilmente.

Questa caratteristica fisica spiega perché le foto subacquee appaiono quasi sempre dominate da toni blu e verdi, a meno che non vengano usati flash o torce subacquee per reintrodurre tutte le componenti dello spettro visibile. Il colore reale degli oggetti sott’acqua può essere percepito solo se viene nuovamente illuminato con una fonte di luce artificiale che includa anche i rossi, i gialli e gli arancioni.

Cosa mostrano davvero gli esperimenti in mare

Nell’esperimento virale di @bonnyandgava, la bandierina rossa diventa marrone e poi tende al grigio mentre la sub si immerge. Il video mostra chiaramente ciò che i fisici spiegano da decenni: la perdita progressiva dei colori caldi man mano che si scende in profondità. La bandierina non cambia colore in sé, ma la luce che riflette verso l’occhio umano si modifica, fino a sparire del tutto.

Questo fenomeno è ben noto anche nel mondo della fotografia subacquea e delle immersioni professionali. Chi scatta foto in profondità sa che serve una torcia per restituire i colori reali. Anche molti pesci e coralli che in superficie appaiono sgargianti, a profondità elevate sembrano grigi o blu, perché la luce solare non contiene più le componenti rosse e arancioni necessarie a farli “brillare”.

Quanto in profondità scompaiono i colori?

ColoreProfondità di scomparsa (circa)
Rosso5-8 metri
Arancione15-16 metri
Giallo25-30 metri
Verde40-60 metri
BluOltre 100 metri

Luce, suoni e vita nelle profondità marine

Man mano che si scende sotto la superficie, cambia non solo la luce, ma tutto l’ecosistema. Oltre i 200 metri si entra nella cosiddetta zona afotica, dove non arriva più luce solare. Qui regna l’oscurità, e molte specie marine si sono adattate sviluppando bioluminescenza, ovvero la capacità di produrre luce in modo autonomo, utile per comunicare, attirare prede o disorientare i predatori. Ti ricordi la foto di quel pesce totalmente nero che diventò virale qualche mese fa? Lui ne è l'esempio perfetto.

Allo stesso tempo, anche il suono si comporta in modo diverso sott’acqua. Si propaga molto più velocemente e per distanze maggiori rispetto all’aria. Questo fa sì che i rumori prodotti dall’uomo, come motori di navi e sonar, possano essere avvertiti per chilometri, con effetti anche negativi sulla fauna marina.

L’ambiente subacqueo non è solo affascinante, ma anche estremamente dinamico. Gli abissi oceanici, un tempo considerati immutabili, stanno sperimentando variazioni termiche legate ai cambiamenti climatici. Alcuni studi pubblicati su riviste come Nature Climate Change e Journal of Geophysical Research mostrano un progressivo riscaldamento delle acque profonde, con conseguenze ancora poco comprese sulla biodiversità.

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