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Chi è cresciuto negli Anni '80 e '90 in Italia non può dimenticare Holly e Benji, il cartone animato che ha fatto sognare generazioni intere con partite infinite, tiri impossibili e campi da calcio che sembravano infiniti. In pochi sanno però che a Tokyo esiste davvero una stazione della metropolitana interamente dedicata a Captain Tsubasa, il nome originale della serie.
La location non è casuale: ci troviamo nel quartiere di Yotsugi, dove è nato Yoichi Takahashi, autore del manga. Dal 2019 questa zona ospita una stazione tematica unica nel suo genere, trasformata in un vero paradiso per i fan. E no, non si tratta solo di qualche poster: l’esperienza è totale, immersiva, perfetta per un selfie nostalgico e qualche acquisto da portare a casa.
Yotsugi Station: la fermata del sogno per i fan di Captain Tsubasa
La stazione Yotsugi è parte della Keisei Oshiage Line, a pochi minuti dalla famosa Tokyo Skytree. Dal 2019, grazie a un progetto realizzato in collaborazione con l’autore e la municipalità, la stazione è diventata un omaggio permanente a Holly e Benji. L'inaugurazione ha avuto anche un ospite d’eccezione: Andrés Iniesta, leggenda del calcio europeo, che proprio in Giappone ha concluso la sua carriera con il Vissel Kobe (dal 2018 al 2023).

L’interno della stazione lascia a bocca aperta: lampioni a forma di palloni da calcio, pannelli con scene del manga, un pavimento verde che richiama il campo da gioco e persino la voce degli annunci registrata dallo stesso doppiatore giapponese del telecronista della serie originale. Una cura nei dettagli che solo il Giappone, maestro nel celebrare la cultura pop, poteva offrire.
Un Family Mart, uno store ufficiale e un campo per tirare in porta
Appena fuori dalla stazione, l'atmosfera da cartone continua. C'è un campo da calcio in cemento con porte e pallone fisso, dove chiunque può fare due tiri o palleggiare. Un piccolo angolo di sogno per chi ha passato l’infanzia imitando Tsubasa Ozora (Holly) o Genzo Wakabayashi (Benji). Proprio accanto si trova anche un Family Mart, la catena di convenience store giapponese, che ha allestito scaffali a tema Captain Tsubasa. Ma la vera chicca è lo Tsubasa Store: al suo interno si trovano statuine, magliette, poster e persino palloni firmati. Un'occasione perfetta per fare un regalo a un amico cresciuto negli anni d'oro degli anime su Italia 1. Lui lo chiama 'Captain Tsubasa' ma nella caption precisa che il nome 'Holly e Benji' fu scelto da FIninvest per motivi commerciali.
Come racconta il tiktoker Riccardo Da Merino, che ha dedicato un video virale a questa stazione, la zona è disseminata di nove statue dedicate ai protagonisti, tutte segnalate con depliant cartacei disponibili in stazione. E la frase con cui Riccardo chiude il video dice tutto: “I giapponesi il marketing sanno farlo meglio di tutti”.
Non solo Holly e Benji: le altre stazioni anime del Giappone e quelle 'a tema' nel resto del mondo
Quella di Yotsugi è unica nel suo genere per quanto riguarda Captain Tsubasa, ma il Giappone non è nuovo alle celebrazioni anime nei luoghi pubblici. Diverse stazioni ferroviarie rendono omaggio ad altri capolavori della cultura pop giapponese. A Oizumi Gakuen, ad esempio, esiste la cosiddetta Anime Gate con statue di Astro Boy, Lamù e altri eroi dell’animazione. In zona Higashikurume, invece, è possibile ritrovare le ambientazioni reali di Maison Ikkoku, l'opera di Rumiko Takahashi. Un altro esempio è il Fujiko F. Fujio Museum, dedicato a Doraemon, che si collega alla stazione di Noborito con uno shuttle bus decorato interamente a tema. Ma una stazione metropolitana trasformata completamente, con voce annunci inclusa, resta un unicum riservato per ora solo a Holly e Benji.
Fuori dal Giappone, esistono esempi interessanti ma meno immersivi. In Italia, Trenitalia ha lanciato un Intercity decorato con la grafica di "Elemental", film Disney-Pixar, ma si è trattato di un’iniziativa promozionale temporanea, non di una stazione permanente. A Parigi, la stazione “fantasma” Porte des Lilas – Cinéma è celebre per essere usata come set cinematografico, ma non è accessibile al pubblico e non è dedicata a una singola opera. Altrove, come a San Pietroburgo, si trovano stazioni dedicate a poeti o artisti, come la Majakovskaja, decorata con mosaici. Ma il livello di personalizzazione giapponese resta impareggiabile.
